GIALLOROSSI.NET (A. Fiorini) – La vicenda del fantomatico sceicco è (probabilmente) finita nel modo peggiore. Per la Roma, e per i suoi tifosi. La parola fine alla trattativa potrebbe averla messa oggi Luigi Moncalvo, ex direttore de La Padania e portavoce (?) dello sceicco Al Qaddumi.
Quasi un’ora di delirio quella offerta dal giornalista a Radio Manà Manà Sport, dove Moncalvo ha detto tutto e il suo contrario. Lo sceicco vuole andare avanti. Anzi no, non c’è più la volontà del venditore. (LEGGI L’INTERVISTA)
In mezzo a troppe contraddizioni si sono inframezzate una sequela di attacchi alla società giallorossa: “Zeman non sbagliava quando diceva che non c’è una società”, e ancora, “Una squadra quotata in Borsa può avere i due principali azionisti che non si parlano?”. Bordate a destra e a manca, contro la proprietà americana ma senza risparmiare la banca: “L’intervista di Fiorentino? Dimostra che i due azionisti non si parlano”.
Parole che pesano come macigni, scagliate senza timore nel bel mezzo di una trattativa delicatissima, finita sotto i fari della Consob e della Procura. Il signor Moncalvo, incurante del fatto che la Roma sia una società quotata in borsa, non si è preoccupato di scendere nei dettagli della vicenda, usando termini poco eleganti: ” Se Qaddumi fosse una sòla (sic, ndr) e Pallotta ci si incontrasse sedendocisi al tavolo, in che mani sarebbe la Roma?”.
Interrogativo più che legittimo. Al quale dovrebbe aggiungersene un altro: in che mani è questa Roma, che si siede ad un tavolo per trattare con gente rappresentata da Michele Padovano e Luigi Moncalvo?
In attesa che questa triste vicenda venga definitivamente chiarita da chi di dovere,è lecito attendersi a breve un comunicato ufficiale del club giallorosso, resosi più che necessario dalle scioccanti dichiarazioni del portavoce (?) dello sceicco Al Quaddumi.