AS ROMA NEWS – I giornali oggi in edicola puntano tutti sulle parole rilasciate ieri dai nuovi proprietari sul sito della Roma. Secondo la Gazzetta dello Sport (M. Cecchini), uno dei passaggi chiave delle parole di Dan Friedkin è quello in cui viene annunciato che l’obiettivo è “vincere”, ma occorrerà tempo perché “i campioni non vengono costruiti dall’oggi al domani“.
Parole che segnano la volontà da parte della nova presidenza americana di puntare sui giovani da fare crescere. Parole che, ipotizza il quotidiano, potrebbero essere un’apertura a Rangnick, dirigente ex Lipsia che nei giorni scorsi era stato accostato alla Roma per il ruolo di direttore sportivo.
Rangnick infatti ama costruire le sue squadre partendo dai giovani talenti scovati in giro per il mondo. Un sistema che sembra andare particolarmente d’accordo con la filosofia di Dan Friedkin. Il “trainager” tedesco, così si è definito, ha recentemente parlato della Roma dimostrando vivo interesse per il nuovo corso degli americani.
Fonte: Gazzetta dello Sport
fuffa!
Molto meglio papalini come scout
Talmente fuffa che questo ha preso una squadra senza tifosi portandola ai vertici e scoprendo una marea di ottimi giocatori. Resta da vedere se qui è possibile farlo, ma è tutt’altro che fuffa.
a Dario e agli altri: intendevo che fuffa è la notizia…! di questo signore non so nulla. Leggo, da chi si dice informato, che è un veggente, da altri che è solo un uomo..! Boh, per me sta bene dov’è! Che poi la nostra ASRoma abbia bisogno di una simile figura professionale lo lascio decidere a chi di competenza, e non mi sembra, a giudicare dai fatti, che i Sig.ri Friedkin siano dei bambacioni. Il tempo ci dirà se le scelte fatte per l’ASRoma si riveleranno sbagliate, allora e solo allora saranno giuste eventuali critiche! Sembra semplice quest’ultimo concetto, eppure per molti non lo è…vedrete!
Forza Roma, sempre!
Papalini, però, non ripete…
Se fosse vero , il significato sarebbe enorme
Stamattina ho letto ben tre articoli di Carina Lasciamo perdere…
Piuttosto: Sò che qui me beccherò una marea di dissensi tuttavia su talune cose mi piace essere obbiettivo Visto il mercato in uscita se Fienga (con l’aiuto di De Sanctis) riuscisse veramente a piazzare alcuni giocatori (Fazio, Juan Jesus verso il Genoa. Perotti… senza contare quelli già sistemati) e a prendere qualche pezzo “importante” perchè non continuare con loro?! Se poi riescono a trovare una piazza anche per Pastore ricavandone il giusto prezzo… Non ne faccio una questione di prò o contro ma rimanevo dubbioso su chi arrivava dopo Non vorrei che ci ritrovassimo punto e a capo
Perché non è il mestiere di fienga. Da quello che ho capito al momento si stanno avvalendo dell’aiuto di un paio di procuratori vicini alla società, tra cui giuffrida, per portare avanti i vari discorsi di mercato. Onestamente penso che i vari ruoli dirigenziali vadano delineati, con figure toste, affidabili e competenti.
Per quanto riguarda Ragnick il lavoro svolto al Lipsia è evidentemente positivo, ma è stato portato avanti in un un ambiente diverso, per una squadra che praticamente prima non esisteva nemmeno, e comunque avendo la Red Bull alle spalle, che una certa solidità la garantisce. Non lo so, sarebbe oltretutto una figura ingombrante, nel senso che accentrerebbe su di sé parecchi poteri decisionali. Io preferirei un DG con le 🏐🏐, che sarebbe la voce ed il volto del club, ed un DS che lavora lavora lavora senza fare interviste.
io richiamerei petrachi.
Se arriva questo possiamo dire addio ad ogni speranze di rinascita, tra dieci anni staremo ancora aspettando.
