Roma, è l’ottava meraviglia. Doppio Pjanic, il Napoli piange

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AS ROMA NOTIZIE (GAZZETTA.IT) – E otto. Una Roma bella da impazzire supera anche l’ostacolo Napoli e mette il sigillo a un inizio di campionato formidabile. Filotto di vittorie (22 gol fatti e solo uno subito) primato consolidato, Napoli staccato aspettando la gara tra Fiorentina e Juve di domenica. Un Roma-Napoli bello e vibrante. Con gli azzurri piegati da una squadra presa in mano da un super Pjanic, autore dei due gol ma anche di una partita fantastica in fase di interdizione e bravo anche in fase di copertura al bisogno. Due gol nati da due falli di Cannavaro: due gialli che sono costati l’1-0 su punizione e il 2-0 su rigore. La Roma raggiunge così il record realizzato tre volte dalla Juve di otto vittorie consecutive (l’ultima con Platini): la Juve di Capello nel 2006 in realtà inanellò 9 vittorie consecutive a inizio stagione, ma quel campionato fu poi tolto ai bianconeri per lo scandalo Calciopoli. Unica nota stonata in una serata indimenticabile per l’Olimpico è stato il doppio infortunio muscolare diTotti e Gervinho.

PIPITA OUT — Higuain si arrende al problema all’adduttore e resta fuori all’inizio: solo panchina per lui. Benitez si affida così a Pandev davanti e sceglie Mesto sulla fascia sinistra. Garcia alla fine opta per Dodò al posto dello squalificato Balzaretti.

DIEGO — E’ la corsa di Diego Maradona da Milano all’Olimpico, via aereo atterrato a Ciampino, a tener banco durante il riscaldamento. Alla fine il Pibe de Oro arriva a partita in corso da otto minuti e si accomoda in tribuna. Ovazioni e scene di delirio in tribuna Monte Mario da parte di tutti i tifosi: napoletani e romanisti.

MILLE ALL’ORA — Maradona si è perso un inizio non facile per il suo Napoli. La Roma spinge, pressa come un’indemoniata e parte a mille appena conquista palla: situazioni favorevoli soprattutto per Gervinho che dopo una bella azione manovrata spreca da buona posizione calciando fuori di sinistro. Callejon e Insigne rinculano per dare una mano al centrocampo e di fatto gli azzurri giocano col 4-4-2, con Hamsik accanto a Pandev. Ma la Roma è padrona negli spazi stretti e comanda il gioco. Al 30′ Olimpico ammutolito: Totti si accascia toccandosi la coscia destra (flessore), si arrende e lascia il campo a Borriello. L’uscita del capitano lascia disorientati i suoi, Insigne pesca Pandev sul filo del fuorigioco, il macedone arriva in area, face to face col portiere romanista ma De Sanctis non si fa ammaliare e devia il pallone che De Rossi con un recupero pazzesco spazza via quasi sulla linea. Inizia un’altra partita e il Napoli sembra trovare fiducia. Al 45′ Pandev lancia Insigne, che si beve Maicon, avanza e calcia, colpendo il palo alla sinistra di De Sanctis. Il gol arriva sul finire del tempo, ma è la Roma a segnarlo: Cannavaro, appena entrato per Britos (caduto male sulla spalla destra), atterra Gervinho. Pjanic, il migliore dei suoi, calcia una punizione perfetta da 20 metri. Palla alla destra di Reina e 1-0. Alla Maradona.

SVOLTA — Per la prima volta in questa stagione il Napoli è in svantaggio. Contro la Roma che aspetta e colpisce è la situazione peggiore possibile. Secondo tempo: al 4′ Inler tenta dalla distanza e colpisce il palo alla destra. Il Napoli manovra e costruisce, ma è sfortunato. Al 15′ colpisce il terzo legno con Hamsik, liberatosi al tiro al limite dell’area: incrocio dei pali esterno. Benitez chiede uno sforzo a Higuain, che subentra a Pandev. In tempo per il patratrac: al 25′ cross di Florenzi, Borriello e Cannavaro si strattonano. A velocità normale il rigore pare netto, il replay evidenzia una trattenuta anche del centravanti. L’arbitro decide secondo giallo ed espulsione per il napoletano e rigore per la Roma. Calcia Pjanic: è 2-0 col Napoli in dieci. Il match di fatto si chiude qui, col Napoli che ci prova con generosità. Ma la Roma risponde con fraseggi, possesso palla e azioni di prima da applausi. La Roma è padrona. Del match. E del campionato.

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