Doppie sedute, il “casus belli” tra Zeman e De Rossi

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GIALLOROSSI.NET (A. Fiorini)Doppie sedute si, doppie sedute no. Aurelio Andreazzoli ha deciso che non ci sarà più il bisogno di lavorare due volte al giorno: “non ne vedo l’utilità”, ha dichiarato il neo-allenatore della Roma. La decisione di abolire le “doppie” ha creato polemiche a non finire, anche se da più parti si è tentato di stigmatizzare l’accaduto.

Per giustificare la scelta, qualcuno ha sostenuto che le doppie sedute volute da Zeman si tenevano solo una volta a settimana (errato: erano il martedì e il giovedì). Ma il fatto di allenarsi mattina e pomeriggio non è un particolare da poco, se si pensa che è stata questa la miccia che ha acceso lo scontro Zeman-De Rossi.  Già, perchè le famose doppie sedute sono il casus belli che ha fatto esplodere il dissapore tra l’ex allenatore giallorosso  e il vice capitano . Una frattura mai sanata.

Era il 7 ottobre, e in scena andava Roma-Atalanta. Zdenek Zeman decide a sorpresa di tenere fuori Osvaldo e De Rossi: la Roma però vince lo stesso, battendo i bergamaschi per 2 a 0. Il motivo della scelta? Il diverbio avuto durante una riunione tecnica tenuta qualche giorno prima, quando il centrocampista aveva spiegato come lui e alcuni compagni fossero poco convinti dell’utilità delle doppie sedute di allenamento imposte dal tecnico. Zeman aveva risposto alle lagnanze a modo suo: gradoni per tutti.

Il fatto, riportato il giorno dopo Roma-Atalanta da molti quotidiani fra cui la  La Repubblica (leggi l’articolo), ha determinato a una frattura insanabile tra i due. A dimostrazione del fatto che, in fin dei conti, la storia delle doppie sedute non è poi un particolare così irrilevante.

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