Non si tratta di acquistare giovani perché in alcuni casi i giovani costano più di quelli esperti. Mbappè e Neymar costano più di Dzeko e Mkhitarian. Piuttosto si tratta di comprare quei giocatori che sono forti, indipendentemente dall’età, ma non hanno il mercato che meriterebbero perché nessuno ci crede o li ha ancora attenzionati. Per questo abbiamo acquistato un campione come Dzeko a una cifra di cartellino e ingaggio assolutamente conveniente, come pure Veretout, Alisson, Marquinhos, Gervinho, ecc. Tutti calciatori il cui valore è cresciuto abbondantemente rispetto a quello d’acquisto. Bisogna comprare bene. I giocatori giusti al posto giusto, forti e funzionali, senza andare dietro al nome perché i nomi che ti puoi permettere a oggi non sono Messi, Mbappé, Kane, ecc., e quindi non sono i nomi che realmente ti possono far fare la differenza. Per fare ciò c’è bisogno di persone competenti che purtroppo attualmente non ci sono. Perché anche tra i dirigenti c’è bisogno non di un nome ma di qualcuno capace, che fa risultati non perché fa le plusvalenze ma perché costruisce una rosa altamente competitiva che, peraltro, ti assicurerebbe sicuramente la possibilità di fare plusvalenze. Alla Roma manca qualcuno con queste caratteristiche per cui speriamo che al più presto arrivi altrimenti continueremo a non lottare per alcun obiettivo e a inventarci ogni anno il modo di fare plusvalenze con una folta schiera di scarsoni che nessuno vuole.
Probabilmente sarà la solita bufala.. ma dopo le dichiarazioni di ieri della proprietà il profilo potrebbe essere proprio quello.. è un rischio enorme, e la filosofia del tedesco difficilmente ha successo in un paese vecchio e spento come il nostro.. dovranno avere le spalle larghe perchè ci saranno molte più critiche che approvazioni.. ma agli americani spesso piace rischiare.. vedremo..
Con il nome che si porta… Ragnik 🐙…sarebbe il benvenuto su questo Sito,anche se non ne capisse niente di pallone…
Ahahahahahaha grande!!!!
Era Lev Jascin detto “Il Ragno Nero”…
… o il nostro “Pennellone” Cudicini ?
Opto per il pennellone grande Fabio ragno nero
Indipendentemente dal fatto che possa arrivare o meno Rangnick è dal fatto che si renderà a svecchiare la rosa… è imbarazzante la pochezza intellettuale di chi è chiamato a raccontare la Roma sui media. Ma a nessuno è venuto in mente ( a maggior ragione che le dichiarazioni siano state tradotte) che quel ” campioni che non costruiscono dall’oggi al domani ” fosse inteso in senso assoluto? Ossia ” i campioni ” inteso come i club … le squadre che arrivano a conquistare i trofei per i quali concorrono?? Le squadre campioni, i club che vincenti , quindi campioni, non si costruiscono dall’oggi al domani … I campioni , come vogliamo diventare noi , non si costruiscono dall’oggi al domani..”
Veramente, Friedkin non ha detto che punta sui ragazzini, ha detto solo che vuole una squadra più giovane e snella per poter competere (togliendo e tagliando stipendi monster di giocatori veramente vecchi e cotti…. Guarda si kolarov) giornali ridicoli.
Si si concordo….a dirla tutta c’è anche il passaggio del “gigante addormentato” che essendo un favola potrebbe essere un soggetto per la produzione di un film essendo loro anche produttori cinematografici..magari mettono come protagonista P.Lopez così giustificano lo stipendio che si prende…
Non sono in grado di giudicare. Pregiudizialmente sarei contrario a DS e allenatori stranieri ma il calcio e’ un mondo che sta profondamente cambiando e ci vogliono nuove idee
come logica ci puo’ stare
Se Fonseca non da i risultati chiesti
il DS diventa anche allenatore
Mah leggendo i commenti qua sopra viene da domandarsi quale sarebbe il profilo proposto.
Ma sorvolando, propongo di comparare il suo palmares con quello del saba.
Poca roba eh, ma con squadre sicuramente meno blasonate della asr.
Poi se volete l’itagliano perché itagliano allora mi arrendo.
Certo meglio lui di paratici, o no?
Si vede che ormai lo pagano a cottimo, un euro ad articolo, anche se dovrebbe essere lui a pagare per scrivere.
Il senso di prendere Ragnik può essere quello di dare alla roma una dimensione internazionale che con De Santis non avresti. Il dubbio è che potrebbe sgomitare con Fonseca (al Milan Ragnik avrebbe allenato). Però, se si creasse la giusta alchimia potrebbe essere una buona scelta. Il mio preferito rimane Berta. Il salto vero ci sarebbe se, in un prossimo futuro, un colosso (come la RedBull per il Lipsia) affiancasse Friedkin.
