CORSPORT (R. BOCCARDELLI) – Può uno spot decidere le sorti di un allenatore confermandolo ad esempio sulla panchina della Roma? La risposta naturalmente è no, almeno a prima vista. Ma ci sono spesso verità inimmaginabili, in questo caso oscure manovre di marketing che fanno fantasticare veri e propri intrighi a quattro cilindri, navigatore incluso…
Ci riferiamo al fortunatissimo spot della Volkswagen, fresco sponsor giallorosso, in cui un marmoreo Zeman risponde il famoso “Daje” al giornalista che gli chiede lumi su come avesse motivato i giocatori prima di una partita vinta. Daje? Risponde interdetto il giornalista. Il resto si gioca sulla sintesi e sulle qualità di una piccola automobile, ultimo modello del gruppo tedesco. Bene, ve l’immaginate che figura ci avrebbe fatto l’azienda di Wolfsburg in caso di esonero di Zeman?
Prima di tutto avrebbe dovuto ritirare in fretta e in furia uno spot che va a gonfie vele, sicuramente tra i migliori del momento. E poi in Germania si sarebbero teutonicamente chiesti dove cribbio avevano investito i loro soldi visto che questo Zeman era stato accolto solo pochi mesi prima come il salvatore della patria giallorossa.
Certo, salvato dallo spot suona male, ma in un calcio dove non c’è più da meravigliarsi di niente può starci anche il marketing salva-allenatore.
La Volkswagen tra l’altro può permetterselo, visto che è uno dei pochi marchi europei a crescere in un periodo in cui l’industria dell’automobile è in piena crisi: da 120 a 180 euro in sette mesi la quotazione delle azioni nell’indice Dax del mercato tedesco. Un trionfo. Alle prese con i mugugni di giocatori e dirigenti, il boemo non avrà certamente il tempo per riflettere su certe fantasie.
Ieri infatti ha lasciato Trigoria con ben altri pensieri nella testa, sulla sua Up nuova di zecca…