NOTIZIE AS ROMA – Philippe Mexes ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport oggi in edicola. L’ex difensore della Roma ha parlato di Luciano Spalletti ed Aurelio Andreazzoli, suoi allenatori in giallorosso che oggi si affronteranno rispettivamente sulle panchine di Napoli ed Empoli. Di seguito le parole del francese.
Philippe lei ha vissuto a Roma il periodo del connubio Spalletti-Andreazzoli?
Uno dei periodi più belli della mia carriera. Erano in grande sintonia, vedevano lo stesso calcio ma si capiva fossero anche amici. Insieme costruirono intorno a Totti e De Rossi, i nostri fuoriclasse, una Roma che giocava davvero un bel calcio. Io migliorai molto. Perrotta correva per 10…
Nella classifica dei suoi allenatori dove li mette?
Luciano primo in assoluto senza dubbio. Aurelio a ruota, del resto era il suo secondo…
E oggi chi vince in Napoli-Empoli?
Attenzione perché a volte l’allievo può superare il maestro, anche se il Napoli è più forte e Spalletti vuole inseguire quel sogno scudetto che a Roma ci sfuggì per poco. Ma eravamo davvero una bella squadra. Ricordi bellissimi.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Che grande Roma quella lì!! Quanto mi divertiva quella squadra fatta di grandi giocatori e allenata da un grande allenatore!!
Averli calciatori come mexes con quella tigna.
Se si esclude la dolorosa vicenda col nostro Capitano e Hulk nello Zenit (Icardi a Milano fu una decisione della società e non un problema con l’allenatore), io non ho mai sentito alcun suo ex giocatore parlare male di Luciano Spalletti.
Anzi, in genere sono solo parole al miele. Incluse quelle di Daniele De Rossi dopo il secondo addio che ricordo spesso e voglio ricordare ancora una volta: “Noi non ci rendiamo ancora conto di cosa abbiamo perso”…
come no ci rendiamo perfettamente conto di non aver vinto nulla. Ne ha vinto altrove.
Con la Roma grazie a Francesco ha espresso un buon calcio ma nulla di concreto andammo più vicino allo scudetto con Ranieri, anzi se non era per le partite perse dal pelato prima del subentro di Ranieri avremmo vinto lo scudetto.
Oltre a non aver vinto lui ha impedito che lo facesse pure Ranieri.
Sono fatti non chiacchiere
” … eravamo davvero una bella squadra”
Certo, alla Gazzetta non poteva parlare dei campionati che rubarono a quella “bella squadra”…
In effetti Spalletti è un grandissimo allenatore e sarebbe stato ancora la soluzione più semplice.
Ma evidentemente ci piace tanto complicarci le cose
Spalletti in realtà sarebbe il primo nella graduatoria di molti non solo di Mexes,sottoscritto compreso…Purtroppo le strade si sono divise anche se per un’attimo questa estate prima dell’arrivo di Mourinho ho pensato che potessero riunirsi..Spalletti secondo me rappresenta il prototipo dell’allenatore vero, con molti pregi e qualche umano risvolto caratteriale ma poco determinante ai fini della conduzione della squadra… A ogni modo penso che si sia guadagnato con merito un posto nell’album di famiglia giallorosso, dedicato ai grandi dopo Liedholm e Capello, con dei record di squadra difficilmente eguagliabili e un gioco che ancora considero uno dei più spettacolari visti negli ultimi anni…..
Secondo me, considerato il valore delle rose e la capacità di spesa delle rispettive società, meglio Spalletti di Capello, senza dubbio.
Liedholm, gran gioco e risultati…inarrivabile, anzi, speriamo di no!
Per me.uno dei migliori, l.ho incontrato a nettuno a compra e sigarette, è matto cor botto. Quando je s attaccavano e puntine era finita.
Il proverbio dice” chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova”. Purtroppo la plebe era tutta per il totem
Preferivano l’ectoplasma cinquantenne manovrato da certi stampaioli per far fuori Spalletti, che come Mourinho non digeriva la stampa pettegola romana.
Voi tenetevi i semidei, io tifo la Roma da 65 e più anni. I miei idoli sono i calciatori seri che non creano problemi né con allenatori, né con i compagni, né con i contratti. Cioè i vari Losi, Conti, Voeller, Cerezo, Diba, Tommasi, ecc.