Fonseca, il mite che alzò la voce: «Male il primo tempo, ma poi…»

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NOTIZIE ROMA CALCIO – Nella versione profetica, ancora non lo conoscevamo. Paulo Fonseca è stato di parola. Così sabato: «Dzeko non segna? Non è un problema, si sbloccherà col Brescia». Detto, fatto. Edin ha risposto all’appello del portoghese segnando così il sedicesimo gol nelle ultime 15 partite di Serie A contro squadre neopromosse: nove (di questi 16) sono arrivati allo Stadio Olimpico.

Quello che più conta, però, sono i tre punti. Che arrivano dopo un primo tempo bruttino ma a seguito di un avvio di ripresa travolgente: «Cosa ho fatto nell’intervallo? A volte è necessario alzare la voce – spiega l’allenatore – Nel primo tempo in effetti non abbiamo giocato con grande intensità ed aggressività, avevamo spazi ma eravamo lenti. Poi nella ripresa abbiamo cambiato marcia. Con il gol abbiamo trovato equilibrio e fiducia. Abbiamo giocato meglio anche senza fare una grandissima partita».

Sempre molto onesto nell’analisi delle gare, il portoghese trova conforto a livello statistico. Anche grazie al gol annullato nel finale ad Ayé, quella con il Brescia è la miglior prestazione difensiva della stagione, con pochissime occasioni subite (appena 8 i tiri concessi agli avversari) e 26 conclusioni verso la porta di Joronen (nessuna, però, nello specchio della porta nel primo tempo): «A livello difensivo abbiamo disputato una buona gara: in attacco abbiamo giocato contro una squadra più bassa del solito. Siamo stati però più concreti rispetto ad altre volte». La Roma continua a segnare su calcio da fermo. Anche con il Brescia, tre reti all’attivo che portano il totale a 11 su 23 gol realizzati nelle 13 giornate di campionato.

GIALLO ZANIOLO – È chiaro che non può essere un caso ma frutto di esercitazioni ripetute durante la settimana: «Abbiamo giocatori molto forti in queste situazioni, dobbiamo sfruttarli. Per questo motivo bisogna calciare meglio i corner di quanto non abbiamo fatto nel primo tempo». Spiega poi quanto accaduto con Zaniolo che ha ricevuto un cartellino giallo (molto fiscale) dall’arbitro Di Bello per non aver rispettato, al momento della sostituzione, l’invito a uscire da dietro la porta per accorciare i tempi.

Nicolò, diffidato, salterà la trasferta di Verona: «Non ho visto il cartellino giallo all’inizio, dopo mi sono accorto di altri giocatori che andavano vicino a Zaniolo. Non è vero che ci siamo messi d’accordo per fargli prendere l’ammonizione, perché per noi la cosa più importante è sempre la prossima partita».

Passarella finale sui singoli, ai quali non risparmia elogi: «Pellegrini e Zaniolo possono giocare insieme, in due diverse posizioni. Veretout? Per me è un giocatore importantissimo. Smalling? Sta bene qui, è un gradissimo giocatore e penso voglia restare con noi». La speranza è che Paulo sia profetico anche in questo caso. Inequivocabile, invece, il collega Grosso: «Balotelli gioca quando decido io: deve impegnarsi e non solo tirare in porta».

(Il Messaggero, S. Carina)

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3 Commenti

  1. Ma che male il primo tempo,bamboli…è tutta una tattica.Primo tempo a ritmi blandi con ridotto spreco di energie e alla ripresa del gioco…ZAC…arriva l’affondo di “Zorro”.

  2. Ieri Dzeko poteva fare tre gol quello che ha fatto, quello che gli hanno annullato bellissimo per un fuorigioco di un millimetro cosa veramente ridicola e poi il portiere del Brescia ieri gli fa una parata impossibile, prendere un tiro del genere tirato con quella violenza dentro l’area di rigore all’incrocio dei pali ha del incredibile.
    Il gol di Immobile invece da ufficio inchiesta mai vista una papera del genere, te credo che poi è capocannoniere

    • Ieri 3 goal buoni, 2 annullati e almeno 2 paratone del portiere del Brescia. Il tutto giocando un tempo solo. Oh, e finalmente un clean sheet. Direi che non ci si può lamentare 🙂

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