Capello: “In questo Mondiale si celebra la fine del tiki-taka”

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ALTRE NOTIZIE – Fabio Capello si è così espresso a Il Messaggero sul Mondiale in Qatar:

“È il torneo in cui si celebra la fine del tiki-taka. La Spagna ha detto addio al falso nueve. Si tratta di una formula che può funzionare in alcuni casi e in alcuni contesti, ma non può diventare sistema. La figura del centravanti resta fondamentale.

Possesso palla? Qui si torna a un mio vecchio concetto: il possesso palla, quando non è sorretto dalla velocità, diventa stucchevole e improduttivo.

Il calcio di Guardiola si è evoluto rispetto a dieci anni fa. E in ogni caso, vogliamo ricordare che quel Barcellona aveva fuoriclasse come Messi e Iniesta da aggiungere a quel copione?”.

Fonte: Il Messaggero

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32 Commenti

  1. Meno male, senza interpreti il tiki taka è un calcio sterile fatto di passaggi orizzonatali senza attaccare la profondità
    Un esempio la Spagna sotterrata dalla rocciosità difensiva del Marocco.
    Vedremo cosa faranno adesso le altre squadre

    • Un esempio? Anzi due: mister caccola e Luigi Enrico.

      Se non schiodava dopo il primo anno, il secondo non mangiava il panettone.

  2. purtroppo, un “certo tipo” di gioco…..fa scendere qualcosa alle ginocchia…..io non ne posso poi più anche di ripartenze dal portiere!
    FRS ❤ 💛❤ 💛 🐺🐺

    • Lungi da me difendere lo scappato di notte, ma non posso fare a meno di notare che a voi delle brigade “Mou e’ cotto/Mou non ha gioco, solo contropiede/ ridateci LE, spalletti, italiano, che hanno un gioco”, non puo’ far piacere la fine del tiki-taka. Se poi a tutto questo ci mettiamo le dichiarazioni di Ancelotti sulla difesa e contropiede che sono sempre attuali…. Beh, non mi aspetto molto da voi!

    • Akaiikiro io voglio Zidane! Non amo i cavalli di ritorno anche se l’ultimo Spalletti fu tanta roba. Quest’ultimo è caratterialmente fatto tale che non si sposa con le grandi società altrimenti sarebbe finito al milan, al real, al barça o all’estero altrove, tipo il psg. Mai
      pensato di Italiano e altri sebbene consideri Allegri un gran volpone e uno che alla fine la sbanca sempre; per fortuna meno visto chi allena.

  3. Concordo! È’ stancante e monotono! Giocano tutti uguali! Si torni alle regole di prima, senza gioco dal basso, grande cretinata, il portiere deve parare e rinviare! Si turni a marcare e a fare lanci lunghi! Che torni il calcio all’italiana!

    • Non so se te ne sei accordo, ma sto meraviglioso gioco “all’italiana” lo facciamo da due anni.
      Signora mia, nun po’ capì che spettacolo…

  4. A Capello vedi de anna a pijarlo anderkuler te sei scordato che le tue squadre giocavano a pjsello senza un filo conduttore di come stare in campo, la Roma l’hai fatta passa pe Na squadra de pippe e hai sculato uno scudetto con la Roma e figure di herda in Champions e non giocavi meglio Sempre Forza Roma 💛❤️💛❤️💛❤️💛❤️💛❤️💛❤️💛❤️💛❤️💛❤️

  5. E difatti il primo a farne le spese è stato Luis Enrique che gioca senza il centravanti.Ma, d’altronde,lui già dieci anni fa non faceva giocare nemmeno il rifinitore;e questo si chiamava Totti a trentacinque anni, quando era ancora il più forte al mondo.Ma che razza di allenatore è?!?!? Solo i giocatori di PlayStation lo possono apprezzare….

