GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento!
Mario Corsi (Centro Suono Sport): “La Juve non ha mai tirato in porta, la Roma non l’ha mai vista. Ci dobbiamo credere, con Bastos e Nainggolan ci siamo rafforzati parecchio e siamo diventati la squadra più forte del campionato. La Roma ce la può fare anche quest’anno. Hanno comprato questi due giocatori perchè ha capito che è un istant team, e che ci si può provare. La Juventus non è una grande squadra, è una squadra di catenacciari, la Roma è più forte e deve solo crederci. Ieri sera l’abbiamo ammazzati, ogni volta che prendevano palla non ce la facevano a ripartire, anzi a partire. Ragazzi, questi non hanno fatto un tiro in porta! Io non ho mai visto una squadra che non ha mai fatto tirare una sola volta in porta la Juve.”
David Rossi (Tele Radio Stereo): “Questa qualificazione ha tantissimi significati. La Roma dimostra a se stessa e agli altri che la Juve è battibile. Non me ne frega una ceppa se c’erano Quagliarella e Giovinco invece di Tevez e Llorente. Non c’era mica un epidemia di scarlattina, è stata una scelta di Conte di non farli giocare. Conte voleva fare lo spiritoso, e la Roma gli ha dimostrato che la Roma è al livello dei bianconeri, gli manca ancora quella continuità che gli permette di giocare tutte le partite a questo livello.”
Ugo Trani (Rete Sport):“Ieri sera ho visto un grande Torosidis. Il greco è forse penalizzato nei giudizi, perché sulla corsia opposta Maicon è stato devastante. Un’altra chiave dell’incontro che ci fa capire come Garcia abbia studiato tutto, è la marcatura di Benatia su Chiellini al posto di Castan. Il tecnico francese ha curato i minimi particolari, perché ha capito che ha Torino ha perso per alcuni episodi. Per quanto riguarda il fallo di Benatia su Giovinco, non può mai essere considerata un’irregolarità che interrompe una chiara azione da gol”
Franco Melli (Radio Radio): “Ieri sera la Juventus ha fatto una bruttissima figura, ha dimostrato di non essere una grande squadra. Non puoi presentarti a Roma in quel modo. Una partita brutta, dove la Roma ha manifestato una voglia di vincere superiore”
Furio Focolari (Radio Radio): “Garcia eccezionale, ha studiato la partita a tavolino. L’esclusione e inserimento a partita in corso di Pjanic è una mossa strategica. Io però vado fuori dal coro, perchè ieri non è stato tutto eccezionale per la Roma. C’è una papera di De Sanctis su Peluso incredibile, se il terzino della Juve avesse segnato, quella paperona faceva il giro del mondo. Poi Benatia, per me ieri non è andato bene, era nervoso e non è stato all’altezza. La terza cosa è il problema di Totti, che non è in forma. La quarta è che per Garcia, Totti e Destro non sono compatibili.”
Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Ne escono tutti bene, la Roma perché l’ha voluta di più. La Juventus mi è sembrata più parsimoniosa portando avanti la partita su ritmi più blandi. La Juve ha l’idea di guardare al campionato, non solo dalla riserve schierate ma dal ritmo partita. Questo sistema di gioco della Roma va bene ma giocare senza centravanti è dura. In mezzo al campo però la Roma ha sempre avuto la supremazia”.
Luca Valdiserri (Rete Sport): “Ancora una volta la Juve si è adattata alla Roma. Pur di non dare spazio a Gervinho, tiene bassa la difesa, e questo si ripercuote sulla qualità del suo gioco. L’atteggiamento della Juve sarebbe stato quello anche con Tevez e Lllorente. Ancora una volta è stato Conte ad adattarsi al gioco di Garcia, e non viceversa. E’ un motivo di grande crescita per la Roma”.
Dario Bersani (Tele Radio Stereo) : “Ieri sera prestazione splendida di Torosidis, tanto di cappello. La vittoria della Roma è strameritata, anche se non credo che la Juve avrà contraccolpi in campionato dopo questa sconfitta. Conte ha voluto fare il fenomeno, ha messo le riserve in campo e adesso il problema è suo”
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