As Roma, Uber diventa partner per la mobilità e l’innovazione

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AS ROMA NEWS – L’AS Roma è lieta di annunciare di aver siglato un accordo con Uber, che diventa partner per la mobilità e l’innovazione del Club. L’app californiana consentirà a tutti i tifosi di raggiungere e lasciare lo Stadio Olimpico in maniera ancora più facile e veloce, grazie al proprio smartphone. L’accordo si sviluppa in più attività che copriranno l’intera stagione calcistica in corso. Per iniziare, chi prenoterà una corsa con Uber in occasione delle partite giocate in casa dalla Roma, inserendo nell’app il codice FORZAROMA otterrà uno speciale sconto del 20% per le corse da e per lo stadio. In aggiunta, per facilitare il deflusso al termine della partita, l’app indicherà chiaramente il percorso per raggiungere i punti di raccolta Uber più vicini, tra questi anche quello legato alla pick up area (fast track) posta in Viale dei Gladiatori, che consentirà alle persone di districarsi dal traffico ancora più velocemente.

L’accordo è stato pensato per rendere la vita dei tifosi più semplice, grazie alla tecnologia e per consentire loro di godersi al meglio i match più emozionanti. Infine, la partnership permetterà inoltre a tutti i turisti in visita nella Capitale di assistere alle grandi partite del campionato italiano. Una volta entrati nell’app di Uber, infatti, alcune card speciali segnaleranno loro i match in programma a Roma, eventi da non perdere per vivere tutte le indimenticabili emozioni del calcio italiano, con un link diretto al ticket office dell’AS Roma. Questa è la prima di una serie di iniziative pensate da AS Roma volte a migliorare la fruibilità e accessibilità dei propri tifosi in occasione delle partite giocate presso lo Stadio Olimpico.

(asroma.com)

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3 Commenti

  1. Dopo tutti questi grandi manager del marketing stranieri, questo piccolo italiano con gli occhialetti sta macinando contratti uno dopo l’altro.
    Daje.

  2. Uso UBER ovunque nel mondo. Non sapevo fosse legale anche in Italia. Pensavo la lobby the tassisti fosse riuscita a decretarne la morte. Ottimo, la prossima volta che torno nella mia Roma apro l’app.

  3. Va beh probabilmente non è questione che gli altri managr fossero incapaci di chiudere un contratto, ma che l’indirizzo di marketing della società è cambiato.
    C’è stata una chiara autocritica di J. Pallotta a tal proposito, nei mesi scorsi.

    La Roma è passata dal cercare solo ed ostinatamente la grande partnership legata anche allo stadio, cioè lo sponsor da 30 (o più) milioni l’anno, alla strategia di mettere in cascina comunque la legna piccola.
    Per il main sponsor credo che i tempi siano maturi, in un verso o nell’altro. L’esito della conferenza dei servizi metterà in moto il meccanismo.
    In caso negativo (famo le corna) probabilmente si cercheranno piccoli sponsor come il Napoli.

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