Calciomercato Roma, pressing sul Chelsea per avere Chalobah in prestito

Faccio i miei più sinceri auguri a chiunque sia destinato il messaggio di PicchiaSebino e a tutti quelli che debbono sopportare altri sacrifici per sostenere ricerche e cure. Non siamo il paese descritto! Personalmente ritengo che le cause misero radice fin dalla missione massonica garibaldina finanziata dal capitale fabiano inglese, proseguita poi con la liberazione alleata ed infine cristallizzatasi con il trionfo del capitalismo liberal-progressista cui dobbiamo l’odierno abbandono del ssn a beneficio delle cure private, è questo il giogo cui la moneta €, la banca bce, l’istituzione ue straniere ci costringono da oltre 30 anni. L’italia della liretta era la 4 potenza mondiale, ricordatelo, una nazione che grazie alle politiche eseguite nel rispetto della carta costituzionale aveva, dal dopoguerra in 30 anni circa ricostruito e dimostrato quanto fosse capace e virtuoso.
Forza Roma, sempre!

è un ragazzino di 9 anni che per le terapie deve andare a Firenze, con tutte le spese necessarie per i genitori affinché possano sostenere il viaggio e fermarsi lì per due giorni. ogni volta tra aereo e pullman è un delirio. un paio di volte in aereo hanno dovuto fare sosta a Barcellona in Spagna, prima di tornare in Sicilia.
roba da vomito.

@Picchia: auguri di cuore al bambino. È una situazione drammatica, ma il Meyer è l’ospedale pediatrico top in Italia e uno dei migliori in Europa, dove riceverà le migliori cure possibili. In altri paesi ritenuti faro della civiltà occidentale una famiglia non benestante non se lo sarebbe mai potuto permettere di mandare il figlio al Meyer. In tutte le sue contraddizioni, l’Italia è anche questa.

Al Meyer dispongono di foresterie che danno in uso gratuito per casi come quello che hai descritto, digli di informarsi. Domattina vedo se ti trovo qualche recapito e ti scrivo qui

grazie Mister D. sei un amico

se ne parla bene da un po’, poi è sparito per un periodo non so perché. ma se si guarda Smalling, uno scarto della premier, la speranza che sia buono per questo campionato di serie D, c’è.

Un altro rinforzo per l’infermeria.

Ma qui etichettano come una pippa anche un centrale che ha vinto l’Europa League da titolare, figurati se passerebbe l’acquisto di semi sconosciuti del mercato africano e sudamericano… Comunque, stando a terra con le finanze, sarebbe sicuramente una soluzione migliore che ingaggiare ex quasi campioni svogliati a suon di milioni.

Anche asiatico perché ad esempio la Germania, parte della sua crescita sia in termini economici ma anche calcistici degli ultimi anni, io questo non lo sapevo ma in Germania al momento attuale militano più calciatori asiatici in toto che di Sudamericani tra Bundesliga, serie inferiori e settori giovanili. Questa cosa me lo ha detto un Capo Scout di un club tedesco quando ci sono entrato in contatto l’anno scorso, ed è una possibilità per me di poter collaborare per il suo ed altri due club pure, perché loro sono molto più interessati oggi al tipo di progetto che sto sviluppando rispetto che della ricerca di Sudamericani ed Africani, ed infatti impiegano ora più risorse e persone per seguire talenti in Asia al di fuori dell’Europa. Non è un opinione o un idea, è un dato di fatto che mi è stato confermato proprio da diversa gente li. Semplicemente mi ha detto sono calciatori molto buoni, di più facile gestione, costano poco ed il valore si alza molto più in fretta rispetto ad altri stranieri, possono portare al club più introiti di altri stranieri ed attirare anche sponsorizzazioni.

