AS ROMA NEWS – Roma-Slavia Praga è più di una semplice partita di un girone di Europa League. Forse questa sfida potrà non suonare familiare ai più giovani, ma per chi ha qualche capello bianco in più non potrà non ricordare la storica sfida di quasi trent’anni fa giocata all’Olimpico, dove la festa giallorossa per una rimonta che fece impazzire i romanisti venne spezzata dal gol di Vavra.
Una ferita ancora aperta per molti romanisti. Certo, il match di questa sera ha una valenza differente (in palio c’è la supremazia nel girone, non una semifinale) ma battere i cechi significherebbe rimettere in parte le cose apposto a distanza di tanti anni. Allora la doppietta di Moriero (il secondo gol su assist di un giovanissimo Totti) e la rete di Giannini vennero vanificati da una rete casuale dei cechi nel finale del secondo tempo supplementare.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Alla guida della squadra ora c’è Josè Mourinho (allora il compianto Carlo Mazzone) in attacco non c’è più Balbo ma Lukaku, la proprietà del club è diventata americana. Stasera in campo andrà una Roma molto vicina a quella titolare, al netto del lungo elenco di indisponibili a falcidiarne la rosa. L’imperativo è vincere per prendersi la vetta del girone e compiere un passo importante verso gli ottavi di finale.
I cechi, secondi nel proprio campionato a due punti dallo Sparta Praga, sono partiti fortissimo nel girone, battendo Servette e Sheriff, rifilandogli ben otto gol senza subirne nemmeno uno. Lo Slavia non arriverà all’Olimpico da vittima sacrificale e ci terrà a fare una bella figura: l’esultanza dei calciatori cechi al sorteggio ha dimostrato quanto la squadra ci tenesse a calcare un palcoscenico prestigioso come quello capitolino.
Per la formazione di Praga anche un pareggio stasera potrebbe essere un buon risultato, e rimandare tutto il discorso nella gara di ritorno tra due settimane, dove potrà sfruttare il vantaggio territoriale. La Roma invece dovrà cercare di vincere a tutti i costi. Per farlo non dovrà pensare troppo alla supersfida di domenica sul campo dell’Inter che si preannuncia incandescente. Non sarà facile, ma la filosofia deve essere “una partita per volta”. Ora c’è da rimettere a posto la storia e cancellare in parte il ricordo di quel maledetto 19 marzo di quasi trent’anni fa.
Giallorossi.net – Andrea Fiorini
Fori la voce,oggi devono cantà tutti
Quella partita del 96 me la ricordo bene: Peppe Giannini era il nostro idolo, quel gol sotto la Sud ci fece impazzire di gioia. Era una serata perfetta, da sogno. In quel maledetto gol di Vavra c’è tutto il dna del romanista. La partita di stasera non ha di certo quei sapori, ma spero che la squadra sappia che in palio c’è di più dei tre punti.
CHI SE NE FREGA DI DOMENICA!!! LA PARTITA IMPORTANTE E’ STASERA!!! DOMATTINA SI PENSA ALLA PROSSIMA, CI VUOLE MENTALITA’!!! giornali e radio già stanno parlando dei fischietti di san siro etc… domani ne parliamo, oggi abbiamo la partita più importante del girone, vincere stasera vuol dire assicurarsi un percorso facile per vincere il girone!! Partire forte, mettere il risultato in cassaforte e gestire le energie con i cambi; come in tutte le partite. La partita col Monza è stata in bilico fino alla fine e molto stressante dal punto di vista psicologico, oggi mi auguro che sia più semplice e meno “snervante”.
Archiviamo questo primo posto, 3 punti questa sera
Forza Roma
E magari con una bella differenza reti, che non si sa mai.
Che brutta storia, avevo 21 anni, andavo all’università e stavo come al solito al mio posto in curva Sud, fila 20 circa, attaccato al vetro che divide la Sud dai distinti Monte Mario.
Una delle delusioni più grandi della mia giovinezza.
ne avevo 26 e stavo poco più in la, già temprato dalle batoste degli anni 80, ma sempre orgoglioso di tifare questi colori. E allora in panchina c’era un Signore con la S, in campo una squadra con giocatori che, dopo 30 anni, ancora ci ricordiamo bene e ancora ci fanno gonfiare il petto di orgoglio. Mi chiedo tra 30 anni, chi si ricorderà di questi mercenari moderni, che così poco hanno a che fare con la nostra storia
Caro pablo capisco il tuo ragionamento e lo condivido, ma questa è la vita.
Passa il tempo cambia la gente, non possiamo dire che sia meglio o peggio, semplicemente è diverso.
Sicuramente la nostra generazione ha tanta nostalgia del calcio e del modo di vivere la Roma che fu.
Ero a Praga con 3 amici quella sera, un freddo da paura con i loro tifosi a dir poco ostili… Ve prego sfonnamoli…..
Le rivincite nello sport non esistono, vinciamo stasera e dalle 23 pensiamo alla prossima. C’È SOLO L ASROMA 💛 ❤️!!!!
Sì bisogna caricarsi bene perché questa sera si deve vincere con scarto. Forza Roma!
Lasciamole sta le vendette …
pensiamo ai 3 punti e basta !
Se ne continuiamo a parlare ce la tirereno addosso!!!
È un’altra partita ed avrà un altro esito, ma medesimo 3-1 tie’😜
FORZA ROMA
Sto desiderio di rivalsa dopo 30anni… ma chiessenefrega. La maggior parte di loro nemmeno c’era 30 anni fa.
Conta solo il presente di questa squadra. Conta solo vincere.
Questa partita fu quella che nei fatti segnò il destino romanista di Carlo Mazzone e Peppe Giannini.
Il campionato 95/96 la Roma lo terminò al quinto posto, neanche malaccio se consideriamo il valore della serie A una trentina d’anni fa e quello odierno in cui a non pochi sembra un miracolo arrivare sesti.
Ma al presidente Sensi quei risultati non bastavano più, aveva sogni che sarebbero diventati realtà qualche tempo dopo e riteneva ormai i romani e romanisti Mazzone e Giannini troppo “provinciali” per realizzarli.
Solo l’impresa in Coppa, forse, avrebbe potuto cambiare il destino di tecnico e capitano della Roma. Ma purtroppo sappiamo bene come andò a finire.
Per dare un’accelerata al suo progetto Sensi pensò di ingaggiare uno che aveva vinto tutto dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, un certo Carlitos Bianchi.
L’attesa non era ancora finita…
Tiè buon gioco
trettre ‘ e a napulitana a coppa…
Ma guarda che stiamo giocando a briscola…
Ehhh?
Scusami ma perché tengo 5 carte in mano allora?
Perché sei un imbroglione…
Sei come Sarri, prendi per il cul* la gente, facendo credere che fai il bel gioco…
Io come Sarri??? Se lo dici di nuovo ti querelo..
Io sono più forte di Sarri a briscola…
Ma guarda la realtà, tre partite in Champions un pareggio una vittoria e un batosta.
nella prima partita e” sceso lo Spirito Santo dal cielo…al 98 esimo
Nella seconda e’sceso di nuovo lo Spirito Santo al 96esimo
ieri preso a pallonate
Però vuoi mettere il bel gioco….ehhhh
30 dopo v’ha purgato proprio sto signore nella foto dopo che v’ha purgato un Romano de Roma come Bove.
Lo sbaglio è che vi siete messi la maglia di colore simile a quella dei pigiamati, poi era pure celeste e marrone e de marrone e de celeste er burino ce se veste. Vavra, adesso vattela a pija in der c.
30 anni dopo, maledetta tastiera.