FONSECA: “Amo la Roma, penso davvero che sia possibile vincere qualcosa a breve. L’ambiente? Una scusa, c’è in tutti i grandi club”

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AS ROMA NEWS – Mister Paulo Fonseca è stato ospite questa mattina dei microfoni di TeleRadioStereo. Queste le parole dell’allenatore della Roma all’emittente radiofonica:

Quanto sarebbe importante ricominciare il calcio dal punto di vista sociale?
Si in questo momento è importante. Abbiamo questa situazione difficile e penso che la Roma possa aiutare a dimenticare questo vero problema sociale. Penso che se abbiamo una squadra che fa sognare tutti romanisti, questa città può essere più allegra e contenta, dimenticando il vero problema che abbiamo in questo momento. Sento che qui è un po’ diverso rispetto agli altri posti dove ho allenato. Qui le persone sono veramente appassionate al club. Tutto quello che facciamo nel club influenza tutti i romanisti.

È più difficile insegnare calcio o entrare nella loro testa?
Quando arriviamo in un club di un altro paese, io ho un vantaggio. Noi siamo tutti latini. Gli italiani hanno una forma molto particolare ma molto simile a quella dei portoghesi. Per me è stato più facile. La forma in cui si comunica con i giocatori serve a motivare i giocatori. Devo dire che qui a Roma io ho sentito sempre una grande apertura di tutti i giocatori e di tutte le persone nel club.

Quando sento parlare lei di Roma l’emozione si accende…
E’ vero, sono innamorato della Roma. Per me è un sentimento unico che ho per la Roma e per la città. Mi piace molto la città, non posso parlare molto perché tutti noi sappiamo che la Roma è una delle città più belle del mondo. Sono qui con un altro romanista (il figlio, ndr). Quello che io vivo qui a Roma con i tifosi, con l’atmosfera del club è unico. Dobbiamo capire in questo momento che il club è molto organizzato, con un’atmosfera molto positiva. Abbiamo delle persone molto competenti che lavorano nella squadra. Non è facile da trovare per un allenatore, è per questo che mi piace tanto la Roma e la città. Poi devo dire che per me quando cammino per la città le persone sono fantastiche con me e con la mia famiglia. Sono molto grato e orgoglioso di stare qui e di essere l’allenatore di questo grande club.

Quanto sarebbe importante in una città come questa piena di passione, ricominciare la stagione? Non dico per forza questa stagione…
In questo momento è più importante, abbiamo questa situazione difficile e penso che la Roma può aiutare a dimenticare questo vero problema sociale. Penso che se abbiamo una squadra che fa sognare tutti i romanisti, penso che questa città può essere più allegra e contenta, magari dimenticando questo vero problema che abbiamo ora. Io sento che qui è un po’ diverso da altri luoghi in cui ho allenato. Qui le persone sono veramente appassionate al club. Tutto quello che facciamo nella squadra influenza tutti i romanisti. In questo momento io sono più orgoglioso di prima, perché la Roma ha fatto un vero lavoro sociale in questo momento difficile. Questo mostra come le persone sono legate al club, questo è più importante del risultato. Questo legame tra il club e le persone della città.

Quando un allenatore cambia paese: è più difficile insegnare il calcio o essere credibili?
Quando arriviamo a un club di un altro paese hai sempre la questione della mentalità. Ho un vantaggio, noi siamo tutti latini. Gli italiani hanno una forma molto particolare ma molto simile con il portoghese. Per questo è stato più facile adattarmi alla cultura. Poi è la forma di come si comunica con i calciatori, di come si motiva per fare un lavoro che tutti credono nelle nostre parole. Devo dire che qui a Roma ho sentito sempre una grande apertura dei giocatori e delle persone nel club.

Per lei vengono prima i valori della vita…
Devo dire che il mio agente è Marco, un amico che io ho da quando ho iniziato a lavorare nel campionato in Portogallo. Era direttore sportivo dell’Aves che era nella seconda divisione. Mi chiama per allenare per la prima volta nella competizione professionale portoghese. E’ vero che ero in una grande agenzia con i migliori agenti mondiali ma io ho bisogno di sentire che posso avere fiducia in una persona che lavora con me come Marco, che più che agente è un amico. Dopo io ho bisogno di sentire che abbiamo cose più importanti che i soldi, che altre cose. Per me è importante sentire che le persone che sono con me credono totalmente in me. Per questo che ho cambiato.