Aò, io comprerei n’coreano o n’giappo, solo per fa contento Saverio…

Io non lo dico per fare contento me, è solo una realtà fin troppo palese al giorno d’oggi tutto qui. Costano molto di meno rispetto a calciatori sudamericani in tutto (cartellino, ingaggi, commissioni ed oneri, nessuna condizione di comproprietà dei diritti dei calciatori cosa che soprattutto con qualsiasi brasiliano hai questo problema al giorno d’oggi), li puoi prendere in prestito ed il diritto di riscatto è anche basso (cioè se vanno bene paghi in genere al massimo €2M ma anche riscatti tra i €500mila e €1M che potresti subito anche rivendere a 10 volte quella cifra se hanno fatto bene nel resto d’Europa).
Tendono ad essere calciatori molto più disciplinati (tendono a non fare vita notturna di bagordi), si allenano il doppio e gli allenatori che li hanno gestiti li adorano perché mettono molto impegno nell’imparare i loro dettami tattici (De Zerbi quando si parlava di sua permanenza al Brighton ha subito detto di rinnovare Mitoma e quando Mitoma ha rinnovato il contratto, si è personalmente presentato per abbracciarlo ed è diventato il suo calciatore preferito) e questi qua escono sempre con la maglia strabagnata e corrono come dannati. A noi poi ci mancano calciatori che facciano molto più movimento quando non in possesso palla, punto di forza di questa tipologia di calciatori poi. Io farei carte false per avere a Gennaio un difensore tale e quale al KIM ex-Napoli che veramente non credevo che il Napoli potesse trovare un difensore più forte di Koulibaly, e veramente nemmeno io mi aspettavo che alla sua prima stagione questo sudcoreano sarebbe stato il difensore più forte in assoluto della Serie A, soprannominato “Monster” perché dai dati CIES è anche il difensore più veloce in Europa.

Poi parliamo sempre che ci servono due terzini forti forti che però per come giochiamo devono giocare più avanzati e devono anche andare avanti e crossare, ed in genere in paesi come Giappone e Corea, questa tipologia di calciatori sono tra i loro punti di forza.
Li sono molto diffusi una tipologia che sono i cosidetti “asian wingback” che sono soprattutto nipponici e coreani, una specie di evoluzione dei cosidetti fluidificanti ma che rispetto ai classici fluidificanti brasiliani, non solo attaccano molto in avanti giocando più alti dei terzini, ma per via della loro grande corsa fanno anche più rapidi ripiegamenti in difesa. Se giochi con un solo uomo di fascia che deve fare le due fasi, i calciatori più efficaci nel fare ciò sono proprio i “wingback” asiatici. Un esempio chiaro era quel LEE del PSV anni fa che da solo si mangiava tutti sulla sua fascia sinistra e riusciva ad attaccare ma anche difendere in modo efficace brillando anche a livello di Champions League anche nelle fasi finali, calciatore di cui Spalletti se ne innamoro all’epoca e che veniva nominato “Doppelganger”, perché con lui era come se giocavi con 1 uomo in più in campo.
Se vogliamo continuare a giocare sempre con una difesa a 3 con 1 solo calciatore sull’esterno (subendo anche raddoppi e se sei scarsamente mobile poi ti imbavaglieranno sempre), a dover fare le due fasi di gioco e che deve correre tanto, allora il più indicato è proprio il “wingback” asiatico.

c’e’ anche la forchetta ..

Concordo con Leo. Almeno Theate conosce il campionato. Temo però che prenderemo Chalobah considerando che al momento è fermo per infortunio e non è dato conoscere la data del rientro.

si ti danno buongiorno che ha dieci anni di meno per un giocatore finito qualche soldino che sarebbero 20 milioni di euro ma come ragionate

Come mi pare scrisse una volta @Marco79 se non erro, purtroppo i talenti italiani scarseggiano al giorno d’oggi per via di una formazione a livello calcistico che non coltiva certi aspetti importanti.
Ho parlato con diverse persone del settore che se ne lamentano, poca cura fin da giovani sull’aspetto tecnico e sopratutto nel fare giocare i giovani in continuazione in spazi stretti ed a ritmi più elevati come fanno soprattutto spagnoli, portoghesi ed olandesi ad esempio. Noi tendiamo a buttarli troppo velocemente in campi di dimensioni più grandi curando gli aspetti tecnici di meno ed i nostri ragazzi non imparano a padroneggiare il possesso palla e doti di screening/copertura del pallone ma anche di tocco e controllo come fanno in altri paesi che invece curano questi aspetti in modo maniacale, qui si cerca invece di lavorare più sull’aspetto tattico e quindi purtroppo i nostri giovani qui risultano essere tecnicamente meno forti ed è per questo che in altri paesi che curano questi aspetti, se un ragazzo debutta in una squadra di una prima divisione, anche un club BIG a 16 anni, non è affatto una novita e che a 18 anni ha già magari 2 stagioni e mezzo esperienza da titolare, oltre 50 partite giocate da professionista con anche alcune esperienze nei tornei UEFA e magari anche già qualche presenza nella Nazionale maggiore del loro paese. In Italia se a 18 anni stai giocando in Serie B da titolare, è già tanto qui da noi.
Dico questo perché come mi ha detto diversi anni fa un ex-calciatore famoso italiano che era difensore, oggi giorno i difensori non sanno più difendere perché non li viene insegnato a difendere e se non li viene insegnato, come fanno a diventare difensori forti?

Acerbi lo “consigliai,” venendo subissato di insulti, qui ci poniamo limiti che non ci sono, auto impedendoci di prendere giocatori per la loro appartenenza passata, fede calcistica o altro. Roba da fine secolo ed infatti si vince una volta per secolo.

io purtroppo credo che il problema per la Roma non è che sia italiano, inglese, coreano o del Burundi
il requisito essenziale è che sia in prestito.

la Roma non può comprare. e temo che anche per un prestito ci sia comunque la necessità di vendere prima qualcuno….

come ho detto già tempo fa, francamente non amo questa strategia non perché il giocatore sia necessariamente rotto o scarso
ma perché la Roma non sta più pattimonializzando:

giocatori in prestito non sono tuoi.
giocatori ultra trentenni, anche se buoni, sono difficilissimi (o impossibili) da vendere. e certamente senza possibilità di congrue plusvalenze.

a oggi, chi si può vendere con “soddisfazione” a parte Bove?

Beh potremmo vincere anche se prendessimo calciatori non basandoci unicamente dai profili ristretti ed allargassimo il nostro raggio di ricerca pure. Il Napule ha vinto l’anno scorso lo scudetto grazie a due calciatori oltre ad Osimen che erano visti inizialmente come due oggetti misteriosi per via della loro nazionalità (il georgiano Kvara ed il sudcoreano KIM), risultati essere tra i migliori calciatori del nostro campionato poi a fine stagione. Francamente a noi servirebbe un difensore centrale di tutt’altro livello rispetto a tutti questi nomi che vada a rimpiazzare Smalling ma anche che sia più veloce. Di difensori italiani e che militano in Serie A che siano più forti dell’inglese c’era solo il sudcoreano l’anno scorso ed avrei dato via Smalling, Ibanez e Mancini tutti assieme per avere uno come KIM da noi. Ora in Europa ci sono anche altri difensori asiatici interessanti come Machids dell’USG in Belgio, riscattato la scorsa estate per €1M che potrebbe a Gennaio andare al Tottenham per €15M. Non esiste solo KIM, ho visto che di difensori in Giappone e Corea con quelle caratteristiche ce ne sono diversi, anche con maggiori potenzialità se arrivano qui a 18-22 anni e di cui secondo me il rischio è quasi nulla visto che potresti prenderne uno in prestito oneroso tipo paghi €200mila inizialmente ed il riscatto può essere fissato anche a €800mila (puoi prendere il più forte nel ruolo di età maggiore (23-26 anni) tipo a €200mila + €1.8M di riscatto) ed un ingaggio se giovane di un Primavera ma anche tra €100-300mila all’anno. Lo alleviamo noi un nostro KIM che può arrivando più giovane diventare anche più forte dell’ex Napoli. Serve anche fare colpi per me di questo genere anche in ottica futura.

Schuurs infatti era un potenziale buon colpo e se avessimo avuto qualcuno realmente con buoni contatti in Olanda, si sapeva che Schuurs era in rottura con l’Ajax ed era stato messo ufficialmente in vendita dal club, quindi i lancieri non potevano sparare cifre alte. Però in parte ci è andata bene perché Schuurs è letteralmente fuori ancora oggi per via un grave infortunio al crociato (se avessimo preso lui può essere probabile che sarebbe una situazione di lunga degenza alla Smalling) ed ha saltato fino ad oggi quasi tutto il campionato, rimpiazzato per questo da Buongiorno. Io vorrei un difensore con le qualità fisiche di KIM che in tutta la sua carriera non ha mai subito alcun grave infortunio, che come alcuni qui scrivono, magari pescarne uno per una volta anche fisicamente integro no?

Il Chelsea ha tre squadre, e può prestare quelli che per scelta tecnica dell’allenatore, o infortuni, giocano meno. Possono avere dei problemi, ma quelli che arrivano lì, scarsi non li sono di sicuro. Poi ognuno la pensa come crede; il bello del dibattere è questo.