  6. Ma sto benedetto tiki taka, quante squadre l’hanno fatto? Il Barca, la Spagna di conseguenza…e la Roma di Liedholm, anzi, quella del Barone fu la prima a dire il vero.
    Potevano permetterselo grazie a centrocampisti dalle qualità eccelse che potevano tenere palla per due minuti, sfiancare l’avversario facendolo spostare da destra a sinistra, avanti e indietro, fino a trovare poi l’imbucata giusta per l’attaccante o l’inserimento di chiunque altro.
    Capello fa la scoperta dell’acqua calda dicendo che va fatto ad alto ritmo, altrimenti gli avversari ti guardano e basta in attesa di fregarti il pallone.
    Lo stesso Guardiola, dopo quell’irripetibile Barca, non ha più proposto lo stesso copione, ma lo ha evoluto, pur restando fedele al concetto di non buttare il pallone.
    E prendendo Haaland ha definitivamente abbracciato il concetto che un ottimo centravanti segna più dello “spazio”.
    La costruzione dal basso è un concetto diverso dal tiki taka: vuole essere un invito all’avversario per avanzare, cercare di eluderne il pressing e trovare spazio dietro la linea difensiva. Non sta scritto da nessuna parte che questo debba avvenire con cento passaggi, ne bastano anche cinque.
    La cosa paradossale è che anche la Roma di Mourinho il più delle volte prova a costruire dal basso, ma poiché manca la qualità palla al piede nei difensori e anche in alcuni centrocampisti, la cosa si risolve in uno sterile e lento torello, spezzato alla fine dal rinvio di Rui o dal lancione di Mancini. Ci abbiamo perso l’ultimo derby provando a costruire dal basso!
    Insomma, anche qui si tratta di un falso problema: ridatemi Xavi, Iniesta, Mascherano, Falcao, Di Bartolomei, Cerezo, e vediamo se non si può fare ancora il tiki taka…

    P.S. I più maturi di noi ricorderanno anche che quando Agostino prendeva palla, la prima cosa che faceva era vedere dove stava Bruno Conti e se poteva servirlo. Allora partiva il lancio di 30/40 mt che atterrava coi giri contati sul sinistro di Bruno e tu stavi in porta con due passaggi. Bei tempi…

    • “I più maturi di noi ricorderanno…”

      Eccome se me lo ricordo.
      Il lancio era con il contagiri e lo stop era come se avesse la colla sul piede.
      Arivacce…

    • I piu’ maturi si ricordano anche che col tiki-taka di EL i lancioni non potevi farli e neanche tirare da lontano. Le consegne erano di andare al gol entrando in area o addirittura in porta col pallone, stile Hamrin anni 50′ – ’60.

    • Se per questo anche il calcio totale olandese faceva un certo tiki-taka. Per me la migliore Roma e la più furente fu quella di Erikson! Era a trazione anteriore e giocava a perdifiato. Una bellissima creatura purtroppo durata pochissimo!!

    • Non bisogna andare troppo in là con i tempi, caro “dove stava Josè”. Chi è nostalgico di bruno conti si dimentica che 10 anni più tardi (e per buoni 20 anni) un certo Francesco Totti mandava in porta con un solo passaggio di 40 metri tutti i fortunati giocatori della maggica che giocavano da centrocampo in su. Bei tempi…

  7. Il Barcellona di Xavi, erede in linea retta del gioco di Luis Enrique, è primo in Liga 2 punti davanti il super Real dei fenomeni brasiliani stra favoriti per la vittoria del mondiale in corso, fresco della vittoria in Champions, a su volta con già 10 punti di distacco sulla terza.
    Aspetterei, quindi, a dare per morto questo modo di giocare.
    Detto questo, anche il gioco basato su possesso palla e recupero del pallone nella metà campo avversaria ha già subito un’evoluzione proprio nel suo punto debole, vale a dire nella difficoltà ad attaccare le difese arroccate.
    Non a caso il Barça ha preso Lewandoski ed il Man City Alaand che grazie a quel tipo di gioco stanno segnando carrettate di gol.
    Non è colpa di LE se i punteros a disposizione delle furie rosse, a cominciare da Morata, sono quelli che sono.

