GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento!
Pino Cerboni (Centro Suono Sport): “Unicredit sta cercando di uscire dalla Roma, e lo fa con una strategia molto chiara: o cede le quote al socio cinese, oppure a Pallotta, se lui non vuole che questo accada. Unicredit si sta comportando peggio con Pallotta di quanto non abbia fatto con la Sensi, e ha ragione Pallotta quando parla di aggiotaggio. Io comunque dico che magari arrivano i cinesi, tifo per questo”
Riccardo “Galopeira” Angelini (Tele Radio Stereo): “Per la prima volta Pallotta fa una cosa da presidente della Roma, e per la prima volta mi sento tutelato da lui, Lo farà anche per suoi interessi, per carità, ma almeno mi sento tutelato. Sulla banca la penso come sempre, la mia posizione non cambia da cinque sei anni: il fatto che abbia strappato la Roma lo trovai un’invasione allora, e la continuo a vedere così’. Non ha interesse a fare il bene della Roma”
David Rossi (Tele Radio stereo): “Al terzo giorno di seguito che sui giornali si parla solo dei cinesi, come se arrivassero qui per comandare, Pallotta s’è rotto le palle. Lui non sa niente di questi cinesi, la banca non gli ha detto nulla. Mi sembra legittimo che gli roda il culo. Da una parte sono contento che abbia avuto questo sussulto. Questa banca di cose buone non ne ha mai portate, ha sempre portato un velo di tristezza e di caos. Unicredit non bada agli interessi della Roma, ma solo i propri. Mi sarebbe piaciuto che Pallotta avesse avuto quella reazione privatamente, tanto lo avremmo saputo ugualmente. E’ stato troppo plateale, perchè ci tiene. Ai calciatori interessa solo prendere i soldi, ed è giusto così, non credo che questo discorso cambi qualcosa alla squadra, Lo dico perchè non vorrei che la squadra avesse alibi. Stasera bisogna scendere in campo e staccare la capoccia ai giocatori del Cagliari”
Mario Corsi (Centro Suono Sport): “E’ e sarà Roma – Juventus. Stasera tocca a noi, la squadra sarà concentrata grazie a Garcia, De Rossi, Totti. Perchè se stasera la Roma non vince, sappiamo da chi dobbiamo andare a prendercela…Io sono anni che vi parlo della guerra tra Unicredit e Pallotta, prendendomi gli insulti degli stolti. La banca guarda i risultati sportivi solo in funzione dei soldi. La banca vuole solo fare soldi con la Roma. Unicredit sta facendo a Pallotta quello che ha sempre fatto con la Sensi. Questa è una storia esplosiva, parliamoci chiaro. Pallotta parla di costernazione, ma lui voleva fare una joint-venture con un tabaccaro (Al Qaddumi, ndr). Però la colpa non è di Pallotta, ma di Baldissoni, che è stato il ‘deus ex machina’ dell’operazione. Signori, Pallotta un uomo d’affari che la banca è andata a cercare per prendere la Roma. Altro che patti parasociali, io li chiamo patti paraculi. Pallotta con quel comunicato accusa la banca di fare aggiotaggio. Io però non ho capito perchè Pallotta ha risposto così alla vigilia di Roma – Cagliari, magari lui avrà ragione, ma così’ facendo sembra non abbia a cuore le sorte della squadra. La risposta è da cafoni, come sono un po’ gli americani, però io sto con Pallotta perchè probabilmente gli vogliono togliere la Roma.”
Jonathan Calò (Centro Suono Sport): “Pallotta ha il diritto di prelazione, cioè può acquistare le azioni di Unicredit ma solo se lui pareggia l’offerta dei cinesi. Io non sto nè con Pallotta, nè con la banca. I tifosi della Roma se arriva uno più ricco di Pallotta sono contenti. Non capisco come un uomo d’affari possa perdere così la testa. I rapporti pessimi tra Pallotta e Unicredit si conoscevano da un pezzo. La banca ha fatto danni, le offerte interessanti c’erano, come quella di Sawiris, e invece ha scelto questi americani. Pallotta sbaglia, perchè lui non vuole un socio forte che possa metterlo in ombra. Perchè non lo vuole il cinese, se con lui la Roma può diventare più forte? Ecco perchè non posso stare con lui. Non posso pensare che la banca stia facendo aggiotaggio, non posso pensare che Chen Feng non esista, visto che sono giorni che il suo nome viene accostato alla Roma da giorni su tutti i principali quotidiani e lui non ha smentito nulla”.
Tony Damascelli (Radio Radio): “Secondo me la posizione di Pallotta è giustissima. Se la banca voleva vendere le sue quote, come minimo doveva prima informare il suo socio di maggioranza. Se poi Pallotta sta sulle palle ai romanisti, e i romanisti credono più a Unicredit che ai bostoniani, questo è un altro discorso”
Furio Focolari (Radio Radio): “La squadra non risentirà di questa situazione, anche perchè non si parla di cessione del club. Io aspetterei che la storia vada in porto, c’è una trattativa, ma io non sono convinto che vada in porto questa cosa, anche se tutti la danno per fatta”
Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Lo scontro Pallotta – Unicredit non intaccherà la squadra. Ai giocatori interessa solo l’assegno a fine mese, sotto questo aspetto non c’è nessun problema”
Roberto Renga (Radio Radio): “La banca tornò dagli stati uniti con Tom Di Benedetto, non c’era nemmeno Pallotta. Io fossi nella banca mi chiederei come è nata questa operazione. Pallotta sa che se ti è entra un socio così facoltoso che ti può fare le pulci. Inoltre nel momento in cui può fare lo stadio, non gli sta bene che arrivino i cinesi, che magari vogliono anche loro entrare nell’affare. Ma lui ha una strada, comprare anche le quote Unicredit.”
Franco Melli (Radio Radio): “Non credo che questa polemica possa toccare la squadra, Garcia ha già dimostrato di saper isolare il gruppo. Sullo scontro Pallotta-banca, Pallotta che s’arrabbia a fa? Prenditela tutta te la Roma e basta, visto che hai il diritto di prelazione su quelle quote. Ed è giusto che questa vicenda si chiuda prima o poi”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Pallotta lancia l’accusa di aggiotaggio nei confronti della Roma. C’è una situazione esplosiva tra Pallotta e Unicredit di cui vi abbiamo parlato da tempo, perchè la banca si è pentita da tempo della scelta. Ora Pallotta ha il 70% della proprietà, e il giocattolo gli piace. Ora Unicredit sta cercando di far saltare i nervi a Pallotta”
Luca Valdiserri (Rete Sport): “Non mi sembra che la Roma si stia avvicinando alla partita nel modo migliore, e per colpa del fuoco amico. C’è questa idea che il nuovo arrivato possa portare sempre più soldi, perchè il nome nuovo è sempre più suggestivo. E allora è normale che viene da dire a Pallotta ‘Scansati e fagli posto, perchè insieme potrete mettere più soldi e comprare giocatori più forti’. Ma non è sempre così. Lo stato d’animo di Pallotta è comprensibile, quello che non è comprensibile è quel comunicato. Sono comprensibili le posizioni di entrambe le parti, ma è cosa giusta tirarsi questi stracci alla vigilia di una partita così delicata? Colpisce che Unicredit scriva “signor Pallotta” nel suo comunicato, ma ancora di più mi ha colpito il fatto che Pallotta parli di mezogne e propaganda della banca. Attenzione perchè qua si parla di agiotaggio, perchè se non c’è trattativa si tratterebbe di reato, visto che la Roma è una società quotata in borsa. Se Feng dovesse entrare nella Roma, quali potrebbero essere i rapporti con Pallotta? Allo stesso modo se Feng, alla luce di queste dichiarazioni del presidente della Roma, decidesse di investire i suoi soldi altrove, a Pallotta gli verrebbe rinfacciato per sempre di aver fatto scappare un socio facoltoso. I margini per ricomporre questa frattura ci sono, spero nel buon senso di entrambe le parti”
Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Stanno volando i piatti nella Roma. Io istintivamente sono dalla parte di Pallotta, anche perchè non amo le banche. Pallotta per essere un prestanome, mi sembra abbia tirato fuori un’autorevolezza non indifferente. Lui non ha cercato questo partner cinese, e non potrebbe mai cercare per la quota che riguarda Unicredit. Nel patto che c’è Pallotta ha il potere di veto. Evidentemente ci sono dei problemi, dei nodi che stanno arrivando al pettine. Apprezzo il Forza Roma di Pallotta, ma tutto servivia tranne questa polemica. La situazione fosse anomala, noi lo dicevamo da tempo. Ma non credo che la squadra ne subirà le conseguenze.”
Dario Bersani (Tele Radio Stereo): “Una pesantezza unica…C’è un’incomunicabilità tottale, assoluta, che va avanti chissà da quanto. Meno male che c’è San Garcia, che ha vinto queste partite…”
Max Leggeri (Radio Manà Manà Sport): “Vi do una notizia. Nello stato Delaware è stata costituita una società che curerà tutte le operazioni legate allo stadio, mi pare che si chiami “Legend”, che fa capo ad un amico di Pannes. Non capisco però questa guerra interna tra soci. Per questa sera non sono preoccupato. La squadra non ne risentirà”
(Continua…)