Tor Vergata, per le «vele» di Calatrava arrivano 300 milioni: cade l’ipotesi «sede alternativa» per lo stadio della Roma

14
5178

AS ROMA NOTIZIE – Sono diventate il simbolo delle opere incompiute e delle velleità faraoniche dei Sindaci di Roma. Virginia Raggi le ha utilizzate il giorno in cui disse «no» alla candidatura Olimpica come icona degli sprechi. Sono le «Vele» di Calatrava, l’unico elemento visibile di quella che avrebbe dovuto essere la cittadella dello sport di Tor Vergata sede designata dei Mondiali di nuoto del 2009.

Ora potrebbero rinascere: dopo anni di tentativi, con i costi che sono passati dagli iniziali 60 milioni di euro del 2005 ai 600 milioni e passa di oggi, il Governo, con la finanziaria che andrà in discussione nelle prossime settimane, ha previsto un intervento per chiudere questo buco nero di Roma.

In sintesi: alla Vianini del Gruppo di Francesco Gaetano Caltagirone – che, dal 1977, ha una convenzione con l’Ateneo per costruire – vanno 25 milioni di euro come liquidazione. Al posto della Vianini ci sarà una società pubblica cui verranno assegnati 300 milioni in totale, 100 per ciascun anno dal 2021 al 2023, con cui completare i lavori.

Il progetto iniziale, varato appunto sotto Veltroni sindaco, prevedeva la costruzione di due palazzetti dello sport, uno per pallavolo e pallacanestro e l’altro per il nuoto. I due palazzetti, posti uno di fronte l’altro, sarebbero stati completati, come in un quadrifoglio, da una coppia di laghi artificiali. Intorno a questi, poi, era prevista la costruzione di piscine, sia coperte che all’aperto e di una pista di atletica.

In più, sarebbe stata realizzata una torre di 90 metri come sede del rettorato più annesso campus universitario. I lavori, costati fino a oggi 280 milioni, si bloccarono definitivamente dopo la fine del sogno olimpico di Roma 2020. Se questa parte della finanziaria andrà in porto senza modifiche, dunque, i lavori riprenderanno anche se ancora non sono state definite le opere da completare rispetto a quelle del progetto originario. Annotazione finale: il completamento della città dello sport determinerà anche la fine di Tor Vergata come ipotetica sede alternativa dello Stadio della Roma.

Fonte: Il Tempo

Articolo precedenteAS ROMA FLASH NEWS – Tutte le ultime notizie in giallorosso minuto per minuto
Articolo successivoFriedkin organizza la nuova Roma: anche Danny avrà un ruolo nel club

14 Commenti

  1. Il nuovo rettorato è già stato costruito, con annessa facoltà di giurisprudenza. All’appello, nell’università, manca ancora una nuova facoltà di Scienze, visto che l’attuale Sogene è fatiscente e le continue infiltrazioni rischiano di danneggiare le costose attrezzature che vi sono nei laboratori. Forse si potrebbero finire piscine e campi, ed adattare il palazzetto ad ospitare la facoltà. Sicuro, però, non c’è mai stata possibilità ci potesse finire lo Stadio della Roma…

  2. Scusa ma… Una torre di 90 metri? E quella non è un ecomostro che distrugge lo Skyline di Roma come le torri di Dan Meis? Chiamate Berdini, Il Codacons, Sgarbi, Italia mia, i Lincei!

    • Come si chiamava quel vassallo Bertini .Bernini Berdini??? Che dice che dice?
      Il Codastronz che dice che dice.
      Il Messaggero che dice che dice?
      Pinci che dice che dice?
      Eh grandissimi. …

  3. Cioè, gli si danno pure 25 mln di liquidazione a chi avrebbe dovuto costruire un’opera che dopo 10 anni dal termine previsto ancora sta in alto mare??

  4. Le vele rappresentano l’immagine dello spreco.

    Ma ho scaricato il progetto in essere dell’università di Tor Vergata,
    “la città della conoscenza” prevede una vela adibita a ORTO BOTANICO (modello Malaysia…) laboratori di ricerca, e una vela per un Palasport da 15.000 posti per concerti e eventi sportivi.
    Sono previsti POSTI di LAVORO per sedi aziendali e di ricerca.
    Diventerebbe un centro come la villette di Parigi.
    Lo STADIO, il business park e la città della conoscenza, sono un VOLANO per lo sviluppo della città.
    Ovviamente se fatti bene, questa è l’ultima occasione per Roma citta.
    (Raggi permettendo, con lei solo ASSUNZIONI COMUNALI..)

  5. Il tempo ha fatto giustizia sulla bufala del presunto interesse di costruire lo stadio della Roma a Tor Vergata, dove ora invece si è saputo che verranno completate opere dell’università non da Caltagirone ma da un altro futuro concessionario.
    Colgo l’occasione per confermare un invito a cena per il 30 p.v. al ristorante di Maximo ai soliti buontemponi, esteso anche ai loro familiari fino al terzo grado di parentela.

  6. Esempio desolante di sperpero di denaro pubblico. Comunque, se recuperano le Vele, ben vengano.

    Una torre di 90 m??? Salmacis ha ragione… Le torri c’erano anche nel progetto originario dello stadio, ma la Iattura di sindaca le scapitozzò.

    Comunque, le opere di Calatrava sembrano destinate ad essere più ambiziose che utili: le Vele, il ponte di Venezia, quello della Musica…

  7. A me sembra che si è capito che per avere il via libera a TDV bisognava dare il “contentino” a qualche altro palazzinaro.
    Chissà di chi si tratterebbe…
    FORZA ROMA e DAJE FRIEDKIN, CI STAI DANDO SODDISFAZIONI

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome