ZANIOLO: “La maglia numero dieci? Non accetterei mai per rispetto. Può essere la stagione giusta per vincere”

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INTERVISTA ZANIOLO – Nicolò Zaniolo ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale dell’UEFA in vista della sfida europea contro il Borussia M’Gladbach in programma giovedì.

Queste le parole del giovane giocatore giallorosso rilasciate al sito UEFA.COM:

Chi sono stati i tuoi idoli calcistici e perché?
“I miei idoli calcistici sono sempre stati Kakà e Ronaldinho: a Kakà mi ispiro come modo di giocare e abbiamo più o meno la stessa posizione in campo, le sue qualità erano immense…Ronaldinho mi divertivo a vederlo giocare durante le partite, che guardavo soprattutto per lui!”.

Se succedesse a un ragazzo quello che è successo a te, di essere scartato per motivi tecnici, che consiglio ti sentiresti di dargli?
“Il principale consiglio che posso dare è quello di non mollare mai e credere sempre nei propri sogni. Spesso si dice che se si chiude una porta, si apre un portone. Ma l’importante è non smettere mai di credere ai propri sogni e continuare finché non si riesce a realizzarli. Ma se non si riuscisse a realizzarli, la cosa più importante è aver dato tutto…”

Ricordi ancora il giorno del tuo esordio alla Roma?
“Me lo ricordo benissimo. La mattina il mister Di Francesco mi chiamò e mi disse se ero pronto a giocare la partita contro il Real Madrid: incredulo, gli risposi “Certo, mister”. Ma ero ancora inconsapevole di quello cui stavo andando incontro. La riunione fu alle 11 di mattina, ma si giocò alle 21 e rimasi tutto il giorno a guardare il soffitto, dopo aver chiamato i miei genitori per chiedere conforto perché alla fine provavo comunque una grandissima emozione. Ma arrivato in campo non ho più fatto caso alle cose esterne, ho pensato solo a divertirmi e a giocare. Alla fine se ero lì l’allenatore aveva visto qualcosa in me e devo dire che non è andata così male”.

Quella Champions League, malgrado l’eliminazione della Roma agli ottavi, ha contributo a consacrarti: esordio al Bernabéu, doppietta al Porto all’Olimpico…
“Contro il Porto ci giocavamo i quarti di finale, era qualcosa di nuovo per me, non avevo mai fatto una partita del genere, le emozioni erano tante. Ho cercato di dare il massimo, il meglio per la squadra. Per fortuna sono riuscito a fare una doppietta, ma non direi che sono affermato per questo: devo continuare così, lavorare in campo per affermarmi in futuro. Mi sento un giocatore che può dare tanto ma che deve ancora migliorare tanto”.

Ti capita di rivedere quella partita, ripensare al boato dell’Olimpico dopo i tuoi gol? Le notti europee a Roma sono speciali…
“Certo! Quella sera non la dimenticherò mai per tutta la mia vita, le serate di UEFA Champions League – ma anche quelle di UEFA Europa League quest’anno – sono emozioni che non mi toglierò mai dalla testa! Ma devo essere bravo a non sedermi su quello e a continuare a farne altre, a giocare ancora bene per questa maglia per toglierci delle soddisfazioni tutti insieme”.

La Roma è cambiata molto questa estate: secondo te quali sono le ambizioni della squadra, sia in campionato sia in Europa?
“La Roma quest’anno è cambiata molto, ma penso sia cambiata in positivo perché siamo un gruppo giovane con al fianco giocatori più esperti e forti, che aiutano i più giovani. E’ il giusto mix per fare una grande annata. Ce ne sono tutti i presupposti, adesso tocca a noi giocare bene per risollevare la Roma e portarla nei posti in cui merita”.

Si spendono per te paragoni importanti, a Roma ha da poco smesso di giocare un simbolo come Francesco Totti. Che ne pensi di lui, che effetto di fa essere accostato a lui?
“Riguardo Francesco, penso che per qualsiasi giovane essere accostato – o solo avvicinato – a lui sia una grandissima emozione. Però devo dire che io sono Nicolò Zaniolo, devo migliorare e tanto: di Totti ce n’è uno…Io devo continuare su questa strada”.

Se un giorno la Roma ti proponesse di indossare la maglia numero 10, accetteresti?
“No, non ci penserei neanche. Terrei la mia, è una forma di rispetto verso il capitano. Non proverei nemmeno a dire di sì”.

La Roma non vince da tanto: secondo te questa può essere la stagione giusta?
“Sì, penso che possa esserlo. Dipende tutto da noi, da come approcciamo le partite, da come ci alleniamo giorno dopo giorno. Le vittorie si costruiscono non in un giorno, ma in anni. Credo però che abbiamo tutto per poter dire la nostra, spetta soltanto a noi”.

(Fonte: UEFA.COM)

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44 Commenti

  1. Comunque Zaniolo alla Fiorentina non fu riconfermato per motivi tecnici ma per motivi disciplinari.

    Questo è giusto per chiarire.

    Sennò tra un po a qualcuno glie può veni in mente che Zaniolo non è buono a giocare a calcio.

    Fatela finita di dare notizie false e tendenziose.

    Zaniolo era solo un ragazzino irrequieto ed oggi si sta dimostrando un professionista come pochi.

    DAJE NICOLÒ!!!

    DAJE ROMA!!!

  2. Nicolò sei davvero un giovane grande campione….la 0 te la stai cucendo addosso da solo, partita dopo partita e gol dopo gol…..vai diritto davanti a te, non cambiare mai direzione ne idee e pensieri….daje Romaaaaaaa!!!!!!!

  3. Non sono aggiornato,e’ vera questa intervista?
    Grazie al “navigato” padre Igor,Nicolo’ e’un leader nato,Petra’? blindiamo il futuro capitano!

  4. Ciao jonni B

    Non li ha scartati Corvino a quel tempi Corvino lavorava nel Bologna.

    Uno come Corvino non li avrebbe mai fatti andare via da Firenze.

    Magari avrebbe fatto altro… Corvino.
    Un saluti.
    SEMPRE FORZA ROMA

  5. “… è una forma di rispetto verso il capitano…” (lui, in realtà, l’ha pronunciata con la C maiuscola, “Capitano”).
    Nicolò, ma che gnente gnente vuoi dare lezioni di Romanismo a qualche tifosetto scellerato e scordarello?
    Ni-co-lò ZA-NIO-LO!!!

    • il romanismo che vi voleva ancora con Totti in campo a 45 anni al posto di Pastore o Zaniolo, De Rossi al posto di Mancini o Veretout, Florenzi al posto di Spinazzola e Pellegrini….. ah si gioca in 11.

      Quanto abbiamo vinto col romanismo?

      visto che state sempre a rompe le cosiddette perché non vinciamo, mi dici che possibilità abbiamo con il romanismo alla Atletic Bilbao?

      Quest’anno stiamo volando senza romani in campo, la romanità negata sta dando equilibri insperati.

      Giocare solo perché sei romano ha il suo prezzo.

      Spacchi lo spogliatoio, demotivi i giocatori perché sentono di avere davanti dei raccomandati, per lo più osannati dalla gente solo per le loro origini, ci mettono in inferiorità numerica perché spesso non (più) all’altezza, e finisci per avere re e imperatori che fanno il bello ed il cattivo tempo nello spogliatoio.

      Io sto incubo non lo voglio più, voglio godermi la Roma, e la romanità la lasciamo a chi la vuole a discapito delle vittorie.

    • Ciao Romualdo, non capisco perché ti scaldi tanto. Forse sei uno di quelli che addossano a Francesco Totti, il Capitano, il più grande giocatore della Storia della Roma, la principale responsabilità delle nostre recenti delusioni sportive? Spero di no, per te.
      Il problema è che estrapolate, estrapolate ed estrapolate… Chi ha detto che avrei voluto vedere Totti giocare fino a 45 anni? Vuoi sapere come la penso? Per me avrebbe dovuto smettere un anno prima.
      Chi è che rompe perché non vinciamo? Non il sottoscritto. “Mai schiavi del risultato” è uno dei miei motti preferiti. Rileggi la tua ultima frase, piuttosto.
      Sulla differenza tra romanità e Romanismo ho già scritto talmente tante volte che mi sono anche stufato. Alla romanità, calcisticamente parlando, non riconosco un valore assoluto; il Romanismo, se permetti, è la nostra Storia, la nostra anima, la nostra stessa ragione di esistere come, appunto, Romanisti.
      Infine, dato che io parlavo di Totti, ma davvero pensi che sia stato un “raccomandato” e “spaccaspogliatoio”? Se la risposta è sì, ti meriti ballotta e ballottelli. Buona serata.

    • Romualdo,le 2 cose non sono incompatibili:non è che non si vince perche’ ci sono i Romani o si vince perche’ ci sono,si vince con i giocatori forti,Romani o “stranieri”.

