Zeman, nuovo attacco ischemico: ricoverato a Pescara, le condizioni

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ALTRE NOTIZIE – Nuovo attacco ischemico cerebrale per Zdenek Zeman, stavolta più importante dei precedenti dello scorso dicembre e di febbraio, quando venne operato a Pescara.

Il tecnico boemo, 77 anni, è tuttora ricoverato presso la Casa di Cura Pierangeli di Pescara presso il suo cardiologo di fiducia, il dottore Stefano Guarracini. Questa volta, in seguito al malore ha accusato anche un deficit di movimento della parte destra del corpo.

L’allenatore boemo, 77 anni, si trovava a Roma martedì sera quando si è sentito male ed è stato trasferito in auto a Pescara nella sua clinica di riferimento. L’allenatore che a Foggia, per il suo gioco, aveva inaugurato il ciclo di Zemanlandia, sarebbe vigile e lucido e non in pericolo di vita, ma resterà comunque ricoverato per ulteriori accertamenti.

Fonte: Corriere.it

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25 Commenti

    • Un augurio ad un nostro leale condottiero che si è battuto per uno sport al di fuori delle farmacie. Auguri Zeman

    • ms44, sì, vero in parte… c è da dire che in Roma-induisti 4-5 e in Roma-bulegna primo tempo 2-0, finale di gara 2-3, nun è che me so’ divertito molto…. ma te ce metto anche n poker de derby persi uno n fila all artro…poi vabbe’, rimane nella memoria la cinquina rifilata al bilan (e potevano essere 10) del maggio 98 e qualche altra gara memorabile, detto questo, AUGURI di pronta guarigione a mister Zeman…!

    • @Mario
      “uno sport fuori delle farmacie”, è quello che è rimasto più impresso nella mente di quasi tutti.
      ma zeman disse “fuori delle farmacie e dagli uffici finanziari”.
      sulle farmacie ha avuto ragione fin da subito.
      sugli uffici finanziari, aveva già capito quello che a tutti noi è stato chiaro solo dopo qualche decennio.
      grande mister, forza non mollare

  1. Sono le conseguenze di quelle millanta sigarette che ti sei fumato quando l’età era più verde.
    Considerato dove abiti (al Fleming) ,me ne sarei andato al Policlinico Gemelli ,uno dei migliori Ospedali del mondo , e non certo a Pescara, perchè in certe situazioni critiche conta più l’equipe e l’organizzazione in cui si muove che il singolo medico.

    • Ma lassalo perde…. er tuttologo qua ogni giorno se ne esce co’ na “perla”… er boomer da tastiera….😏

    • Hai ragione Zenone il Gemelli non lo batte nessuno e l’assistenza e’ continua (parliamo di vaticano e non di noccioline!)

    • Ma che minchia c’entra il Fleming se Zeman stava a Pescara?
      Gli capita un malore da ricovero d’urgenza e da Pescara se ne viene fino al Gemelli?

  2. Ho paura che non gli resti molto tempo davanti, a prescindere dal fatto che passi pure questa.
    Purtroppo le decine di migliaia di sigarette prima o poi ti presentano il conto.
    Ma tu comunque non mollare Sdengo!

  3. A Mister Zeman voglio bene e custodisco gelosamente il suo autografo,
    io, che non sono certo un collezionista di autografi…
    Sarà perché è un uomo anti-sistema, sarà perché lo ritengo un raro esempio di uomo di sport, sarà perché le sue squadre – quando giravano bene – giocavano un calcio spettacolare, sarà per la vecchia conoscenza tra suo zio, Cestmir Vycpalek, e mio padre, che per uno strano gioco del destino hanno lasciato questo mondo a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro…
    Insomma, forza, Mister, il campionato non è ancora finito.

  4. Grande persona, non solo con riferimento al calcio. Sempre coerente con le sue idee e mai prono al sistema. Auguri Mister, daje!!

  5. Mister forza, hai dato tanto al calcio ed hai avuto il coraggio di parlare quando gli altri tacevano… Supererai anche questa ed inizierai una fase forse piu’ tranquilla della tua vita e con meno sigarette.
    Ti abbraccio forte

  6. Ciao Grande Mister. Non dimenticherò mai il mio caro zio (che ora non c’é più) che per anni durante il periodo Casillo Pavone Zemanlandia ti portava una pacchetto di caramelle alla liquirizia facendole passare dietro la vecchia retina di recinzione della tribuna di quei tempi. L’appuntamento tra di voi era ogni domenica quando si giocava in casa, dietro la tua panchina.
    Ormai era un rito, ma tu a quei tempi fumavi quasi tre pacchetti di sigarette tra il prepartita e il fischio finale. Come facevi, non lo so… Ho tanti suoi vecchi abbonamenti di tribuna con la tua firma, per lui eri un mito, saltava anche il pranzo della domenica per arrivare in tempo. Se uno dei simboli del vero calcio, educavi i ragazzi al vero senso sportivo, anche se poi certi giocatori non appena li hai fatti diventare miliardari dell’epoca ti criticavano di brutto. E mi fermo qui. FORZA MISTER.

  7. Zdenek Zeman e Franco Sensi seduti uno accanto all’altro da Bruno Vespa a Porta a Porta, a denunciare il calcio malato e corrotto. Che tempi, che orgoglio.

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