AS ROMA NEWS – Francesco Totti ha rilasciato una lunga intervista al sito spagnolo del quotidiano Marca nella quale affronta diversi argomenti, dalla sua opinione sul calcio attuale, dell’importanza del numero 10, dell’impatto dell’Arabia Saudita e del momento della Roma. Queste le sue parole:
Ti piace il calcio che si gioca oggi?
“In generale il calcio mi è sempre piaciuto, anche se è evidente che adesso è un gioco diverso dal mio. Ai nostri tempi c’era più spirito di gruppo, di lotta. Adesso si pensa di più al proprio fisico… Ovviamente il gioco è cambiato”.
Eri un 10 leggendario e quella figura del ’10’ sembra già estinta. Cosa ne pensi?
“Forse prima era più importante il numero 10 di una squadra. Non direi che si sia estinto, ma il 10 ormai è quasi un numero come gli altri, senza più tanta rilevanza nella squadra”.
Il tuo primo grande amore è stato Roma. Come vedi l’attuale squadra di Mourinho?
“La vedo con alti e bassi, ma sempre sotto la guida di un grande allenatore, come José. Spero che possa portare la squadra al massimo livello possibile”.
L’altro giorno a Real Madrid TV hai dichiarato che, dopo la Roma, il tuo grande amore calcistico è il Real Madrid. Perché?
“Mi è sempre piaciuto, fin da quando ero piccolo. Quando ero ragazzino a Roma guardavo tutte le loro partite. Il Real Madrid in quel periodo era il club che mi ispirava, con tutti i suoi grandi giocatori. Vederli giocare per me è stata una grande emozione”.
Ma cosa ti ha affascinato, il suo spirito vincente, la sua storia…?
“Tutto, il fatto di essere il club più vincente del mondo, i tifosi, il Santiago Bernabéu, tutto questo mi affascinava”.
Hai giocato in grandi stadi, ma hai anche detto che, da tifoso, eri rimasto impressionato dal Bernabéu.
“Con la Roma ho passato 25 anni giocando in stadi diversi ma il Bernabéu per me era ed è diverso. È un’atmosfera diversa”.
Per chi pensi che Ancelotti sia più speciale, per gli italiani o per i tifosi del Real Madrid?
“Penso per entrambi. Stiamo parlando di uno dei migliori al mondo, che ha vinto in Italia, Germania, Francia e Spagna. E come persona è un gentiluomo. È perfetto. Io e Carlo abbiamo un ottimo rapporto. È una persona vera, che trasmette buone vibrazioni. E l’altro giorno ho avuto la gioia di andare a vedere la Città dello Sport del Real Madrid”.
Hai mai avuto l’opportunità di parlare con Florentino Pérez e chiedergli perché non poteva ingaggiarti in quel momento?
“Sì, l’ho incontrato un paio di volte e mi ha detto che l’unico neo della sua carriera è non avermi potuto avere al Real Madrid, che è stato il suo unico punto debole”.
Hai giocato solo in una squadra. Cosa ne pensi dell’attuale trasferimento dei giocatori in Arabia Saudita?
“La differenza tra questo calcio e il mio è che prima c’era più passione, più amore per la squadra, più disponibilità a stare nello stesso club e a portarle rispetto. Adesso i ragazzi vanno dove possono pagare di più”.
Quando rivedremo una Nazionale italiana forte?
“Speriamo presto. Ci sono già due Mondiali a cui non abbiamo partecipato e l’Italia non può permetterselo perché è uno dei Paesi più forti al mondo. Mi auguro che, con il nuovo allenatore Luciano Spalletti, si possa trovare al più presto la soluzione migliore”.
Hai visto grandi successi nella tua carriera. Sceglierne uno.
“Impossibile. Sarebbe ingiusto nei confronti degli altri”.
Fonte: Marca.com
Poteva essere ricordato come un grande campione, invece mi ha fracassato così tanto le p. che quando saró vecchio lo ricorderó come un narciso ignorante.
Al Real dopo due stagioni lo avrebbero rottamato, a Roma invece era venerato anche quando giocava male o distruggeva la società per i propri interessi.
Per molti il tottismo contava più della Roma.
