ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Fonseca, invece, di contare i punti in classica, solo 13 su 24 a disposizione, si dedica a elencare il numero dei giocatori che ha perso da quando, in estate, si è presentato a Trigoria. Ne ha per tutti i gusti. Proprio a Marassi ha festeggiato il sorpasso: 14 infortuni (9 i muscolari). Più stop che punti. Ma l’emergenza, sventolata come alibi, somiglia sempre di più alla resa della Roma, come fosse la bandiera bianca.
E come è stato il punteggio di Genova: neutro, anonimo e inutile. Niente gol, come nel ko contro l’Atalanta, ma in quella gara almeno qualche chance i giallorossi la crearono. Il punto, il 3° consecutivo tra Europa League e campionato, bisogna pure tenerselo stretto perché la Sampdoria, con Bertolacci titolare a poco meno di 10 mesi dall’ultimo match (con il Milan), è più pericolosa. Almeno ci prova, con l’ex Ranieri che pensa all’ordine e all’equilibrio, ma anche al risultato. Giusto, se non addirittura stretto, visto dalla sua panchina. Il regalo per i 68 anni non è arrivato.
ROSA SCOMPARSA Giovedì all’Olimpico si presenta il Borussia Moenchengladbach. Domenica, sempre nella Capitale, il Milan. Facile, al momento, fare il punto della situazione che è sicuramente allarmante. Fonseca avrà un giocatore in più in Europa League: Kluivert. Che, invece, salterà per squalifica la partita di campionato contro i rossoneri di Pioli. La lista degli indisponibili accoglie Cristante, risentimento muscolare al pube, e Kalinic, contusione tra il polpaccio e il ginocchio. E’ il caso di aspettare gli accertamenti delle prossime ore per capire i tempi di recupero.
Probabilmente è meno grave l’infortunio del centravanti, anche tenendo presente che il centrocampista ha sentito dolore all’inguine, saltando l’allenamento di venerdì. Non avrebbe dovuto giocare. Tant’è vero che Fonseca ha allertato Santon. Ma alla vigilia è stato deciso di rischiarlo. Cristante adesso sta peggio di qualche giorno fa. Errore doppio, dunque. Pagato in partita e adesso pure dopo.
A centrocampo è rimasto solo Veretout, il centrocampista della Nazionale andava preservato. Parlare di sfortuna, insomma, non ha più senso, dando colpa al terreno di gioco o all’alimentazione. O a chissà che altro. Ora c’è da pensare solo al sostituto. Dopo il flop di Pastore contro la Sampdoria, è possibile provare Zaniolo. Anche se questo non è periodo da esperimenti.
ELENCO INFINITO Fonseca non avrà di sicuro Zappacosta, Pellegrini, Diawara e, appunto, Cristante. In più, dopo l’errore commesso a Genova con il mediano azzurro, è difficile anticipare il rientro di Under che ancora combatte con la lesione al retto femorale di un mese e mezzo fa. Nemmeno quello di Mkhitaryan che, in teoria, sarebbe pure possibile, essendo il suo problema legato a una fastidiosa pubalgia con cui ha convissuto già a Manchester.
Cristante è l’ultimo della lista. Ha cominciato Pastore, seguito da Spinazzola (ha concesso poi il bis), Perotti, Zappacosta, Smalling, Under e Mkhitaryan. Ai 9 indisponibili, si sommano i 5 da trauma: Pellegrini, Zappacosta, Diawara, Dzeko e Kalinic. Centrocampo e attacco i reparti più penalizzati. Ecco perché è diminuita la qualità e l’efficacia.
(Il Messaggero, U. Trani)
Come sempre la sosta delle nazionali porta solo problemi.
Cristante infatti nel finale della partita con il lichtenstein aveva subito un fallo duro e aveva palesemente zoppicato fino al termine della stessa, probabilmete da quello intervento è nato l’attuale problema.
L’errore è stato quello di utilizzarlo nonostante a conoscenza del problema.
I rientri di Under e Miki purtroppo non porteranno benefici immediati, l’anno scorso il turco ci ha messo 3 – 4 partite prima di rientrare in forma dopo 3 mesi di stop per infortunio.
La Roma non ha neanche risorse da reperire in primavera, infatti Riccardi è più un trequartista e a centrocampo l’attuale squadra di De Rossi non ha interpreti di qualità, il rischio grave è che debba veramente utilizzare Pastore, contro squadre più forti sarebbe un handicap, e Santon a centrocampo.
La vedo proprio male.
Tra i rimedi da mettere in atto c’è quello di evitare di comprare giocatori già rotti o soggetti a infortuni. Si tende a comprare il giocatore di grido senza considerare che è mezzo rotto oppure si pensa di fare l’affare comprando giocatori marci a basso costo con la presunzione rimetterli in piedi. E poi si incolpa il prato di trigoria che poverino non può difendersi. Società di miserabili proprio
A me Pastore mediano è piaciuto, ogni volta che aveva palla sembrava sempre che potesse lanciare in porta qualcuno e considerando che la velocità di crociera è simile a quella di Cristante se i piedi fanno poi la differenza, preferisco il Flaco con Veretout.