Sembra molto ben integrato in questa città, ha capito qual è il più grande problema della Roma che ha vinto poco rispetto alle altre?
Io ho una opinione di questo: sono stato in altri club. A volte questa questione è una scusa, perché io penso che tutte le squadre devono avere questo ambiente. Questo è un ambiente grande, se siamo una squadra piccola sicuro che nessuno parla della Roma. Qui è una dimostrazione che la Roma è grandissima e penso che se vogliamo vincere abbiamo bisogno di creare le condizioni per vincere. Penso che è importante essere tutti insieme in questo momento perché penso che la città e i tifosi non valorizzano veramente la grandezza di quando siamo tutti insieme qui a Roma che possiamo fare. La Roma è più grande degli altri club perché ha questa forza dei tifosi e per me sì io sono allenatore, io voglio sentire questo. E’ vero che ci sono le critiche, che non è tutto perfetto, ma è la dimostrazione che la Roma è grandissima. Tutti viviamo la Roma con grande intensità. Molte persone parlano di calcio, ma se vogliamo essere grandi non possiamo non averlo. Poi esistono altre cose che sono importanti da capire. In questo momento è difficile per la Roma arrivare all’investimento degli altri club, ma la Roma con l’organizzazione che ha adesso e per come pensa le cose, sta creando una base sicura per poter in poco tempo avere la possibilità di lottare con i club che fanno grandi investimenti.

Non le chiederò quando è stato contattato per la prima volta, ma quando è stata la prima volta che ha pensato: “La Roma? Quasi quasi…”
Devo dire che come portoghese ho sempre guardato il calcio e la Roma era sempre una squadra che mi piaceva di più. Devo confessare che quando ho sentito questa voglia di essere allenatore della Roma è stato nella partita che ho fatto con lo Shakhtar all’Olimpico, è stato un ambiente fantastico. Lì l’ho pensato. Mi piaceva con questi tifosi, con questo stadio e in questa città. E’ stato lì che ho sentito una grande voglia di essere allenatore della Roma.

Grazie mister…
Grazie a voi. Io continuo a credere che in poco tempo sia possibile vincere qualcosa qui alla Roma.

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66 Commenti

  1. Bisogna dire che quando è stato chiamato non ha esitato neanche per un secondo e avere una persona motivata che ha voglia di fare già significa partire con un gol di vantaggio.
    Poi come allenatore è bravo e ha idee, se l’ambiente glielo permetterà ci darà soddisfazioni

    • Scusa, ma come ve lo devono dire che l’ “ambiente” è l’alibi dei perdenti? Boh…
      Mister Fonseca mi è simpatico, gli/ci auguro i migliori successi, ma credo sia un po’ troppo ottimista quando dice “credo che in poco tempo sia possibile vincere qualcosa qui alla Roma”.
      A meno che non abbia saputo che, a breve, pallotta si toglierà dalle balle… speriamo.

    • Fonseca è una eccellente persona ed allenatore, ma è evidente che è fresco, e non ha idea di che cosa sia Roma. Non ha idea di che cosa è capitato a gente come Carlos Bianchi, Ottavio Bianchi o Spalletti. Spero proprio che non se ne accorgerà da qui ad un anno a sue spese,ma ne dubito….

    • X Andrea no, no fammi capire,, mo pure Carlos Bianchi era un grande allenatore? Te lo ricordi Roberto Trotta, più di 10 sconfitte in campionato, Roma al 12° posto? L’unica volta che ricordo che la Roma ha rischiato concretamente di retrocedere -ci salvarono liedholm-sella – e lì fu colpa dell’ambiente? davvero????

    • Denomizzato, vatti a rileggere il curriculum di Carlos Bianchi, che quando arrivò a Roma era il miglior allenatore al mondo avendo vinto la Intercontinentale col Velez dei miracoli battendo il Milan di Capello. Fu triturato dallo spogliatoio, completamente fuori controllo. Capisco che molti di voi non ricordano o fanno finta di non ricordare….

    • lui può dire quello che vuole sull’ambiente…tanto noi lo sappiamo tutti com’è qua

      COME DICE LUCA
      Dillo a Luis Enrique, dillo a Zeman, dillo a Spalletti, dillo a Ranieri, dillo pure a Garcia che da generale è stato degradato dall’ambiente a caporale a Zeman che da maestro Boemo, sempre l’ambiente lo trasformò in mastro Zeman, Luis Enrique diventò lo scienziato pazzo sempre l’ambiente, Ranieri da condottiero Augusto imperatore divento’ er fettina, per non parlare di come fu distrutto Spalletti sempre l’ambiente

      Qua pure Capello è diventato uno scemo

    • Ma hai letto l’articolo?
      Cioè ancora con ambientik?
      Poi dici sono cesaroni e parlano senza documentarsi.
      Sottolineo 2 cose:
      Ancora non è uscita la semestrale,fatelo (paulo) sognare.
      Hai notato, luca aroma, che non ti spollicia nessuno?questo perché le spolliciate le lasciamo a voi, almeno sembrate real.
      Daje

    • X Andrea Io me lo ricordo sì era un pazzo scocciato tipo Bielsa Domenech, Van Gaal… una mina vagante con metodi discutibili che facevo o benissimo o malissimo nelle squadre in cui è stato, il problema non era certo l’ambiente romano. Non era certo un allenatore di prima livello con la testa sulle spalle, era un guru, un folle, un personaggio di altri tempi

    • Io de Carlos Bianchi me ricordo de quanno in campo Petruzzi al posto de Trotta la Roma finalmente cominciò a prenne qualche gol in meno, e non stamo a parlà de Aldair o de Juan, stamo a parlà de Petruzzi!!!!!, e poi de quanno Carlos Bianchi aveva dato l’ok a venne Totti alla Sampdoria….., che incubo de persona!!!!!

    • @spadroma l’ambiente non c’entra? Dillo a Luis Enrique, dillo a Zeman, dillo a Spalletti, dillo a Ranieri, dillo pure a Garcia che da generale è stato degradato dall’ambiente a caporale a Zeman che da maestro Boemo, sempre l’ambiente lo trasformò in mastro Zeman, Luis Enrique diventò lo scienziato pazzo sempre l’ambiente, Ranieri da condottiero Augusto imperatore divento’ er fettina, per non parlare di come fu distrutto Spalletti sempre l’ambiente

  2. Ho sempre pensato che la storia dell’ambiente (che i professoroni de sto forum ci presentano come il male assoluto, la nostra eterna condanna, manco vivessero all’inferno) fosse la scusa (l’alibi storico) del perdente pluridecorato. La Roma ha vinto poco per questioni economiche, certamente per questioni di potere (calciopoli non è fuffa) e tanto per demeriti propri. Gli ambienti nella grandi piazze (Madrid, Barcellona, anche Monaco) sono tremendi, si parla di meno e si agisce in modo fulmineo con scure supersonica, sbagli due partite e ti fanno lo sciampo (sei già un cadavere), chi si spaventa di quattro “radiolari” può giocare all’oratorio e non in serie A. Grande Mister.

    • Vero, verissimo ! A Madrid, a Barcellona, ecc.ecc. basta che sbagliano 2 partite e sei maciullato, qui a Roma, invece PRIMA d’avè giocato 2 MINUTI e insultano da mattina a sera, seguiti li dal procuratore, direttore sportivo, presidente e soci, e pe non fasse manca niente ce mettono de mezzo puro figli, mogli e parenti in genere, questa è la PICCOLA differenza !

    • Dark Dog, a Barcellona o a Madrid non esiste che un alto dirigente scappi via da Trigoria dopo pochi mesi perché alle spalle di Franco Sensi volevano imporgli di incontrare un ceffo della curva per i biglietti gratis. a Barcellona o a Madrid non succede che i leader di quella stessa curva fanno pressioni sui dirigenti per far cacciare un allenatore (Ottavio Bianchi). Mi fermo qua per non ammorbare il moderatore, ma ce ne sarebbe da raccontare per giorni

  3. L’ambiente c’è ovunque? Falso, Roma è una città molto particolare, dal momento che, malgrado la sua storia sia avara di glorie e successi, ha una pressione non dissimile a quella che c’è intorno a Milan, Inter e Juventus. Ciò non toglie che lui fa bene a non farsi condizionare da questa problematica… i primi a parlare di ambiente romano, furono Capello e Spalletti, due caratteri niente male, ma proprio grazie ad una perfetta comprensione del contesto in cui vivevano, sono riusciti ad essere più forti e non a caso, sono gli ultimi ad aver vinto trofei in questa città.

  4. Eh già … In tempi brevissimi, come no … Anche perchè, mentre il panzone imperversa e “tratta” direttamente col Governo, per quanti anni la società A.S. Roma continuerà a stare ai margini di tutti i giochi e a subire le decisioni altrui?? Qui non siamo neanche padroni di avere tabelloni della Coppa Italia equilibrati, o che, perlomeno, non siano tutti gli anni puntualmente penalizzanti nei nostri confronti: mi fate capire con queste premesse come potremmo pensare di vincere qualcosa in tempi brevi? L’ho detto e lo ripeto: l’unica cosa in cui possiamo sperare è che si ridimensioni il prima possibile lo spadroneggiare del pregiudicato formellese, e poi, solo dopo, augurarci che la proprietà si decida ad investire su un progetto che preveda vittorie sportive … e non solo in termini finanziari, ma anche al livello di alleanze, influenza politica, mediatica, e tutto quello che serve per vincere in questo disgraziato calcio italiano. Il resto sono solo belle chiacchiere del pur volenteroso Fonseca.

  5. Penso che é una persona intelligente e onesta, pero purtroppo a suo tempo non capí che questa squadra é stata sventrata e ricomposta dalla dirigenza con la scusa delle plusvalenze ogni anno e cosí non si vincerá mai nulla! Con i mezzi che ha avuto fino adesso ha fatto abbastanza bene, speriamo che a causa di questa pandemia di non finire ancora peggio!

  6. E noi amiamo chi ama la Roma Mister! Sei una persona intelligente e non vuoi dare alibi ai giocatori sminuendo un ambiente che storicamente è sempre stato difficile.
    Roma ti esalta o ti trita, vie di mezzo non ne abbiamo, “vivi o muori”, POLLICE RETTO O POLLICE VERSO! Siamo figli di imperatori.
    Buon lavoro Mister

  7. Eh già…..ci siamo, mancano caxxi! Gli ultimi 10 anni con la gestione fantastica di un Presidente presente disponibile innamorato determinato facoltoso e grande manager ci siamo andati vicinissimiiiiiiiiiiiiiii……….

    • Record di punti nonostante il 2o posto, acquisti più cari, progetto stadio, presenza stabile in CL o EL… già, meglio un presidente innamorato che finisce per indebitare la società anziché di un investitore disilluso e realista (campionato con Juve/Agnelli e Inter/Suning) che cerca di tirare avanti la baracca come può per non far finire la società zampe all’aria. Prima di Pallotta all’estero non sapevano manco chi fosse la Roma.

    • Il problema è questo One Love: molti di noi credono che la Roma pre Pallotta era sto ca*zo… in realtà non ci si è mai inc*lato nessuno. Io so com’era la Roma pre Pallotta (non cos’era) e quello che faccio fatica a capire è perché molti di voi guardano ancora al passato. Non esiste il presidente innamorato della propria squadra.

  8. Il triplete lo lasciamo a quelli che lo hanno potuto fare grazie a chi li ha favoriti spudoratamente, senza vergogna (andate a rivedere i percorsi delle squadre “triplete”.) io mi tengo l’orgoglio di essere tifoso della Roma con tre scudetti che ne valgono 30 e più.

  9. Ceeto, parleranno i risultati, ma io vedo una certa autorevolezza in questa persona, sempre pacato, equilibrato, sereno.

    Mi ricordo Spalletti, che pur ci ha dato soddisfazioni, quando parlava di topini, sproloqui in conferenza stampa, attacchi a destra e manca, oppure il buon Difra, che avallava ogni cosa…
    Speriamo che la società, con Pallotta o Friedkin gli dia una buona squadra per ripartire…

  10. “In questo momento è difficile per la Roma arrivare all’investimento degli altri club, ma la Roma con l’organizzazione che ha adesso e per come pensa le cose, sta creando una base sicura per poter in poco tempo avere la possibilità di lottare con i club che fanno grandi investimenti.”
    TIPO LAZIO O ATALANTA?
    a zorro, sta scusa degli investimenti nun sta in piedi

  11. Caro mister gli ambienti ci sono in tutte le squadre ma. In nessuna città, si idolatra un giocatore concittadino per 25 anni, anteponendolo alla squadra stessa. In nessuna squadra, un giocatore che dice di amarla, complotta minacciandola di farla arrivare decima. In nessuna squadra si da valore a un derby più di quello che vale veramente, 3 punti. Per nessuna squadra esiste una stampa distruttiva e spargimerda come quella Roma.
    La squadra di capitale europea, ad aver vinto meno scudetti è la Roma, il Lille cittadina sperduta della Francia, 220.000 abitanti, ha vinto gli stessi nostri scudetti.

    • Poi abbiamo visto che avevano ragione quelli che idolatravano Totti, che evidentemente non erano fessi ma sapevano che era l’unica particolarità di Roma che ora è a pagina 16 dei giornali. Abbiamo visto che senza Totti non arrivi manco più secondo ma dietro all’Atalanta. Era meglio se Totti fosse arrivato a giocare fino a 50 anni. Ci sarebbe stata una storia da seguire in mezzo alle non vittorie. Il discorso che fai tu lo può fare la Juve che caccia Del Piero e prende Tevez vincendo scudetti di fila. Tu che lo cacci a fare che tanto non vinci. Almeno tieniti la storia d’amore con il calciatore.

    • Fer, forse io ho visto un’altra partita, ma il Totti dell’ultima stagione non dico che non era più un giocatore di serie A, ma sicuramente non era più lui. Perdeva palla facilmente, i giocatori lo saltavano come un birillo e non riusciva a fare lo stesso calcio che per tanto tempo ci aveva deliziato.
      Sono sincero, se da un verso provavo piacere per gli attestati di stima che Totti riceveva in ogni stadio, dall’altro mi rendevo conto che Francesco non era più visto come un “pericolo”, ma come una vecchia gloria innocua da celebrare. E certe volte era imbarazzante vedere che non gli riuscivano delle cose in velocità perché la sua mente era più veloce del suo corpo. Ritengo che avrebbe dovuto smettere anche prima. E comunque la Roma ha dimostrato di poter giocare una semifinale Champions anche senza un campione come lui.

  12. Il problema dell’ “ambiente” c’è, il fatto è che a Roma più che in altre squadre la Società non fa scudo e i tecnici spesso sono costretti ad avere ruoli che non gli competono.
    Il secondo grande problema è sicuramente il fatto che le aspettative “dell’ambiente” è giustamente molto esigente e spesso cozza con le reali possibilità e con la strategia della Società (che porta a ben altri obiettivi…).
    Tutto questo fa si che sia l’allenatore che i giocatori non lavorino con serenità.
    E’ questa la realtà dei fatti.

  13. A Roma pressione? Pure che non vinci da 10 anni e si arricchiscono solo proprietario e dirigenti con stipendi e commissioni va tutto bene. A Barcellona si stanno ammazzando dopo aver vinto 4 champions negli ultimi 10 anni. Questo è abituato a Ucraina e Roma.

  14. “Penso che se abbiamo una squadra che fa sognare tutti romanisti, questa città può essere più allegra e contenta..”..non so voi,ma questa stagione calcistica x me è stata tutto meno che un “sogno”..e se dovesse ricominciare non credo proprio che lo diventerà.

    • X Maurizio Giusto una squadra forte e vincente sarebbe il sogno della città e metterebbe tutti d’accordo.
      Ma tu vorresti un presidente che pur di farti vincere uno scudetto, manderebbe per aria tutte le altre sue attività pur di arrivare ad una squadra vincente
      Io credo non sarebbe giusto neanche da chiederglielo, visto poi che secondo me, non esistono più presidenti che ci rimettono tutto il loro patrimonio pur di vincere uno scudetto, le vittorie devono arrivare facendo quello che voleva fare Pallotta e non gli hanno permesso di fare.
      Stadio merchandaing, introiti da incrementare con la pubblicità e via dicendo.
      Oppure tu pensi che se viene Friedkin, si gioca tutti gli alberghi che c’ha sparsi per il mondo, le concessionarie della Toyota, per comprarti Messi dargli 50 milioni all’anno e farti vincere lo scudetto? Anche lui seguirà la stessa identica strada tracciata da Pallotta è l’indotto che riesci a generare che ti porta a fare la grande squadra, non i soldi dei presidenti.
      Il calcio del 2000 è questo non esistono altri calci

  15. Il calcio in questo momento è proprio l’ultimissima cosa tra quelle di cui sento la mancanza,anzi non mi manca proprio.Forse manca di più ai protagonisti del circo che iniziano a temere x i loro super stipendi.Fonseca,che c’è da sognare se ricomincia il calcio x i romanisti?

  16. Malgrado te lo dice L allenatore che la storia dell ambiente è la scusa dei perdenti, i baciachiappe del forum non je la fanno.
    Insistono.
    Come i caproni addosso al muro , dogmatici.
    In questi anni la colpa L hanno addossata a tutti.
    le radio ( ma non dovevano chiudere?? ) la stampa, i tifosi, Totti , De Rossi, la città etc
    Quando sto ciarlatano de presidente toglierà le tende gli stessi che giustificano oggi saranno gli stessi che inquisiranno domani.

    • Caro Fer con tutto il rispetto. L’ultimo secondo posto, non è stato mica grazie a Totti? Se per questo manco l’ultimo scudetto. Se non era per Gabriel Omar Batistuta, il vero valore aggiunto. Ma Totti è Totti.

  17. pensa……sta società preferirebbe non perdere l ultima delle tre rate dalle tv che finire cosi e non dare nessuna possibilità ai burini……come siamo distanti……voi illuminati universali e noi tifosi provinciali ancora chiusi dentro al raccordo anulare

  18. Il Roma Club “Gufo Triste” è sempre pronto a inserire i soliti commenti triti e ritriti anche quando non c’entrano niente con l’articolo in questione. E Pallotta de qua, e Fienga de là, e Baldissoni de sù e De Sanctis de giù… Ma se Fonseca fa un’intervista piena di cose sensate, ci vuole tanto a scrivere “bravo Fonseca” senza meterci in mezzo la dirigenza? E se Pallotta insieme ad altri magnati fanno un fondo contro il coronavirus, ma ci vuole tanto a dire “bravo Pallotta” senza stare a rivangare per l’ennesima volta i 9 anni senza successi? Criticare quando c’è motivo è sacrosanto, farlo sempre e a prescindere è incomprensibile e noioso.

    • È chiaro che se anche uno si sforza a considerarli come tali ma i lagnatori a getto continuo non sono più tifosi della Roma

  19. Ma secondo voi, fonseca, come qualsiasi altro allenatore o giocatore ( a parte ddr quando protesse doni contro i “maiali” con il microfono ) può dire che l’ambiente è un problema? puo dirlo? assolutamente NO.

    QUindi i soliti commenti del “non esiste il problema ambiente” sono dettati o dal fatto che non vivete a roma e potrei pure al limite capire, o mettete la testa sotto la sabbia. Penso che corriere dello sport, radio che si inventano cose, documenti e cose varie, tifosi che hanno vanno in giro con la storia dei fucking idiots e cosi via, siano fattori che influenzano assolutamente un essere umano chiamato giocatore di calcio.

    Ma scusate, ma un giocatore di calcio della roma, che sente e legge ( perche loro sono i primi che leggono e sentono ciò che la città roma dice su di loro ) che sono sulla graticola, che non hanno un bel rendimento e cosi via, quando in realtà non è cosi, secondo voi come reagiscono?

    Penso sia un DATO DI FATTO che roma che a roma ci si muove per interessi personali e quindi si agisce di conseguenza. Ragazzi, dai…

    A questa domanda:”Sembra molto ben integrato in questa città, ha capito qual è il più grande problema della Roma che ha vinto poco rispetto alle altre?”

    Poteva rispondere “è colpa, ANCHE, di giornali e radio che sparano tutti e giorni stronzate”? è a roma da meno di un anno e si mette gia la città contro? Spalletti pur mostrando la roma piu bella forse dall’era scudetto con il record di punti nella sua storia, è stato MASSACRATO dall’ambiente solo per aver messo in panchina. FATE VOI.

    • quanto Ve rode che vi ha sbugiardato in diretta.
      Voi e i 4 camerieri per radio.
      Ovviamente c è la corsa del baciacgiappe di turno a girare la frittata.
      Vi hanno tolto L alibi più comodo.
      Cercate qualche altro capro espiatorio.
      Ve so finiti.

    • Cose che esistono dappertutto e che in certe piazze sono moltiplicati per cinque . Il problema non è “chi non vive a Roma” ma chi non ha messo mai il naso fuori di Roma e pensa che Roma sia il mondo intero. Chi non regge Roma certamente non può giocare a Londra , Madrid o Barcellona.

  20. Ma se roma fa così schifo perché molti giocatori rimangono qui a vivere e magari si comprano pure casa?.. Penso che siamo pure troppo comprensivi visto che nn vinciamo mai.. Qui facciamo eroi pure chi nn ha vinto o vinto poco e niente.. A Milano hanno fischiato Maldini dopo tutto quello che gli ha fatto vincere.. Il problema è che devi comprare i campioni e quando l’hai fatto ti sei messo il tricolore al petto

  21. L’ambiente particolare c’è.
    io vivo a Milano, e certo non c’è tutta l’attenzione al calcio che c’è a Roma.
    Il calcio è importante, ma in generale non è un’ossessione come per noi.
    Ovviamente parlo in media.
    In più a Roma non si vince quasi mai, quindi la pressione raddoppia.

    Detto questo, non può essere una scusa, non parliamo di studenti al I anno di università.
    Bisogna trovare persone brave a Isolarsi. Il Barone lo era, Capello lo era,
    altri, incluso Spalletti, molto meno.
    Fonseca al momento mi sembra abbastanza impassibile. Speriamo bene!

    ps: ovviamente vale anche per i giocatori.

  22. e quali sarebbero sti giocatori che giocano bene e noi non ce ne siamo accorti………cristante…..pastore ….zonzi…..gonalon….defrel…… bianda…….e quando finimo

  23. “Ha capito qual è il più grande problema della Roma che ha vinto poco rispetto alle altre?”
    “Io ho una opinione di questo: sono stato in altri club. A volte questa questione è una scusa, perché io penso che tutte le squadre devono avere questo ambiente.”

    Non serve aggiungere altro.

    Se sei pallottaro hai sempre torto.

    Ne aveste mai azzeccata una oh

    Il giorno che ve lo dirà pallotto che se non ha vinto e’ colpa SUA e non dell’ambiente che farete ?

  24. Mi piace la persona e mi piace l’allenatore, e un leader e questo è importante, ha conoscenze tattiche importanti, ma come tutti ha bisogno di alcune cose.. In primis ha bisogno di tempo, Gasperini prima di ottenuto dei veri risultati ha avuto a disposizione il tempo.. Inzaghi anche, quindi solo per questo gli esempi con Atalanta e Lazio non reggono a mio avviso..
    Seconda cosa importante, ha bisogno di giocatori giusti, non parlo per forza di fenomeni da 40 mln, ma di giocatori che abbiano le caratteristiche che servono all’allenatore.. Inzaghi non ha campioni ma ha giocatori con caratteristiche perfette per il suo gioco in velocità, idem Gasperini.. In parte anche Conte.. Fonseca ancora non ha giocatori giusti in tutte le zone.. Diawara risultava perfetto, Diawara si è rotto due volte.. Cristante con il duo gioco non c’entra nulla…. Il centrocampo della Roma, e un centrocampo che si adatta poco al gioco di Fonseca… Per me può fare bene, con il tempo e con i giocatori giusti.

  25. A proposito della Roma, ho letto su un quotidiano questa notizia:
    Negli Stati Uniti ha preso forma in questi giorni un “nuovo progetto Manhattan”, inteso non a sconfiggere il coronavirus.
    In base a quanto riportato dal Daily Mail, il “dream team” anti-morbo, denominatosi Scientists to Stop Covid-19, è formato da 12 accademici statunitensi, giovani e no, provenienti da settori di ricerca.
    Il sostegno finanziario a beneficio del “dream team” scientifico è fornito da diversi miliardari americani, tra cui figurano, evidenzia la testata, Peter Thiel, cofondatore di PayPal, Michael Milken, considerato il padre delle obbligazioni ad alto rischio, James Pallotta, presidente dell’A.S. Roma, e Stephen Pagliuca, attivo nell’alta finanza nonché comproprietario della squadra di basket dei Boston Celtics.

  26. Andrea se qualcuno ti vuole imporre di incontrare ceffi per smerciare biglietti si va dalla polizia e si fa il professionista, non si scappa di notte, fatela finita, conosco molti romani che ti sanno dire sempre che questo a Roma nun se po’ fffa e quest’artro manco, non credo a un caxo di ste storie, vengo dalla Calabria che ha problemi ancora più gravi e per me in Calabria si può fare tutto, basta essere onesti ed andare sempre a testa alta con dignità e nel rispetto della legge. Roma è una piazza che calcisticamente conta poco, guarda caso c’è stato chi l’ambiente se l’è messo sotto l’ascella e guarda caso abbiamo vinto quando avevamo la squadra più forte e siamo arrivati ad un passo dalla finale di Champions quando avevamo uno squadrone che poi hanno maciullato i geni. Si iniziasse a mettere ordine a Roma e soprattutto i romani iniziassero ad amare di più la loro città e non le filastrocche. I campioni sono prima di tutto uomini e professionisti, non temono la pressione e neanche la corruzione.

  27. Qui dopo tanto tempo c’è ancora chi confonde la “piazza” con il cosiddetto “ambiente”.

    • La piazza è il pubblico giallorosso, un tempo il “dodicesimo in campo”, forse il migliore di tutti, oggi un pochino isterico ma comunque sempre appassionato.

    • • L’ambiente è tutt’altro. Permea e condiziona eccome il rendimento della squadra, ed è capace di orientare gli umori della piazza. L’ambiente, a grandi livelli, politico socio economico, è quello che non ha permesso di costruire lo stadio decretando il destino dell’AS ROMA (Lotito per esempio fa parte di questo ambiente). Poi a scendere l’ambiente sono gli interessi di parte delle radio locali, delle testate giornalistiche, dei tifosi professionisti, i quali interessi spesso non coincidono con quelli della Roma. In genere il primo avversario da battere, perché il più esposti, è l’allenatore, che viene delegittimato agli occhi dei suoi calciatori dopo le prime sconfitte. L’ambiente sono i procuratori pronti a infilarsi in questo marasma per scontare contratti ancora più vantaggiosi, l’ambiente è tutto il marciume che ruota intorno a Trigoria, gli amici degli amici, i calciatori romani che vuoi o non vuoi ne sono inesorabilmente stritolati, un giorno vittime un giorno carnefici, i professionisti della “notizia” rimediata e poi amplificata e i vari riportatori soffia (il famoso sorcio di Spalletti), spesso ricattatori da quattro soldi, fono al sottobosco di parassiti e ruffiani che da sempre circonda i calciatori e le loro famiglie.

  28. Mister l’organizzazione attuale e’rappresentata da 9 anni sempre dallo stesso fusajaro che usa il FFP per le sue migliori plusvalenze stagionali solo per sopravvivere ,la competizione per lui non sta nel pprrroggetto (salvo la scul@lta se arriva),credere di vincere a breve, e’ come essere, orora scesi dalla montagna del sapone eh eh

  29. che tocca fà per guadagnasse du prosciutti, quello che dice chiaramente Fonseca non ha quel significato ma quello dei pallottiniboys… che spettacolo che so…
    intanto abbiamo avuto allenatori come Ranieri (più m’attaccate più me fate godè), Spalletti, Enrique, Capello (ma lui si lamentava anche del taglio d’erba) che hanno chiaramente detto che l’ambiente era un’alibi…ma allora… se l’ha detto per circostanza, anche l’essere innamorato di Roma l’ha detto per circostanza???
    l’ambiente è pressante, si, lo si sà e se un’allenatore o calciatore che viene qui non lo sà è ingenuo come il nostro Presidente che oltre a scegliersi un socio che se lo sò bevuto e non ha più il terreno dove costruire lo Stadio credeva anche che in Italia ci fosse una burocrazia veloce e snella come in altri paesi, Fonseca non ha detto che non cè pressione ma che è normale in una piazza dove si ambisce a vincere qualcosa, perchè noi portiamo il nome Roma, se ci chiamavamo Sassuolo non avevamo certo le stese ambizioni, negare questo semplice motivo (anche se presuntuoso) è solo da ipocrita… come i torti arbitrali che subiamo da sempre, ci sono, ma non vanno presi come alibi, lo sappiamo che per vincere devi dare il 110% mentre altre squadre del nord abbasta il 70% ma è ipocrita pensare che lo sappiamo solo noi, cioè un calciatore quando se sta a trasferi a Roma ve pensate che non contatta qualche calciatore che gia cè??? Spalletti non lo conosceva il nostro ambiente???
    addirittura abbiamo ritirato fuori Ottavio Bianchi pelato… o Totti che son 2 anni che non gioca più… anzi è colpa dei soli 50ml de buffi dei Sensi, ne doveva lasciare 300ml per esse una società sana… no,no, ma non è il tifoso però ve la piate con noi critici, coi 60000 all’Olimpico che non inneggiano Pallotta…
    da parte mia mi baso sempre con i fatti,
    ad oggi tranne Friedkin non ci sono compratori al contrario dei Sensi
    con Pallotta non siamo mai arrivati a giocarci all’ultima giornata lo Scudetto
    ma soprattutto, quest’ambiente dov’era quando si arrivò in semifinale di CL (finale scippata) e quando vincemmo lo Scudetto e sfiorandolo per 2 volte, per le CI, per la buona stagione di Garcià??? la verità è che si è vinto solo quando abbiamo avuto un Top per ogni ruolo, e non basta averli ma prenderne almeno 1 a stagione altrimenti come disse Capello, si arriva quarti…

  30. Fonseca sarà la ragione per cui un giorno, si spera quanto prima, la Roma tornerà alla vittoria di qualcosa d’importante!!! Spero solo non faccia da “traghettatore”, nel senso che altri raccoglieranno il suo seminato… Vorrebbe giocoforza significare che “sarà passato” senza il piacere di quella vittoria tanto auspicata. Quanto a Marco N, lo invito a stare attento su quanto scrive di Pallotta: tra una iniziativa benefica, un’altra nobile, ed un’altra ancora di promotore di ricerche, rischierebbe di costringere qualcuno a riconoscerne dei valori…. Forza Roma

  31. Quando le cose non funzionano la colpa è della piazza, Totti, Ciarrapico, lotito, radiolari, Fasci, giornalari e curvaroli….ah me stavo a dimentica’ i campi de trigoria! 😂😂😂😂😂😂

    Se sti 4 plusvaroli magna magna a tradimento avessero fatto le cose con criterio la scusa della piazza non sarebbe MAI esistita!!!

    ROMA♥RISORGI

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