Bè è facile fare il dirigente di juve o inter o cmq squadre con molti soldi, se comprano i campioni li pagano a caro prezzo, lukaku non glielo hanno regalato, neanche cr7 per dire… noi ci troviamo in una situazione dove il presidente, che è stato chiaro, vuole rifondare svecchiando la rosa, prendere giovani forti e dato che ha parlato di avere pazienza per riuscire a vincere, e di trattenere i nostri giovani forti sia ora che in futuro per far si che tra qualche anno si abbia una squadra forte.
Un DS qualsiasi…con una priorità, vendere Crisantemo
Io voglio un cxxxx di ds italiano, e possibilmente anche un allenatore italiano, si può avere? O bisogna perforza cercare le scelte esotiche, e basta!
Questa notizia è di 5 giorni fa, è rimbalzata su i siti tedeschi di calcio, e parlava di “interesse” e un approccio tra la nuova proprietà e Rangnick (la notizia era che invece che andare al Milan Rangnick era in contatto con l’As Roma.). Ma la fonte è italiana. E non so se ci sia veramente qualcosa dietro. Ma lo spero! Se vogliamo parlare di costruzione di campioni Rangnick è la figura più autorevole. Ma bisogna affidargli completamente l’area sportiva. Lo stesso allenatore deve sviluppare i principi di gioco fortemente proattivo che accompagna Rangnick da sempre. Magari fosse!
Preferisco non partecipare al gioco di società del fare l’esegesi di qualunque affermazione dei Friedkin . Così come il tentare di a costarvi dei nomi a casaccio .Credo che essi si siano volutamente tenuti sulle generali . Difficile capire oggi quali modelli di sviluppo abbiano in mente per il Club . Questo lo potremo scoprire solo con il passare del tempo . Credo in ogni caso che il percorso per arrivare a centrare grandi obbiettivi sarà per una serie di motivi molto lungo….
Mi sfugge qualcosa. Io sono un suo entusiasta ed attento esegeta invece. E mi è sempre parso di veder trasparire uno sfrenato entusiasmo riguardo al livello di grande club “dal respiro internazionale” in cui ci aveva traghettato l’indefesso lavoro del Grande Skipper.
Adesso leggo con costernazione che “il percorso per arrivare a centrare grandi obbiettivi sarà per una serie di motivi molto lungo”. L’ovvia considerazione che traggo dalle sue illuminanti parole è che per forza di cose lei deve considerare la presente proprietà come inadeguata rispetto ai mezzi e alla competenza della precedente.
Non è forse così? Non abbia paura a confessarlo, siete almeno quattro o cinque a pensarla così in tutta Roma e finanche in Campania. Quindi in buonissima e qualificata compagnia.
Continuità “americana”…
Solita continuità scazziese. La tua…
Mi sento di dire: non lasciamoci condizionare dall’esperienza con Monchi. Monchi non è Rangnik, Friedkin non è Pallotta, Fonseca non è Di Francesco, eccetera.
Il discorso dei giovani prospetti va contestualizzato con le idee di Fonseca, il quale sembra più propenso a giocatori d’esperienza.
E’ vero che ha dato spazio a Under e Kluivert, però poi ha preferito altre scelte. Cetin lo ha accantonato presto. Piuttosto, ha utilizzato più spesso Perez e Ibanez. Zaniolo, è così talentuoso che non poteva tenerlo a margine.
Probabile che la nuova proprietà gli abbia manifestato l’intenzione di ridurre gradualmente il monte ingaggi, e questo inciderà sulle scelte (anche se, per dire, Pedro è arrivato di certo con l’avallo dei Friedkins… Avranno tenuto conto del costo complessivo dell’operazione). Quindi possiamo attenderci un maggior impiego dei “prospetti” accanto ai “rodati”.
La realtà è che finora abbiamo preso Pedro, confermato Mkhitaryan e stiamo inseguendo Smalling.
Chi sta operando ora sul mercato mi sembra stia seguendo le indicazioni dell’allenatore e basta.
Questo non vuol dire che da qui alla fine del mercato non vengano presi dei giovani, ma alla possibilità Ragnick (che approverei) non credo molto, altrimenti si sarebbe già insediato a Trigoria dopo il closing.
Ma pensa! E se evidenziava Fonte chi veniva il DG dell’acqua Egeria? Veramente costruite cose dal nulla!
Quanti giovani sono passati in quest’ultimo decennio dalle nostre parti? Ho perso il conto.
Quanti di questi sono stati “scoperti” in campionati o serie minori, senza che fossero già più o meno noti, e poi si sono affermati a livello di prima squadra? L’esempio più immediato è Gonzalo Villar. Se si consacrerà ad alti livelli, come speriamo, sarà stato un grande colpo.
