ON AIR – PETRUCCI: ”Comprensibili i dubbi su Destro”, VALDISERRI: ”Gervinho diserta, ma è Ljajic quello da cacciare”, MELLI: ”La sveglia col Manchester causa frustrazione”, CALO’: ”Più le note positive di quelle negative”, PRUZZO: ”E quello di Pjanic sarebbe un gran gol?”

SPECIALE GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.

Buon divertimento!

Piero Torri (Tele Radio Stereo): “Mi fanno piacere le parole di Garcia su Strootman che vale 100 milioni, perchè per me è il giocatore che non cederei mai. E’ insostituibile, e mi auguro che la Roma se lo tenga stretto per tanti anni. L’unico pericolo verosimilmente è che nella Roma quest’anno ci sia troppa qualità: c’è il rischio di troppi tacchi, troppe giocate a effetto, mentre servirebbe maggiore concretezza”.

Riccardo “Galopeira” Angelini (Tele Radio Stereo): “La partita col Manchester? Il 3 a 0 del primo tempo mi disturbava, anche se si trattava di un’amichevole. La Roma che ha preso 3 gol nel primo tempo era messa lì per far giocare un po’ tutti, dato che la tournèe sarà lunga. Era una squadra di ragazzini, e fra l’altro nemmeno li meritava tutti quei gol. Io vi dico addirittura che la Roma ai punti avrebbe meritato la vittoria. Prendete carta e penna: questo Sanabria ha tutta l’aria di essere un predestinato”. 

Danilo Salatino (Tele Radio Stereo): “La differenza tra la Roma e lo United nel primo tempo non si era vista a livello di gioco, la differenza è stata fatta nelle giocate. Nel secondo gol del Manchester c’è stata un’indecisione di Skorupski. La Roma fino alla fine ha provato a recuperare la gara, e devo dire che nonostante gli inglesi fossero più avanti nella preparazione fisica, io questa differenza di condizione non l’ho notata”.

Jonathan Calò (Centro Suono Sport): “A me non piace perdere, nemmeno le amichevoli, ma nelle sconfitta col Manchester ci sono più note positive: una di queste è Uçan, calciatore che può giocare più di quanto si immagini. Poi Sanabria, attaccante che mi sembra già pronto, più di Paredes. La differenza si nota quando entrano i campioni, come Totti e Pjanic.  Iturbe invece sembra ancora un pesce fuor d’acqua, Emanuelson da rivedere.”

Alessandro Doria (Centro Suono Sport): “Sconfitta che non mi preoccupa, per come è venuta: la Roma non è mai stata schiacciata. Emanuelson l’ho visto intimidito, e penso che sarà più riserva di quanto potevamo immaginare. La sintesi del match è che nel primo tempo il Manchester gioca con i titolari e la Roma con tante riserve, e prende tre gol.Nella ripresa la Roma manda in campo i titolari, e lo United le riserve, e i giallorossi fanno due gol”. 

Franco Melli (Radio Radio): “Il gol di Pjanic? Ma nemmeno il portiere del Poggio San Lorenzo prende un gol del genere… La Roma? Tutte ste sveglie causano frustrazione. Dici che sono amichevoli, si…ma non ti diverti e cominci a preoccuparti. E’ inutile che ti misuri con le vette se non riesci a scalarle. Ma non bastano le sveglie nelle partite ufficiali? E’ finita 3 a 2? Si ma nel primo tempo stavano 3 a 0, e nel secondo hanno smesso di giocare, dai…”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Un gran gol quello di Pjanic? Mah… Io mi trovo d’accordo con Van Gaal quando dice che quel tiro lo parava anche lui. La partita contro il Manchester ha dimostrato quanto sia difficile affrontare le squadre straniere”.

Furio Focolari (Radio Radio): “Anche io ho sensazioni positive sulla Roma, ma col Manchester quel 3 a 0 nel primo tempo ci stava tutto. Io peso che possa essere l’anno della Roma”.

Tony Damascelli (Radio Radio): “Sarà l’anno della Roma? Ma come faccio a dirlo. Anche a Napoli e a Torino c’è la stessa propaganda. Non si può sapere. Metti caso che ti salta uno come Strootman come è successo l’anno scorso…Se la Roma può confermarsi, perchè la Juve non può confermarsi?”

Roberto Renga (Radio Radio): “A me sembra che la Roma ci sia. I nuovi? Il portiere non lo giudico, è troppo presto. Paredes non l’ha presa mai, mi sembra un po’ bambino. Uçan ha grande tecnica, ma deve velocizzarsi. Iturbe non si è ancora inserito. Ho visto in grande forma già adesso Florenzi e Destro, che è andato veramente alla grande. Nel secondo tempo ho visto bene Cole, già inserito a livello di personalità, e Nainggolan”.

Luca Valdiserri (Rete Sport): “Gervinho ha ottenuto il visto? Alla buon ora… lui mi ha fatto un po’ girare le scatole. Per tanta gente è Ljajic che deve essere cacciato a calci nel sedere, ma non si sa perchè: ha fatto qualcosa di male? Lui ha detto chiaramente che vuole rimanere. Poi però ci sono giocatori che non si presentano, ma va tutto bene. Forse sono io che non capisco bene le dinamiche. Ora se Gervinho torna dai suoi compagni e qualcuno gli tira l’orecchio, secondo me non fa male. Poi amici come prima, e al primo gol tutti in piedi a battergli le mani”.

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Abbiamo tutti la speranza che Destro diventi il terminale offensivo che spacca la porta. Ma io mi immaginavo che fosse un attaccante più rude, uno di quelli che fa a sportellate in mezzo all’area, che avesse meno tecnica e più cattiveria. E invece questo è un ragazzo che ha dei limiti di personalità: lo trovo un po’ bambacione, un po’ svagato. Lui può migliorare tatticamente, ma sul carattere è difficile andare a incidere. Qui a Roma poi non ci sono le mezze misure, per cui per molti è l’erede di Muller, per altri è una pippa clamorosa. Capisco chi ha dei dubbi sul fatto che possa essere il nostro attaccante per la Champions, e le colpe sono solo sue. Uçan? Mi sembra un giocatore straordinario, che penso sia pronto per giocare a ogni livello. E temo che tra un anno la serie A gli starà stretta”.

CONTINUA…