    • Il Barcellona di Xavi non fa tiki taka, gioca un calcio più dinamico.
      Luigi Enrico è piatto, il suo gioco è inconcludente e difensivamente pessimo. In più la condizione atletica delle furie rosse, ricorda a occhio e croce quella della sua disastrosa Roma e non mi sembrano Morata e i vari punteros i colpevoli della eliminazione.
      Il Real è super solo nei campioni che ha disposizione, a livello di gioco è solo difesa e contropiede, tanto cari a Carletto.

    • Chiaramente non hai/avete in mente la differenza tra allenare un club e allenare una Nazionale. 1. In un club devi cercare di accontentare le aspettative di 1-2-3-4 anche 8 mil. di tifosi. In una Nazionale i tifosi possono essere decine di ml. 2. I club devono guardare al budget, ai paletti etc… e solo pochi possono permettersi Halaand o Lewandoski. Le Nazionali hanno a disposizione tutto il parco dei tesserati con passaporto di quella nazionalita’. Quindi se Morata non va bene, cerca altrove. Perche’ diamo addosso a mancini, nonostante tanti dicano che il suo e’ calcio-champagne etc… Perche’ si e’ affidato ad un branco di ex-calciatori. Hai Zaniolo e ti affidi al gallo, a ciro, ad insigne. Mou puo’ dire: non mi comprano i giocatori che voglio. Ma mancini non puo’ dire: i club non mi danno i giocatori che voglio. Chiaro il concetto?

  8. Er Barcellona de Peppe Guardiola ha creato er più grosso equivoco daa storia der carcio. Quelli se potevano permette de fa er ticche e tocche e la costruzione dar basso, perché c’avevano na squadra de alieni. Dai difensori, passanno ai centrocampisti, fino all’attaccanti. Come te vie in mente de replicá na cosa simile!? Vedi squadre tecnicamente ciavattone che provano a fa a costruzione dar basso….so imbarazzanti

    • Perdona Nico, ma ripetendomi su quello che ho detto più sopra, tiki taka e costruzione dal basso non sono la stessa cosa. Il secondo si può fare anche senza una ragnatela infinita di passaggi.
      E poi scusami, quale sarebbe l’alternativa? Il rinvio lungo del portiere o del difensore? Può andare bene se hai un centravanti tipo il vecchio Horst Hrubesch che le prende tutte di testa e fa sponda per i compagni; altrimenti è solo una palla persa e un’altra azione concessa agli avversari.
      Anche la Roma costruisce dal basso…o sarebbe meglio dire, ci prova. Il problema semmai è che nel basso ci restiamo impantanati, perché nessuno osa o ha nelle corde la giocata di qualità.
      E alla fine, chiuso ogni spazio, si prova a uscire col lancione affannoso che regala la palla agli altri. Non è imbarazzante pure questo?

    • Io so pe le verticalizzazioni e e le sovrapposizioni su le fasce…Niente lancioni, niente ticche e tocche e nemmeno er portiere che deve giocà co li piedi. Damme n’regista serio e laterali de fascia che sartano l’omo

  9. il vero Tiki taka lo ha fatto solo il Barcellona di qualche anno fa, certo anche la Spagna ….la nazionale era un blocco-Barcà, e comunque erano tutti campioni ma alti 1.50, adesso è finito quel ciclo, ci ha provato anche guardiola col Manchester, ma la velocità e la fisicità del football di ora non te lo permette, il calcio cambia come tutte le cose, e comunque a me non piaceva molto, sono per i 4 passaggi in verticale e gol….

  10. nè tiki taka nè calcio all’italiana alla fine quello che conta sono i calciatori che si hanno, piu sono bravi piu si vince… alla fine è quasi sempre cosi…

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