Ospina vs Olsen: Napoli e Roma nelle mani dei rivalutati

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ULTIME AS ROMA – Il «Fattore O» domani galleggerà sul San Paolo come una promessa di meraviglie. Ospina (David) contro Olsen (Robin). In fondo il colombiano e lo svedese hanno parecchio in comune. Innanzitutto si trovano al centro di una rivoluzione, visto che i due club hanno cambiato totalmente il reparto. La squadra di Ancelotti – oltre a Ospina – ha anche Karnezis e Meret, mentre i giallorossi hanno preso Mirante e Fuzato. Non basta.

Sia David sia Robin hanno dovuto giocare innanzitutto contro un’eredità ingombrante. Ospina sta provando a far dimenticare un giocatore amatissimo come Reina, un vero leader dello spogliatoio, lasciatosi anche in modo poco sereno con la dirigenza. Olsen invece è stato chiamato a sostituire Alisson, il portiere più pagato della storia del calcio, che il Liverpool ha acquistato per 62 milioni di cartellino più 10 di bonus.

Lo svedese, dopo un inizio un po’ difficile proprio come adattamento al nostro campionato ed al calcio richiesto da Di Francesco – col portiere sempre molto alto per accorciare la squadra e consentire alla difesa di non abbassarsi – di partita in partita il rendimento dello svedese è stato sempre più efficace. Non è un caso, in fondo, che Olsen sia stato tra i migliori in campo sia sabato scorso nella sconfitta interna contro la Spal, sia martedì nella rotonda vittoria all’Olimpico contro il Cska.

La parola d’ordine tutto sommato è una sola: affidabilità. Quella che lo svedese sta mostrando ogni giorno di più, peraltro anche nel gioco coi piedi, che sembrava uno dei punti deboli rispetto all’eccellenza rappresentata da Alisson.

(Gazzetta dello Sport)

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