NOTIZIE AS ROMA – I boati ripetuti, la gente impaurita, i cori e le urla per annunciarsi e per aprirsi la strada. Oltre mille tifosi del Galatasaray, la squadra turca che ieri sera ha giocato all’Olimpico contro la Lazio, hanno assediato ieri il Centro facendogli pagare un altro dazio. L’ennesima impresa degli ultrà che riescono ad attraversare il cuore della città e se ne sentono padroni. Verso le quattro del pomeriggio, dopo aver girovagato ubriachi in lungo e in largo, si sono riuniti a piazza del Popolo e da lì hanno proseguito in corteo verso Villa Borghese, dove li aspettavano gli autobus per portarli allo stadio. Fumogeni, lancio di petardi, bottiglie vuote buttate a terra, una scia di immondizia. C’è stato qualche momento di tensione, anche se nulla di paragonabile a quello che accadde un anno fa con i supporters olandesi del Feyenoord che misero a ferro e a fuoco piazza di Spagna in un pomeriggio di follia.
L’APPRENSIONE – La Questura, che si riserva di far arrivare una protesta alla Uefa «nei confronti di una tifoseria che si è ripetutamente macchiata di violenze e illegalità», aveva predisposto un servizio d’ordine imponente: un camion idrante, automezzi blindati, almeno cento agenti appiedati per strada per non lasciare neanche un centimetro agli scalmanati. Non ci sono stati scontri e trattandosi dei tifosi turchi, conosciuti in tutta Europa per la pericolosità, non si può dire che sia andata male. Resta il fatto che gli ultrà, facendo esplodere grossi petardi e riempiendo l’aria di fumogeni gialli e rossi – i colori della squadra – hanno sconvolto la zona del Tridente e quella limitrofa. Tanti negozianti hanno abbassato le saracinesche temendo il peggio e la gente è scappata di corsa per timore del peggio. Il momento più critico a piazzale Flaminio: i sostenitori del Galatasaray l’hanno paralizzato e il caos si è esteso al Muro Torto. La coda delle auto arrivava fino a piazza Fiume e dall’altra parte ci sono state ripercussioni fino a via Cola di Rienzo. Tutto per una partita di calcio.
MESI DI POLEMICHE – Ancora una volta, nonostante mesi di polemiche, si è deciso di instradare gli ultrà all’interno di Villa Borghese per farli salire sugli autobus messi a disposizione dall’Atac. Il parco simbolo della città è stato utilizzato per un trasbordo che i supporters italiani, quando sono in trasferta a Roma, fanno in aree periferiche come Tor di Quinto. Ma con i tifosi stranieri, specie se arrivano in aereo, i controlli per impedire l’acceso al Centro sono più difficili. A piazzale delle Canestre, all’interno della villa, c’è stata l’unica carica di alleggerimento della polizia: i turchi volevano andare verso i bus in numero superiore al consentito, c’è stato qualche spintone e gli agenti hanno risposto con qualche manganellata per calmare gli animi. Un ultrà ha riportato una contusione alla testa.
Il questore in persona, Nicolò D’Angelo, a un certo punto è andato a vedere che aria tirava a Villa Borghese. È sceso dall’auto di servizio e si è mescolato in mezzo ai suoi uomini, senza casco e senza scudo, davanti ai tifosi turchi. «Ero di passaggio – ha detto – e mi sono fermato a dare uno sguardo». «Bisogna scegliere il male minore – ha aggiunto – non mi pare il caso di far accadere chissà che per il lancio di qualche petardo. Siamo qui per fare opera di contenimento e nel complesso tutto è rimasto sotto controllo». Allo stadio i tifosi turchi sono stati perquisiti minuziosamente, tanto che molti non sono riusciti a entrare prima dell’inizio. La fama del coltello facile precede i turchi in tutto il continente. Uno di loro, verso le quattro del mattino, era stato ferito a Ponte Milvio con un’arma da taglio. «Da un laziale», ha detto lui. Ma pare sia stata una tentata rapina. Stessa sorte per un romano ferito alla schiena a Montespaccato. Ma il legame con il calcio è tutto da verificare.
(Il Messaggero, L. Lippera)
Ero di passaggio, bisogna scegliere il male minore…Non mi pare il caso di fare accadere chissa’ che per due fumogeni..VERAMENTE COMPLIMENTI X I COMPLIMENTI ( diceva Frassica) all’olimpico in curva tutti seduti se no multe e daspo, barriere, niente cori, niente striscioni ( possibilmente niente mamme..) niente fumogeni il tutto perche’bisogna tutelare l’incolumita’ della gente. Ieri invece non e’ successo niente tutto a posto, poi quando dico che il tutto e’ stata na ritorsione per il famoso striscione ( devo ripetermi napoli-roma cori contro DE FALCHI E LA SUA MAMMA nrssuna sanzione nessuna indignazione nessuna intervista) dite pure che non e’vero, intanto sono anni dico anni che all-interno dello stadio olimpico non succede NIENTE. MA VA BENE COSI CHE DIRE SONO UN POVERO FESSO CHE RICORDA: GLI OLANDESI CI HANNO DISTRUTTO ROMA E I TURCHI QUASI ” MA PASSAVO PER CASO” chiudo segnalando gli ennesimi attacchi ai tifosi ospiti al san paolo stavolta milanisti ma li le barriere non servono lo stadio e’sicuro mentre ll’olimpico no, poi se distruggono roma centro creando situazioni di disagio , paura tra turisti e famiglie tutto a posto e due fumogeni….
c è fumone e fumone
c è petardo epetardo
c è un d angelo ed un d angelo
ragazzi ormai è palese che x qualche motivo si voglia colpire la tifoseria e societa romane
il ragionamento di ieri è stato da tutore dell ordine …..il male minore ….x 2 fumoni..
nnn sono mai stato un sostenitore di chi grida ai complotti ma stavolta…
a pensar male qualche volta ci si azzecca diceva lo zio giulio
non si pensa male so anni che vivono su ste cose contro la rOMA ,son iusciti a dividere la tifoseria , a mandare via allenatori che in altri club vanno bene ,è un tiro al bersaglio e il bersaglio è la ROMA ,la società ,i tifosi , a turno i giocatori l’allenatori ,,basta guardare i giornali e le repliche televisive ,non dico gomblotto o complotto ma certe cose son fatte in maniera scientifica quasi da non accorgesene ricordiamoci i vari scandali che il calcio italiano ha avuto penalizzati sempre ,
Ecco ora il prefetto metterà barriere a piazza del popolo
Repressone solo ai tifosi delle curve romane per il resto pochi turchi sa comandano su Roma fumoni petardi come je pare. Paese ridicolo.