CORRIERE DELLO SPORT, G. D’Ubaldo – Tra Francesco Totti e Alessio Romagnoli ci sono diciotto anni e mezzo di differenza. Il capitano potrebbe essere il padre del giovane difensore, ieri all’esordio in Serie A, dopo una manciata di minuti contro il Milan. Il calcio racconta storie come questa, regala emozioni che hanno piangere. Hanno pianto Totti e Romagnoli e si sono commossi i tifosi, in una serata che l’Olimpico ricorderà a lungo. (…) Il Capitano ha festeggiato con i figli l’ennesimo record di una carriera incredibile, costruita con il talento puro e l’entusiasmo che cresce con il passare degli anni. E’ arrivato a 225 gol e ora insegue Piola: 225 volte grazie. (…) Stekelenburg ha fatto il fenomeno e per venirne a capo c’è voluto Romagnoli, diciotto anni appena compiuti, un altro prodotto del florido vivaio giallorosso. Le lacrime del ragazzino, dopo l’abbraccio dei compagni, fanno bene al calcio. Così come è salutare un’altra storia straordinaria, quella di Simone Perrotta, un campione del mondo che è un esempio per i giovani come Romagnoli che si affacciano nel calcio che conta. Suo il terzo gol, pochi minuti dopo essere entrato dalla panchina.
Aurelio Andreazzoli, con questo cocktail di esperienza e gioventù, ha collezionato la terza vittoria consecutiva. La Roma sta arrivando, a cinque punti dal terzo posto e a quattro dalla Lazio. Dimenticato Zeman, questa squadra ha ritrovato entusiasmo. E la voglia di crederci. Con il suo infinito capitano (autore anche dei due assist decisivi), i suoi giovani bravissimi, il suo portiere ritrovato.