NOTIZIE ROMA CALCIO – Borja Mayoral ha dovuto iniziare a dribblare sin da piccolo. Prima degli avversari, la paura, scrive oggi Il Messaggero (S. Carina). Quella che a 4 anni, quando gli è stato diagnosticato il diabete, ha fatto temere all’attaccante di dover accantonare i sogni prima di coltivarli. E invece, aiutato dalla presenza costante di mamma Isabel che prima di ogni allenamento lo costringeva a farsi controllare il livello di zucchero nel sangue, ha iniziato a conviverci.
Nel 2007 il Real bussa alla sua porta e inizia quell’avventura che da un paio di settimane lo ha portato alla Roma. A 23 anni ha già tanto da raccontare. Ma ancor di più da dimostrare. Perché dopo l’exploit nelle giovanili dei blancos con un soprannome che equivale ad un macigno – il nuovo Raul Blanco – Mayoral ha esordito a 18 anni in prima squadra contro il Las Palmas per poi regalarsi una parentesi al Wolfsburg e gli ultimi due anni al Levante. In un calcio che esalta e fagocita alla stessa velocità, Borja già si porta dietro l’etichetta di promessa mancata.
Ma un ragazzo capace di segnare 148 gol nelle giovanili e che a 20 anni appena compiuti è stato capace di togliersi la soddisfazione di siglare la prima rete nella Liga (alla Real Sociedad) e in Champions (al Borussia Dortmund) non può essere uno qualunque. Singolare che per dimostrarlo, quando per la prima volta Zidane sembrava volergli regalare più spazio alle spalle di Benzema, abbia scelto la Roma. Perché anche qui c’è un totem, di nome Dzeko. Lo spagnolo però è pronto. A far da vice a Edin o a giocarci insieme.
Del resto il ruolo di seconda punta sembra ritagliato su misura per lui. Calciatore completo, calcia con entrambi i piedi, si fa rispettare nel gioco aereo, si mette sempre a disposizione dei compagni anche a discapito di qualche gol (al Levante ne ha segnati 14 in 69 gare, coppe comprese). Fonseca in questa pausa ha potuto vederlo da vicino, parlarci e iniziare a lavorarci. Ora il calendario presenta sette gare (Benevento, Young Boys, Milan, Cska Sofia, Fiorentina, Cluj e Genoa) nelle prossime tre settimane. Spazio per vederlo all’opera non mancherà. Anche perché la curiosità non è solo dei tifosi. Ma anche dei Friedkin che prima di dare il via libera all’operazione, hanno chiesto allo scout Cavallo una relazione sull’attaccante, trovando conferme sulle qualità del calciatore.
Fonte: Il Messaggero
Se fosse anche soltanto la metà di Friedkin avremmo fatto un grande acquisto
Vorrei proprio vederlo giocare, spero sia uno buono.
È una mia personale scommessa, in questo ragazzo io ci credo, e mi auguro che il tecnico abbia le idee molto chiare su come impiegarlo, perché negli ultimi anni ho visto troppi giocatori perdersi anche a causa della confusione che hanno fatto gli allenatori circa la loro posizione in campo.
Sono sicuro che farà molto bene… non si entra in prima squadra così facilmente Nel Real Madrid. Daje mostro fai vedere chi sei.