    • cioè per te il periodo Totti e DDR è stato un’incubo???
      ma allora la Rubentus e Inter in quest’ultimi 20 anni non hanno mai vinto con aiuti arbitrari e di palazzo e non sei di quelli che si lamentano dei torti arbitrali…

    • Romualdo se avevamo 11 Totti troppi trofei avremmo vinto, o pensi sia stato un calciatore scarso?
      Di romani ne abbiamo avuti tanti nel corso degli anni non è che hanno fatto tutti i titolari o che non siano stati ceduti solo perché romani.
      Ma come si fa a dire una cosa simile?
      Ad avercene di ragazzi del valore di Totti,purtroppo così forte ne nasce uno ogni 100 anni

    • Totti a 45 anni che si lamenta di non giocare abbastanza, quello si sarebbe stato un incubo. Lo era già a 41…

      Non di certo Totti a 30, o perfino a 35.

      Ddr che vuole giocare e minaccia di far arrivare decima la Roma se compra un buon mediano, quello si è un altro incubo.

      Ora grazie al cielo l’incubo lo vive il boca, e noi ci godiamo mancini e veretout.

      Florenzi titolare anche se gioca da schifo solo perché è romano, ecco un altro incubo.

      Gioca chi è più forte, se è romano è una soddisfazione in più ma non è un lasciapassare come vorreste voi.

      Come già detto l’athletic Bilbao sfoggia giocatori baschi con orgoglio ma non hanno mai vinto una cippa.

      Io non voglio che la Roma faccia quella fine.

      Se avessimo avuto 11 Totti? Se mi nonno avesse 5 palle…

    • Caro Romualdo mi fai leggere una dichiarazione in cui si lamentava di giocare poco?
      “Se avessimo 11 totti avremmo vinto tanti trofei” significa ovviamente che non è colpa sua se abbiamo vinto poco giacchè il calcio è un gioca di squadra e lui il suo apporto lo ha sempre dato, non ha caso ha segnato più di 300 gol.
      Poi capisci quello che ti fa più piacere, io riavere un altro calciatore che fa la sua stessa carriera ci metto la firma, romano o giapponese mi cambia poco.

    • Forse ti sei perso quella lunga intervista al tg1 in cui faceva il solito gioco, prima dice che non chiede di giocare, poi però chiede rispetto aggiungendo “Vengo da un infortunio brutto, ma ho recuperato da un mese, due mesi, a questa parte. Perciò è solamente una scelta tecnica.”

      e quindi, la scelta tecnica non gli sta bene? aveva 40 anni da compiere, eravamo nel 2016, quindi il rispetto che chiedeva era quello di giocare, anche se lui prima mette sempre le mani avanti.

      Lo ha fatto pure nella conferenza d’addio al CONI dicendo prima non faccio nomi, però bla bla bla Baldini bla bla bla.

      prima dice il contrario di quello che pensa (non faccio nomi piuttosto che non pretendo di giocare), poi però gli scappa la verità.

      a 40 anni non digeriva la scelta tecnica, capito? più chiaro di così.

      Voi però mi sa che avete la memoria corta.

      E mo? che fa?

      gioca, che altro potrebbe mai fare. giocherà fino a 50 anni.

      Grande campione, immenso direi, ma dal punto di vista umano pur essendo un bravo e simpatico ragazzo, non può fare un bel nulla, tantomeno il dirigente. Non ha né la cultura né i mezzi (la testa) per farlo, e fosse stato per lui ora avremmo avuto ancora Ranieri e non di certo Fonseca. Non Conte perché non sarebbe bastato il sorriso di Totti per farlo venire.

  6. E’ un numero e una maglia troppo importante e pesante. Fa bene Zaniolo ad evitare accostamenti improvvidi, in questo ambiente ci si mette poco dal passare da campione osannato a pippa.
    Ora non perdiamoci in chiacchiere e testa al campo.
    Forza Roma

  7. Forse per la 10 è ancora presto ma continua ad incantarci con le tue giocate, ad essere fedele a Roma e diventerai un idolo. Daje campione portaci in alto

  8. Da tre partite a questa parte sono talmente contento e soddisfatto del percorso intrapreso dalla mia squadra che non ho voglia di imbastire NESSUN tipo di polemica/risentimento… SAREBBE BELLO che anche i pollottiani deponessero le “armi” dialettiche invece che vantarsi a destra e a manca di “io l avevo detto”, “dove sono finiti gli anti-gestore” e propositi di grandeur sventagliati a tutte le latitudini dal momento che dopo 10 anni SAREBBE ORA di vincere… 😏 QUESTO dovrebbe essere l OBIETTIVO, il VERBO, la REGOLA per una città/squadra/società come la nostra, NON UN SEMPLICE SOGNO… DETTO QUESTO, AVANTI così A.S. ROMA! 👍💪✌

    • Io non sono pallottiano, ma essendo tifoso della Roma, ho capito che solo uno straniero può battere un sistema che non vuole una Roma forte.
      Un investitore che ha come obiettivo ANCHE di guadagnarci, per ottenere il risultato, ha bisogno di uno STADIO e una ROMA FORTE.

