AS ROMA NEWS (Il Messaggero, A. Angeloni) – Gira che ti rigira, alla fine viene il mal di testa. Il famoso tourbillon di attaccanti si ferma con la chiusura del mercato. Roma, Juve, Genoa, Borriello, Quagliarella e Gilardino: ognuno resta a casa sua, per buona pace (o ira) di tutti. Quagliarella non si muove da Torino, Borriello da Roma e Gilardino da Genova. Questione di soldi, di accordi prima raggiunti poi saltati, di buone uscite non corrisposte, di stipendi alti. Un giocatore dice sì, un altro pure, un altro ancora si ferma perché le società non si mettono d’accordo per la copertura dell’ingaggio. Alla fine è sempre una questione di soldi. Eppure Walter Sabatini e Claudio Fenucci, che hanno vissuto una giornata caldissima a Milano, ce l’hanno messa davvero tutta. Incontri, inseguimenti, telefonate. Il duo di dirigenti romanisti avevano trovato l’intesa con la Juve per l’acquisto di Quagliarella (mettendo dentro anche Marquinho, pure lui rimasto alla Roma alla fine), che però stava monetizzando con la Juve i soldi della buona uscita e si è ritrovato Conte che non era così convinto di lasciarlo andare via. In mezzo, la mediazione di Giuseppe Bozzo, manager di Quagliarella e di Gilardino, quest’ultimo già aveva detto sì alla Juventus, e con lui anche il suo presidente Preziosi, che sapeva di poter contare su Borriello.
La Roma sarebbe stata disposta a spendere soldi per l’attaccante della Juve, ma aveva la necessità di liberarsi definitivamente del cartellino di Borriello, che però il Genoa voleva in prestito, avendo così la garanzia della partecipazione della Roma sull’ingaggio di Marco. Borriello non ha accettato il taglio dello stipendio, la Roma ha detto no al Genoa perché non voleva correre il rischio di ritrovarsi la prossima stagione con due attaccanti over 30 nella rosa, Quagliarella e eventualmente il rientrante Borriello. Alla fine la scelta è stata inevitabile. Borriello (sfumata in extremis anche la possibilità di un ritorno di fiamma dello scambio Borriello-Gilardino, sempre per motivi di stipendio) è rimasto. Alla fine ci hanno rimesso tutti e la Roma, in attesa del recupero definitivo di Destro (ma non si sa quando avverrà ), punterà ancora su Borriello, che in giallorosso non avrà il posto garantito, e questo gli brucia. Ora l’attaccante e la società già sono al lavoro per il rinnovo del contratto, scadenza 2016, dell’ex bomber del Milan (già ieri sera Sabatini ha cenato con il manager di Marco, Cavalleri) pensando a una spalmatura dell’ingaggio. Così se dovesse restare a Roma negli anni a venire, la società avrà un peso minore sul monte stipendi, se dovesse invece rifinire sul mercato, i possibili acquirenti si spaventerebbero di meno e magari quello stipendio potranno pagarlo senza l’aiuto di nessuno.