Ecco, su questo target andrebbe misurata la validità del settore “scouting” della Roma. Siccome oltre a Villar, l’unico nome che mi viene in mente è Marquinhos… Direi che c’è molto, ma veramente molto da migliorare in questo campo…
Stavolta non sono per niente d’accordo con te. Secondo me è il contrario, la Roma (con Sabatini) è stata tra le più brave nel valorizzare giovani. Alisson, Emerson Palmieri, Manolas avevano più di 25 anni, erano costosi ed erano conosciuti a livello internazionale? Senza contare Rudiger, Paredes e Digne, etc. già famosi ma che sono cresciuti tantissimo da noi e costati meno di 15 mln. Per me il discorso da fare è proprio il contrario.. pur di scoprire giovani hai fatto giocare gente come Gerson, Karlsdorp, Under, Schick, etc. che non meritava. Dovresti avere uno come Sabatini che – a parte Iturbe – spende poco per i giovani e una squadra B per farli crescere
Secondo me se si potesse ricominciare un progetto dove vengono presi i nuovi Allison Marquinhos Benatia Em.Palmieri Strotmann veretout Salah Lamela ecc… E stavolta tenessene almeno la metà sarebbe già un successo…. Ciao a tutti e sempre forza ROMA!!!!
Esatto!
Non è che non abbiamo mai visto campioni a Roma con Pallotta.
Addirittura il Liverpool ha vinto la Champions grazie a due nostri ex.
Il problema è stato non riuscire a strutturare la società in maniera solida e organizzata per poterli trattenere.
Detto questo è indubbio che chi dirigerà il mercato della Roma dovrà necessariamente puntare anche su giocatori giovani di talento prima che le loro quotazioni si impennino, quello che Sabatini era riuscito a fare con grande maestria.
Secondo me il nome del DS è relativo. Noi abbiamo bisogno di creare una società solida in modo tale da avere la forza per trattenere quei giovani campioni che si comprano. Negli ultimi anni ne abbiamo visti diversi di ottimi giocatori semi sconosciuti che adesso stanno facendo le fortune di altri club. In sintesi, è inutile crescere i campioni se poi li devi vendere.
Forza ROMA
Sinceramente lo prenderei per rifondare il settore giovanile e preparare i giovsni al modello Ajax, basts con De Rossi, ormai sono anni di insuccessi. Ci vuole una svolta rivolta al futuro.
In pratica vogliamo emulare il “modello Ajax”. Tuttavia, non è distante dal “modello plusvalenza” di Pallotta. Concordo quando il tizio afferma “i campioni non vengono costruiti dall’oggi al domani“ ma una squadra di Calcio con la giusta quadratura e acquisti mirati (campioni affermati e ottimi secondi profili) può tornare ad essere competitiva a breve (Liverpool docet). Non demonizzo le plusvalenze ma questo cozza contro la metafora del “gigante addormentato pronto a svegliarsi”. Infine, sono favorevole allo scouting se questo è solo una parte del progetto completo.
Figura molto interessante se davvero bisogna avere pazienza e costruire dal basso partendo dai giovani Rangnik è l’ideale
È vero Luca, concordo, poco fa un mio commento era così, prendere i ragazzi, prepararli, allenarli, assemblarli per il gioco della prima squadra e lanciarli, credo che i Friedkin vogliano questo, dargli in mano il settore giovanile e la primavera. Ormai De Rossi non è più all’altezza, ma poi, pochissimi successi.
La strada x un club che non può spendere certe cifre è sicuramente quella di scovare giovani campioni non ancora esplosi come fece in passato il bravo Sabatini. Però dobbiamo metterci in testa che le plusva ci saranno sempre.. Magari non in modo forsennato come prima ma ci saranno. Se zaniolo o Villar ti esplodono e diventano campioni assoluti.. È chiaro che se ti arriva poi un Psg od un Mu che ti offre una vagonata di milioni a te Roma ed al giocatore.. Lo vendi. Lo fa la Juventus (vedi Pogba a 120 milioni ed altri)… Figuriamoci noi. L importante è tenere sempre alta la competitività della squadra.
Se fosse vero (e ne dubito) sarei affascinato è terrorizzato allo stesso. Da un lato un altro guru che viene dall’estero ad insegnare calcio non fa per noi (vedi Monchi su tutti, ma anche L.E. che per noi non funzionò).
Da l’altra parte, con una proprietà forte e paziente che crede nel suo progetto, potrebbe essere un successo. Crescere i giovani per farli vincere con noi invece di plusvalenzarli.
Comunque mi sembra un’idea del giornalista più che Friedkin.