  9. Ragazzo molto interessante Nicolò e con una giusta dose di sfrontatezza. Ha parlato di Kakà e di Ronaldinho e non ha citato Totti come la forma è una certa narrativa a Roma vorrebbero ( chissà forse. qualche punzecchiata dell’ex capitano hanno dato fastidio). Direi in genere che per meritare quella maglia, e per non ripetere gli errori del passato, dovrà dimostrare di avere grande forza mentale e di non crollare con inutili crisi isteriche o prestazioni apatiche nelle partite realmente importanti che spero il calcio gli offrirà. Per qualche anno tranquillamente la 10 a Pastore poi si vedrà

  10. una volta questo problema non sussisteva: le maglie erano semplicemente numerate da 1 a 11 (ad esclusione dei Mondiali), no personalizzate. Non esisteva alcun ritiro… finchè non venne importata questa strategia di marketing dagli USA.
    L’abito non fa il monaco: Falcao indossava il 5, all’epoca riservato a qualsiasi centrale dai piedi di marmo…

    • Ma infatti!
      Pare quasi che se Totti avesse usato il 76 o l’11 sarebbe stato meno forte!
      Lasciamo Nicolò tranquillo col numero che preferisce perché ciò che importa è il suo contributo in campo con la maglia giallorossa!

      Ps. Non sono né tradizionalista né seguace della cabala e la 10 la darei al primo che ne fa richiesta… Fosse anche il grande Cetin!!!

    • dovresti giocarti questi tre numeri:
      14 (Johan Cruijff)
      16 (Joe Montana)
      23 (Michael Jordan)

  11. Lo vorrei vedete con la 7 che fu di Bruno Conti grande umile uomo fuori e dentro dal campo, oltre che immenso campione vero, vale più della 10.

  12. rimanere con i piedi a terra e pensare solo ad allenarsi saranno i fattori determinanti per fare il salto di qualità e trasformarlo in un calciatore sul quale costruire la squadra… la risposta a Capello è stata schiacciante, adesso serve continuità e sapersi gestire perchè le partite in cui dovrà dare il suo contributo saranno tante…

  13. Ricordo quando – anni 80, a noi adolescenti – allo stadio i “più grandi” ci dicevano «ricòrdate sempre: tu non sei romanista, sei DELLA ROMA».
    Nicolò Zaniolo potrebbe incarnare quello spirito.

  14. Romualdo Totti è stato il più grande giocatore della storia della Roma!! Uno dei più grandi fuoriclasse italiani!! Ddr un fortissimo centrocampista tra i primi in Europa!! Magara averceli avuti ora giovani al fianco Ddr di veretout e Totti di zaniolo stesso e dseko. Altro che Juve e inda!! Si vince con i giocatori forti!romani o non romani. E Totti e Ddr lo erano!poi quello che è successo fuori dal campo è un altro discorso.

  15. Zaniolo comunque vada, ovvero se resterà con noi o no, rimarrà una bella realtà del calcio italiano, a livello tecnico crescerà supportato da questo fisico esagerato ahahha come ogni tanto mi ripete un nostro antico Capitano, amico mio. Spero voglia scegliere SCELLERATAMENTE LA ROMA, come fece TOTTI per un amore che non muore mai. Però se dovessi paragonarlo a un Campione, per come si muove non lo paragonerei a Francesco ma a Giancarlo Antognoni.

  16. Speriamo che abbia imparato la “lezione” dell’anno scorso e che ora non si faccia abbindolare dall’Odiens del momento… Testa bassa e serietà… E la 10 perchè no! Arriverà! E guai se la rifiuterà! Forza Roma e Zaniolo URRA’ :)))

  17. Francesco è in fuoriclasse,ma sul campo non gioca piu, e’ il passato, oggi -ripeto oggi c,’e’ Niccolò sul campo e gioca con la ROMA

  18. Zaniolo vincerà sicuramente più di Totti cn la Roma, per me il più grande giocatore della Roma è stato Bruno Conti per tanti motivi e nn solo tecnici,unico vero romanista ancora legato alla sua società, senza se e senza ma, amore puro. Senza il Totti dirigente e il de Rossi giocatore, i risultati ad oggi sn migliori, sarà un caso ma spero tanto che nn lo sia, pare che nn si cazzeggi più a Trigoria, sn rimasti uomini veri ed è arrivato un allenatore che nn è amico di nessuno, allenatore vero, speriamo bene. Forza Roma

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