Meno spritz, più Borghetti

17
806

NOTIZIE AS ROMA – Società, tecnico, allenatore. Tutti coinvolti. I motivi sono chiari. Quasi troppi. Zitti e lavorare è sempre la medicina migliore, ma lo si è detto talmente tante volte che evidentemente non lo si è fatto o non lo si è fatto abbastanza. Allora oltre che lavorare e stare zitti bisogna fare qualcosa per garantire ai tifosi che si stia effettivamente facendo silenzio e lavorando: qualcosa di romanista. Fatelo. Adesso. È già tardi. Qualcuno faccia qualcosa di romanista. Per i tifosi. Per la Roma. La rassegnazione e la stupidità dello sconforto non devono fare parte del romanista, alzare bandiera bianca come nei fatti ha fatto la Roma dal 20 dicembre a oggi non è romanista. Non è per niente romanista. Quindi meno che mai accettabile. Così come non è accettabile minimizzare un’eliminazione dalla Coppa Italia (sacrilegio!) o una sconfitta a Torino perché ci può stare. Manco pe’ niente. Alzate la bandiera, ma quella giallorossa come fanno in curva. Se glielo fanno fare. Anzi, loro lo fanno anche se non glielo permettono. Dite pure che in questi passaggi siamo stati populisti così confermerete che c’è urgenza di fare qualcosa di romanista. Il sentimento per la Roma c’era prima degli urlacci delle piazze “politiche” di questi anni. Non confondetelo mai. Chi ha il cuore si vede. E lo sa vedere.

Fate qualcosa di romanista, contravvenite al decorso naturale di una sconfitta che fa molto male, e mantenetelo poi come regola non come eccezione. Fate la rivoluzione. Sì. Vivaddio. Facciamo i romanisti. Viviamo all’opposizione. Violate la buona creanza. Andate verso la Sud, almeno simbolicamente. Basta un saluto. Un cenno. Un venire incontro alle persone. Fate qualsiasi cosa per dare un segnale che serva soltanto per far vedere che state zitti e a lavorare perché il vostro lavoro, il vostro pane, il vostro sudore sono i tifosi della Roma. Null’altro al mondo. Fate qualcosa di romanista, metteteci il cuore e la fantasia. Cosa? Boh. Ad esempio convocate una conferenza stampa di tutta la squadra e/o della dirigenza, e parlate chiaramente: su programmi, mercato, scadenze. I tifosi vi staranno sempre a fianco se sanno, se non vengono illusi, se non corrono il rischio di venire delusi. E dopo la conferenza magari proclamate un silenzio stampa, sicuramente sui social per evitare sorrisetti, cuoricini, distrazioni, cose ingenue e legittimissime ma che magari non fanno bene al lavoro e danno fastidio a chi la Roma la vive a una certa maniera (quella giusta). Magari pesante. Ma vera. Sentimentale. Meno spritz, più borghetti. Meno apericena, più odore di fettina sul pianerottolo. Più popolo. Più Roma. Convocate una forma arcaica e inutile di ritiro possibilmente fino a domenica a Verona ma rigorosamente autoproclamato dalla squadra. È dèmodé, è inutile, è forse controproducente: è qualcosa. Mettete prezzi popolari per settori popolari: non dovrebbe essere nemmeno un invito, ma un’equazione. Come a dire e a dimostrare che la Roma sa qual è il momento della sua gente. Che la Roma vuole stare vicino alla sua gente.

Stop a rinnovi di contratto. Stop ad aumenti di contratto. A retrospettive. A giochetti. A ospitate tv. Un acquisto di mercato senza una cessione, tanto per tigna. Così. Tiè. Si appoggi il tecnico e il tecnico sia più autorevole e meno soggiacente all’autorevolezza dei calciatori di spessore. Doppi allenamenti otto giorni alla settimana. Meno uno di riposo. Si diano finalmente pieni poteri a un dirigente che faccia le veci veramente del presidente. Senza gelosie da Boston. Senza nemmeno più parole da Londra. Un dirigente romanista che possa finalmente dimostrarlo al mondo. Si mostri anche quello che persino per pudore si è nascosto: si scoperchi il vaso perché magari qualcuno scoprirà che non è quello di Pandora. Società, allenatore, giocatori: siete tutti coinvolti. Siatelo dalla Roma: è quello che paradossalmente vi farebbe sentire assolti.

