ON AIR (Giallorossi.net) – Prosegue la nostra rubrica dedicata al variopinto mondo delle radio romane. Un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento!
Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Servono quei 100 milioni che avrebbe dovuto immettere lo sceicco. So che la Roma sta trattando con altri investitori, e non ci saranno problemi di ricapitalizzazione. Entro giugno ci saranno novità”
Roberto Renga (Radio Radio): “Se quelle cose le scrive Dimito, vuol dire che sono da considerarsi ufficiali. Visto che Pallotta sarà a Roma per il derby, spero che indica una conferenza stampa per parlare al pubblico giallorosso e spiegare quello che sta succedendo. Una cosa è certa: alla Roma servono soldi, e non per investire, ma per coprire delle perdite”.
Furio Focolari (Radio Radio): “Lo sceicco “du camere e cucina” ha fatto incrinare definitivamente i rapporti tra Unicredit e gli americani. I tifosi della Roma devono ringraziare la banca. Io non so se potrebbero stare altrettanto tranquilli se fossero stati solo gli americani a guidare il club”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Mai mi sarei immaginato una Roma in queste situazioni. Quando sono arrivati questi americani, immaginavo una Roma ricca. E invece così non è”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Mi piacerebbe sentire adesso Qaddumi, parlarci, perchè di quella storia io non ho capito niente. L’articolo di Dimito? I novanta milioni che hanno messo gli americani li ha prestati la banca. E infatti il pezzo del giornalista parla di banca esposta per centottanta milioni. Non credo però che possa crollare tutto. Fiorentino? Queste fair-play nei confronti degli americani è dovuto dal fatto che sono stati loro a portarli a Roma. Ora però siamo arrivati al redde rationem. Pallotta credo che abbia trovato o troverà qualcuno che possa mettere i soldi”.
Jonathan Calò (Centro Suono Sport): “Nuovo partner? Io sinceramente vedo che l’unico socio che avevano trovato era Qaddumi. Pallotta? Secondo me non durerà a lungo questa situazione”
Bruno Ripepi (Centro Suono Sport): “Questo è un finanziamento che è finito. La banca sperava che prima o poi Pallotta mettesse i soldi, ma questa cosa non è mai successa. E la banca ormai è stanca. Ma come, tu che sei un esperto di finanza, l’unico socio che trovi è Qaddumi? Io però non ce l’ho con gli americani, ma con chi li ha portati. La banca troverà qualcun’altro, ma spero che questo qualcuno prenda tutta la Roma e non il 60 del 40. Per me la storia di Pallotta è finita”.
David Rossi (Tele Radio Stereo): “Il pezzo di Dimito molto duro. E’ un pezzo scritto in chiave Unicredit, dove Fiorentino vine dipinto come Charles Bronson. Io comincio a essere stufo dell’incapacità della società di difendersi. Questi articoli gettano dubbi pesanti, ma se tu non dici nulla le possibilità sono due: o le cose sono vere, o ritieni che sia un fastidio sopportabile. Delle due cose non sono quale sia quella più grave. Io in quattro mesi segnali di vita di Zanzi non ne ho. Non ne vedo l’incidenza, sta qua, però fa il turista. Io non vedo miglioramenti, anzi vedo peggioramenti. La storia dello sceicco è stata una figura di merda abissale, è inutile girarci intorno. E si sta continuando su questa falsariga”.
Dario Bersani(Tele Radio Stereo): “Di elementi nuovi nell’articolo di Dimito non ce ne sono. Usa il termine “stanare” che è un po’ pesantuccio. Qui più che smentire, o puntualizzare, c’è da mettere soldi. C’è un patrimonio negativo di 78 milioni di euro, e quello non si può smentire. A Dimito o si crede sempre, o non si crede mai. Lui scriveva anche prima delle difficoltà societarie delle Roma con i Sensi, e si prendeva per oro colato tutto quello che scriveva. Stessa cosa per Dragoni. Adesso invece passano come i nemici della Roma”.