Basta con ste prime donne, solo FORZA ROMA.
ma voi lazziesi ve piace proprio farve scoprì???
problema tuo
o sei uno sbiadito oppure quando hai scritto non sapevi cosa scrivevi…eri ubriaco….
sicuramente non hai vissuto e gioito per le sue prodezze..il nick mi da tanto di buffonata
chissà perché i spalatori di letame quando si rivolgono ai miti della as Roma come Francesco Totti si nascondono dietro un nickname insolito? mah, che persone tristi
a ben,Statte zitto!!!
sei un poverino dovresti amare stefan radu
Una delle interviste più equilibrate del Capitano e viene criticato,qui ci sono troppi infiltrati,non è possibile che i migliori come Totti e José vengano messi in discussione
Non ho mai apprezzato il Totti non giocatore ma effettivamente riconosco che questa è una intervista molto equilibrata, una volta si diceva politicamente corretta
Ragazzi Senza nulla togliere a questa società mi sa che Calciatori dello stesso livello di Totti a Roma ne vedremo pochi sotto tutti i punti di vista sia tattico tecnico attaccamento alla maglia ecc ecc mi sa che voi non vi rendete conto di quello che è e di quello che ha fatto TOTTI uno dei grandi calciatore della storia della Roma se non il più grande
Il più grande senza alcun dubbio, dalla esordio a 16 anni con Balbo e fonseca si vedeva lenpotenzialita che aveva. La fortuna lo aiutato avendo il giusto allenatore nei diversi momenti della sua carriera Mazzone come un padre, zeman la preparazione fisica, Spalletti come falso nueve…
Caro capitano, ti ringrazio per una vita dedicata alla Roma, per momenti magici e indimenticabili. Sei stato il piu grande. Ma per colpa tua, ai tempi di Spalletti, con il tuo egoismo di voler sempre giocare non vincemmo lo scudetto! E questa non te la perdono!
💛❤️ sempre forza Roma 💛❤️
No, non esageriamo. Sono uno che ha adorato e venerato il Totti giocatore, ma in quell’anno in cui una società pavida lasciò esplodere il bubbone senza muovere un dito, io, se vogliamo, ero dalla parte dell’allenatore e degli interessi supremi della squadra.
Precisato questo, non è a causa di Totti che non vincemmo lo scudetto quell’anno e per quella triste faida tra tecnico e capitano.
Non lo vincemmo perché in quegli anni la Juve era inavvicinabile (anche per ragioni poco nobili come abbiamo scoperto in seguito) e, malgrado la classifica finale recitasse alla fine di una Roma a soli quattro punti dalla vetta, in realtà il vantaggio dei gobbi in precedenza era molto più rassicurante, tanto da consentirle di rallentare il ritmo per dedicare più energie alla Champions da marzo in avanti.
In quella stagione comunque bella pagammo un vistoso calo tra marzo e aprile, dovuto all’usura dei titolari.
Perché quella era una Roma molto forte in 13 calciatori circa, ma il resto, Gerson, Grenier, Vermaelen, Iturbe, Torosidis, Vainquer, ecc., non era all’altezza.
A questi aggiungi Mario Rui che fu praticamente indisponibile tutta la stagione.
LupoVecchio mi sembra che quello che sbuffava ogni volta che entrava e segnava era Spalletti 2.0 e le dichiarazione postmatch erano “si gioca in 11 e si vince e perde in 11”, ma se stavi a perde e lui ti faceva pareggiare ( derby ) e vincere ( Torino ) mi sa tanto che alcune cose le conoscono solo loro e basta, lasciamo perdere il passato e analizza le sue risposte dell’intervista, forse l’unica dove da buon romano non ha fatto sarcasmo ( che per noi ROMANI e’ uno stile di vita ), non c’e’ nulla fra le righe e/o polemiche sterili come altri giocatori
magari ad averne altri 100 di giocatori con una classe immensa ed una velocita’ di pensiero agonistico come aveva lui
un abbraccio e sempre e solo ROMA ROMA ROMA
Roma tra alti e bassi ma con un grande allenatore.
Noivoliamo chi porta undici Defrel, Mou è bolito preferriamo TiagoMottae Dezzerbii
ma che caxxo di lingua parli?
ma perché non è stato così? baggio per quale motivo andò alla juve ?
totti è sempre rimasto alla Roma ,ma era anche il calciatore più pagato della seria A.se non avesse avuto un contratto da 5 miliardi ,sarebbe rimasto a Roma ?
amo totti, ma odio le ipocrisie