Che Destro! Meglio di Totti, Montella e Pruzzo

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AS ROMA NEWS (REPUBBLICA.IT, M. PINCI) – Con la doppietta di domenica, Mattia Destro stacca due miti giallorossi come Totti e Pruzzo. Esagerato? Niente affatto: a dirlo sono i numeri del giovane centravanti di Ascoli Piceno, entrato nell’olimpio dei più prolifici bomber italiani di sempre, almeno alla sua età. Ventisei gol in serie A, alla sua età, li avevano realizzati in pochi. Pochissimi, addirittura.

SCAVALCATI TOTTI, PRUZZO, MONTELLA E VIERI – Meglio di Del Piero e di Totti. Ma anche di Montella, Vieri e Inzaghi, Signori e Vialli, Pruzzo e Pulici. Una schiera di bomber che Destro, nonostante una carriera già squassata da infortuni gravissimi e lente riprese, ha staccato a suon di gol. A 22 anni e 11 mesi esatti, l’attaccante della Roma ha già messo insieme 26 gol in serie A con tre maglie diverse (quelle di Siena e Genoa, prima di finire in giallorosso). Alla sua età in tanti non si sono avvicinati neanche al suo bottino. Solo per fare qualche esempio, a un mese dai suoi 23 anni Vieri aveva realizzato la miseria di 8 gol in serie A, Inzaghi appena 2, Signori non aveva mai neanche giocato in prima divisione. Più vicino Montella, che li festeggiò nel corso del suo primo campionato in A, con la Samp: all’età di Destro era a quota 20 reti. Esattamente come Del Piero. Totti ne aveva già fatti 24, comunque 2 in meno del suo giovanissimo compagno di squadra di oggi. E Pruzzo, il “bomber” per antonomasia, era fermo a quota 25.

INSEGUENDO IL MONDIALE – Ne aveva invece già realizzati 26 – proprio come l’attaccante di Ascoli – l’uruguaiano Cavani: in fondo, per lui arrivato giovanissimo in Italia – era già il quarto campionato in Italia: l’esplosione sarebbe arrivata però solo l’anno dopo, a Napoli. In somma, ce ne è abbastanza per convincere la Roma – semmai ce ne fosse bisogno – della bontà dell’investimento fatto per il giocatore cresciuto nelle giovanili dell’Inter e esploso a Siena. Chissà se la media realizzativa a cui sta marciando in questa stagione, un gol ogni 76 minuti, non possa convincere il ct Prandelli a inserire il suo nome nella lista dei 23 per il mondiale: in fondo, con Rossi infortunato, Osvaldo alla ricerca di se stesso a Torino dopo il fallimento inglese, lo stop di El Shaarawy e il rendimento altalenante di Insigne, una porta resta aperta per il centravanti della Roma, forse l’unica vera alternativa a Balotelli. E pazienza se a 22 anni e 11 mesi avevano già segnato molto più di lui nomi come Mancini e Boniperti, Amadei e Baggio, Paolo Rossi e Riva, Gilardino e Balotelli. Per fare la storia della Roma – e della Nazionale – gli basterà non fermarsi qui.

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