(Il Romanista, T. Cagnucci)

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteCatastrofe totale e gestione suicida. Da dove ripartire?
Articolo successivoRoma, a Trigoria è tutti contro tutti: i sei perché di una crisi (quasi) irreversibile

17 Commenti

  1. Non posso esprimere cosa penso di questo personaggio, pena il BAN totale da questo portale e da tutti i siti dell’universo.

  2. Blouson, non credevo saresti stato avverso a questo articolo.
    Evidentemente pensavo di aver capito come la pensi ma mi sbagliavo.
    Puoi spiegarmi, per cortesia, cosa non digerisci del pezzo di Cagnucci?
    Io per esempio lo condivido in pieno: spero veramente che sti dirigenti e calciatori facciano qualcosa di romanista.

    • Simello,

      il pezzo in se stesso è anche condivisibile, anche se mi sembra decisamente populista.
      La scarsa simpatia (eufemismo) che mi lega all’estensore dipende da comportamenti e situazioni che il citato ha espresso in riferimento a materie “di curva”, che non sto qua a riportare ma che chi sono ben note a chi conosce certe dinamiche.

      Avrei voluto che il citato fosse vicino ai “romanisti” anche durante altri tipi di battaglie, che hanno un sapore meno “calcistico” e più “ultras”.

      Saluti.

  3. Un pezzo da condividere al 50% bene i richiami allautorevolezza dell’allenatore, ad un piccolo centro di comando a trigoria per tenere sotto controllo i calciatori e quindi dare maggiore tranquillità al mister….. insomma una stretta poiché io non son riuscito ancora a capire gli infortuni dopo la vacanza! Non so voi se siete riusciti a spiegarvelo.

    • non hanno lavorato, si sono seduti perché secondo loro arrivare primi al girone champions era l’obiettivo stagionale.

      Dopo una settimana di attività sono stati sottoposti a carichi di lavoro presupponendo che avessero fatto i compiti, e lì sono successi i casini.

      Alla fine sono questi che vanno in campo, è inutile dare tante colpe in giro.

      Se tirano addosso a Viviano 10 volte su 10, rigori compresi, vuol dire che non ci stai con la testa.

      E se non ci stai con la testa è perché ti senti già soddisfatto, ma anche perché c’è una certa pressione fuori trigoria, che è sempre la solita pressione di mer@a che c’è da 90 anni, che non ti fa lavorare in serenità, si ha paura di sbagliare e come d’incanto la profezia s’avvera.

      Solo Capello era esente da questa pressione.

    • Uno studio recente ha dimostrato una diretta e chiara correlazione fra allenamenti scadenti e aumento di infortuni muscolari. Le conclusioni mi sembrano ovvie.

  4. Pallotta é il primo colpevole ma sinceramente mi fanno ridere i coatti di curva che si lamentano della Roma ma giustificano gli stravizi extra campo dei loro idoli De Rossi e Naingollan
    Che pretendere? Scemi!

  5. Forza gaetano sta per arrivare la tua settimana. Verona e Benevento sul piatto d’argento per tornare a insultare tutti.
    È stato richiamato alle armi adelmo, in società oramai c’è disperazione.

  6. Zenone non si sente strano….sarà a Boston a concordare con il ristoratore (della sorella) cosa dire e come far ricadere tutte le colpe sul mister? Basta con questi giochi. Di Francesco ha le sue colpe: la colpa soprattutto è di chi lo scelto ma ora lo difendo a prescindere per una questione di rispetto. Monchi che dice a EDF o accetti o te ne vai?! Ma scherziamo? Vattene tu intanto caro barbierino di siviglia…

    • Non sto a Boston,ma sul posto di lavoro…non ce l’ho con l’allenatore,ma con me stesso,perchè c’avevo creduto a un anno speciale e,invece, come tante volte in passato,ci sono rimasto fregato..

  7. Se i tuoi messaggi non vengono pubblicati, assicurati di rispettare il REGOLAMENTO.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome