NOTIZIE ROMA CALCIO – Tanta leadership, esperienza e qualità. Edin Dzeko e Aleksandar Kolarov sono imprescindibili per questa Roma, come è dimostrato anche dal minutaggio accumulato dai due: 22 presenze stagionali per entrambi – come Zaniolo – con il serbo che ha accomulato 1863 minuti di gioco, 35 in più del bosniaco.
Il terzino è tornato a segnare nella partita contro la Fiorentina, ottenendo la soddisfazione di piazzarsi al secondo posto nei migliori campionati europei per realizzazione da calcio di piazzato, alle spalle solo di Leo Messi. 9 gol, poi, nell’anno solare. Sia da parte della Roma che da quella del calciatore c’è la volontà di proseguire insieme, e allora ecco avviati i dialoghi con l’entourage del giocatore per prolungare il rapporto contrattuale di un anno – 2021 – con opzione per il secondo.
Contro la Fiorentina è arrivato anche il decimo gol stagionale per Edin Dzeko, limitato in questa prima parte di campionato da un infortunio allo zigomo. C’è quindi da pensare che il rendimento del bosniaco non possa che migliorare ulteriormente nella seconda parte di stagione. Appuntamento al 30 dicembre, quando la Roma tornerà ad allenarsi per preparare la sfida contro il Torino.
(Gazzetta dello Sport)
Edin Dzeko,nella storia della Roma,è superiore a Batistuta,tanto per dare un termine di paragone …oltre che finalizzatore,è un regista d’attacco,sforna assist a tutto spiano e da solo fa reparto. Batistuta era solo uomo-gol.
Kolarov…si sono inventati che s’era messo con una formosa show-girl nostrana per spiegare un calo di rendimento in campo. Il fatto che da 3 anni 3, Lui da solo regge la fascia sinistra a 33 anni suonati,facendo una partita ogni 3 giorni,non conta niente…A RIDICOLIII…Kolarov,di fronte alle chiacchiere,non ha fatto una piega,non ha detto una sola parola,nè A nè B…ancora una volta ha fatto “parlare” il campo.Con un “sinistro” vellutato,ZAC…ha uccellato il portiere della fiorentina.
Ha ragione DAVIDONE….questi due devono rimanere a vita nella Roma. Sono più Romanisti Loro che altri “nati a Roma”.