Totti matura in qualcosa di meraviglioso

0
472

totti-abbraccio

AS ROMA NEWS (THE GUARDIAN) – All’inizio di questo mese, i giorni dopo il 37esimo compleanno di Totti, il ct dell’Italia Cesare Prandelli ha riacceso il dibattito sul suo ritorno in azzurro, a sette anni dal ritiro. “E’ in forma fantastica, se la Coppa del Mondo fosse fra poco, lo chiamerei assolutamente. Ma valuteremo la sua condizione poco prima del torneo“.

Gli elogi di Prandelli non sono gli unici: in questa stagione ha collezionato tre gol e sei assist in otto partite, tutte vinte dalla squadra giallorossa. A più di 12 anni dopo l’ultimo scudetto, parlare del quarto non sembra così folle. Nè lo sono le realizzazioni di Totti: quando lo giudichi dai mattoni della sua carriera – gol e assist – si trova più in alto di tutti. In 543 apparizioni in A, ha realizzato 230 gol, secondo solo a Piola con 290. I 130 assist non sono così pochi. Un gol ogni 2.35 partite: media migliore di quella di famosi numeri 10 italiani come Del Piero (208 gol in 513 partite), Zola (134 gol in 400 partite) e Mancini (156 gol in 541 partite).

Solo Roberto Baggio (221 gol in 448 partite) ha segnato più frequentemente di lui. Totti ha segnato più di 100 gol da quando ha superato i 30 anni: una cifra che pochi altri nella storia potranno eguagliare. Dai 30 si è calssificato tra i primi 15 migliori giocatori dei maggiori campionati europei per gol e assist: solo Messi, Ronaldo e Rooney possono. Paragone azzeccato anche quello con Gareth Bale: entrambi hanno 38 gol, nonostante l’accuratezza nel tiro di Totti (52.1% rispetto al 50,88%) e negli assist (15.97% contro 13.43%), fanno pendere l’ago della bilancia a favore del campione giallorosso. Non male per un 37enne. Eppure alcuni rimangono scettici, il suo talento inevitabilmente si spegnerà con gli anni: ma continua ad offrire dimostrazione di genio lontano dagli standard di gol e assist della media dei calciatori. Questo è Totti: l’abilita di trovare spazi nel traffico, passaggi con precisione e far passare il flusso della gara attraverso i suoi piedi.

Forse avremmo visto un Totti diverso se si fosse unito al Real Madrid, come stava per accadere nel 2004. Avrebbe vinto sicuramente trofei grazie al suo talento. Invece offre qualcosa di più intangibile: la fedeltà ad un unico club. Ricevere dalla propria città, osanne da quindici anni è certamente una ricompensa soddisfacente.

Articolo precedenteAs Roma, volano di nuovo le azioni in Borsa
Articolo successivoLazio KO a Bergamo, De Angelis veggente: “Io l’avevo detto…” (VIDEO)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome