Stadio della Roma, il progetto sarà seguito direttamente da Ryan Friedkin

19
2869

ULTIME NOTIZIE AS ROMA Fuori Baldissoni, dentro Friedkin. La nuova proprietà americana decide di far seguire la complicatissima vicenda Stadio della Roma direttamente dal figlio del presidente del club, Ryan. Lo scrive oggi la Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli). 

E i primi effetti già si notano: in questi giorni la nuova presidenza ha cominciato a lavorare alacremente sul progetto stadio, fondamentale per un progetto vincente di lungo periodo, muovendosi a fari spenti. Profilo basso, questo è il modus operandi con cui i Friedkin sono abituati a lavorare.

Entro Natale il progetto arriverà in aula e nei prossimi giorni la sindaca Raggi potrebbe incontrare i texani per discutere dell’argomento, nella speranza che entro l’anno si possa sbloccare l’iter definitivamente. Intanto i Friedkin si preparano alla loro prima gara casalinga all’Olimpico, in cui saranno accompagnati da mille tifosi nella speranza prima o poi di riaverli tutti sulle tribune.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Articolo precedenteFonseca e la Roma, nervi tesi: l’allenatore scontento del mercato, il club pensa a un cambio
Articolo successivoRoma, la rivoluzione d’ottobre: De Sciglio, Mandzukic e Rudiger per convincere Allegri

19 Commenti

  1. Non mi sembra una grande idea…nella vasca degli squali non ci mandi un ragazzino con le pinne e la maschera. Magari Ryan sarà un ottimo dirigente in paesi di cultura anglosassone, ma qua o sei un grandissimo figlio de na ballerina, o te magnano in testa e manco te ne accorgi. O papà Dan gli prepara una bella valigetta piena di dollaroni, o mi sa tanto che passano altri 10 anni, altro che sbloccare l’iter

    • Boh, io non credo che i Friedkin siano immacolati: nessun imprenditore a quei livelli lo è, e se stanno lì vuol dire che le ballerine se le mangiano alla brace!

      Certo però che la burocrazia di queste latitudini gli farà specare parecchi watafak!

    • il fatto che hanno delle attività in Africa potrebbe forse averli abituati a un livello di corruzione simile al nostro, altrimenti credo che un americano difficilmente riesca a spiegarsi come mai su una cosa così semplice come costruire uno stadio stiamo fermi da 10 anni, e hanno detto la loro sindaci, assessori, soprintendenze, associazioni consumatori, associazioni di cittadini, magistrati, stampa a vario titolo, attori, cantanti, rimanendo esattamente dove stavamo 10 anni fa oltretutto, cioè ancora alle chiacchiere

    • Vero per quanto riguarda il nostro giardino, solo non concordo sulla visione dell’imprenditoria di stampo anglosassone come cristallina. Basta ricordare lo scandalo Lockheed…

      Quando iniziano a vorticare milioni di dollari, nessuno si ferma davanti a bazzecole come correttezza o interesse pubblico!

  2. L a roma ha 21 ettari a disposizione a trigoria se voleva poteva fare lo stadio lì e secondo me è più giusto.
    Stadio FULVIO BERNARDINI con tutte le statue dei calciatori, massaggiatori,presidenti e addetti ai lavori che anno fatto la storia della Roma e perchè no un museo del calcio ecc. L’ avremmo già inaugurato e un po di felicità in più ci sarebbe. Con lo stadio a Tor di Valle ex ippodromo le prese in giro sarebbero infinite ( a cavallari, a brocco voi core, furia cavallo del west ecc.) di tutti gli sport del Laziola città di Roma si gioca l’ unico spazio per la nuova città Olimpica. Costruire ora con la massima efficienza tecnologica per le future Olimpiadi o Mondiali perchè nella città Olimpica devono essere rappresentati tutti gli sport, c’è anche il tevere per le gare di canottaggio, magari gestito da tutte le soc femminili e maschili di tutti gli sport del Lazio dico tutti gli sport. Grazie , secondo me va bene.

    • tuttti i massaggiatori , dottori staff tecnico ecc degli ultimi anni li fionnerei direttamente nelle fondamenta dello stadio, altro che statue…

  3. La ritengo una scelta sensata. È giusto che la proprietà segua direttamente la situazione stadio. Per chi pensa che si faranno mangiare dalla burocrazia italiana e dalla non conoscenza dei salotti commette un errore … i Friedkin sono imprenditori globali e sanno come muoversi attraverso compliance preparate in casa dai loro managers che ci sono, ma non vediamo …

  4. Tranquillo Ryan, per lo stadio c’è tempo.
    Se ne parla dopo le elezioni.
    Adesso cerca di prendere qualche giocatore per dare una forma sensata a questa squadra.

  5. Notizia che va nella giusta direzione e che conferma come la questione dell’impianto di Tor di Valle sia centrale nel piano di sviluppo dell’As Roma e dei suoi nuovi proprietari.
    Il mio ringraziamento personale di tifoso giallorosso infine va a Mauro Baldissoni che si è speso in tutti questi anni in prima persona con perizia e diplomazia per questo storico progetto….

  6. Odio continuare a ripetermi ma…anche loro ripetono sempre le stesse notizie.

    David One 23 Settembre 2020 at 17:49
    Vabbe ma più che ripetervelo all’infinito che devo fà???
    Ce riprovo.. Friedkin è stato incaricato a proseguire il lavoro di JP fino alla costruzione dello stadio e poi venderà al VERO proprietario della Roma dove finalmente ci cominceremo a divertire… penso tempo 5 anni.
    Per ora io mi accontento di piccole cose, come la permanenza di Edin ,cosi’ che posso andarlo a salutare all’ultima della carriera all’olimpico (spero).

  7. Fanno bene a non parlare di stadio,è la Raggi che ne parla,sanno che è argomento di campagna elettorale,ma non si prestano a fare da spot per la campagna della Raggi,niente foto con strette di mano e sorrisi in Campidoglio se non quando la stretta di mano sarà per qualcosa di concreto!

  8. In questi ultimi due giorni c’ è stata commissione trasparenza del Comune di Roma per Maximo e commissione trasparenza per Tor Di Valle.
    Poiché i soliti giornalisti prezzolati non hanno dato alcuna notizia vi dirò io cosa hanno dichiarato i funzionari preposti de comune di Roma.
    Maximo non aprirà fino a quando non saranno state eseguite tutte le opere di urbanizzazione straordinaria e in particolare completata la piazza pubblica.
    Tor di Valle, l’ assemblea capitolina dovrà votare:
    1) le controdeduzioni alle osservazioni fatte ai cittadini
    2) il testo della specifica convenzione urbanistica che il proponente dovrà poi stipulare.
    Il proponente dovrà inoltre stipulare un atto d’ obbligo con il quale si impegna a stipulare la convenzione urbanistica a fine procedura.
    La regione deve approvare in consiglio la variante di PRG
    Il Comune dovrà ratificare in Consiglio l’ approvazione della Regione.
    Per quanto riguarda la classificazione R4/R3 sono emerse due posizioni distinte tra i due funzionari preposti, ma volendo complementari.
    Uno dice che si può andare avanti malgrado la relazione dell’ ing. Pacciani ex direttore del PRG, allegata alla delibera Raggi di interesse Pubblico, per farne parte integrante.
    Un altro dice che non sarà possibile iniziare i lavori di costruzione dello stadio prima dell’ ottenimento della riperimetrazione del vincolo ottenibile solo dopo importanti di sistemazioni idrogeologiche.
    Se non è zuppa è pan bagnato!

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome