NOTIZIE AS ROMA – Angelo Di Livio parla della Roma. L’ex centrocampista, cresciuto nel vivaio giallorosso per poi passare gli anni migliori della sua carriera tra Juventus e Fiorentina, è rimasto ovviamente legato alla squadra oggi allenata da Fonseca, per la quale vede un grande futuro. Queste le sue parole al Corriere della Sera:
“Il calcio non dovrebbe ripartire, ma se lo farà la Roma può stare tranquilla: ha un grande allenatore, Paulo Fonseca, e una grande squadra per il futuro“.
La Roma che certezze ha?
Un grande allenatore: Fonseca. In questi anni si è cambiato troppo, stavolta c’è l’allenatore giusto, che dovrà rimanere a lungo.
Dopo lo stop sarebbe una Roma più forte?
Sì, perché rientreranno Diawara e Zaniolo.
Il quarto posto sarebbe alla portata della Roma?
La differenza con l’Atalanta è tanta. Punterei sulla prossima stagione, con Zaniolo e Pellegrini che devono prendersi più responsabilità.
Che mercato sarà?
Di prestiti, con pochissimi soldi. Lo potranno fare i club più ricchi. La Roma deve confermare quelli che ha e trattenere Smalling e Mkhitaryan.
Che pensa del taglio degli stipendi?
I calciatori della Roma si sono dimostrati grandi uomini. Aiutare la società e i dipendenti nel momento del bisogno è una cosa bellissima.
Finalmente un commento positivo sulla Roma ai tempi del Coronavirus.
Certo che in quanto a originalita nelle dichiarazioni questi giocatori, fanno scintille!
Ripartire da Zaniolo e Fonseca che vuol dire,che mettiamo uno in porta e l’ altro all’ ala,che giocano da soli? Se non costruiamo una squadra all’ altezza, sono inutili anche loro,quindi trattenere i migliori ,ma prenderne degli altri con cognizione di causa.Poi Di Livio facesse meno l’ ipocrita, lo sanno tutti che e’ juventino almeno all’ 80%, il resto lo dedica alla Roma per quieto vivere con i tifosi.
Io non sono di Roma e forse ne sapete di più ma a me risulta che Di Livio sia un tifoso Romanista pur avendo militato e vinto nella Juve. I commenti mi sembrano pacati e ragionevoli, ripartire dalle certezze e dalla conferma di Miki e Smalling, cos’ha detto di tanto ridicolo? Avrebbe dovuto discettare di massimi sistemi?
Nato e cresciuto a la Bufalotta, quartiere a nord est di Roma, tifoso infracichito de la Magica. Ha militato solo ne le giovanili, nun c’ha manco na mezza presenza in A co la prima squadra. Parecchi Romanisti nutrono un sentimento a metà fra l’indifferenza e il disprezzo perchè è stato anche lui, fra tanti, simbolo de la giuve moggiana…
Per me da come l’ho sentito parlare nelle varie radio private dove lavora è romanista è competente ed è pure molto simpatico
A Trigoria Angelo Di Livio era un primavera senza talento (alla sua età il figlio Lorenzo era più forte), aveva una finta sola anche se qualcuno lo presentava nientemeno come l’erede di Bruno Conti (!). Difatti Liedholm, che i giovani li fiutava come un cane da tartufo, lo scartò fin da subito. Fece la gavetta in serie B per finire poi come acquisto di contorno alla stupefacente Juve di Lippi e Moggi dove improvvisamente diventò esplosivo, un po’ come tutti i suoi compagni di second’ordine, Pessotto, Ravanelli e Torricelli su tutti. Lo stesso Barone tempo dopo si mostrò pubblicamente sorpreso dell’evoluzione di quella piccola ala. Ogni volta che giocava contro la Roma lo faceva col sangue agli occhi, scalciando, picchiando, protestando con gli arbitri e esibendosi in atteggiamenti rabbiosi e plateali, che chi era sugli spalti all’Olimpico in quegli anni non può assolutamente non ricordare. Lo chiamavano Soldatino perché era sempre ligio agli ordini della scuderia, tant’è che alla fine, grazie anche al suo tenace temperamento, cosa che gli va assolutamente riconosciuta, con la Juve vinse tutto ciò che c’era da vincere acquisendo un palmarès alla Cafu.
Terminato di giocare è tornato a Roma e si è ritagliato la veste di (antico) tifoso giallorosso, anche perché il figlio giocava nelle giovanili, occupando argutamente un posto nelle radio locali e esibendo comunque una competenza e una serenità di giudizio difficilmente riscontrabili da queste parti. Quando mi è capitato di ascoltarlo l’ho apprezzato come opinionista, non certo come tifoso.
Dark Dog,ho incontrato occasionalmente Di Livio alla Bufalotta eravamo dallo stesso gommista, parlando ho capito che tendenzialmente e’ la juventus la sua squadra del cuore, ma d’ altronde dopo aver giocato diversi campionati e vinto diversi trofei e’ anche umano.Della Roma sembra che gli sia rimasto il rammarico per una societa che non ha creduto in lui,fin dagli inizi.Cio nonostante un minimo di anima giallorossa gli e’ rimasta ma non tale da farlo chiamare tifoso, quando parla della Roma lo fa quasi in maniera distaccata, senza trasporto.anche se poi non si sbilancia mai! Su le certezze della squadra e della conferma di Smalling e Mihitayran,io non ho detto che e’ ridicolo,ho scritto che e’ poco originale,ha detto cose che pensano e scrivono un po tutti da un po di tempo a questa parte, in poche parole ha scoperto l’ acqua calda!
Luca Roma, io finora ho visto una sola inntervista Di Di Livio ma non ricordo in quale trasmissione, Ma ricordo che rispondendo a delle domande, difendeva a spada tratta la juventus dall’ accusa di uso di farmaci nello spogliatoio.In pratica in quei 6/7 campionati nonostante le denunce e i fatti evidenti lui non ha visto nulla! Poi alle radio a Roma,che si pretende che canti l’inno della juventus, durerebbe un giorno!
Non lo so io lo ascoltavo quando lavorava con Max Leggeri era divertente una specie di comico faceva ridere, però di calcio ne capiva eccome e mi ha dato l’idea di essere uno abbastanza attaccato alla Roma, poi la carriera l’ha portato alla Juve , lui dice che è grande amico di Conte è chiaro che non può rinnegare quel passato che l’ha fatto milionario e gli ha fatto vincere pure trofei.
Per quanto riguarda il calciatore a me sarebbe piaciuto vederlo nella Roma, mi sembra che lui già a Padova giocava bene, altrimenti la Juve non l’avrebbe mai preso.
È stato un calciatore moderno che si è adattato subito al calcio che stava cambiando, dove, grinta, velocità e agonismo diventavano essenziali se volevi giocare in serie A
Amedeo,👍🏻!
Un pezzo di cuore l’ha lasciato anche a Padova, dove ha trascorso 5 anni stupendi