Totti: “E’ il momento giusto per Ancelotti alla Roma, altrimenti punterei su De Zerbi. Frattesi? E’ romanista, spero si possa fare un investimento” (VIDEO)

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NOTIZIE AS ROMA – Francesco Totti, l’ex capitano della Roma, il simbolo di una generazione di calciatori che hanno segnato la storia del calcio italiano, si è raccontato in una lunga chiacchierata con il giornalista Fabrizio Romano.

L’intervista, andata in onda sul canale YouTube di Betsson Sport, ha toccato diversi temi che spaziano dall’amore incondizionato per la Roma, alla sua visione di campioni come Dybala, senza dimenticare le sue esperienze internazionali, dalla magica notte del Mondiale al rigore contro l’Australia. Ecco le sue parole.

Come stai?
Bene grazie.”

Il giorno in cui saluti il calcio. Cosa provi quando torni a casa?
“Quella era una giornata particolare. Noi giocatori non vorremmo che arrivasse mai. Purtroppo però c’è un inizio e una fine. L’ho vissuta tranquillamente ma allo stesso tempo ero molto emozionato e contento di vivere una giornata dedicata interamente a me. Non è mai finita quella serata.”

Come è stato il prepartita della finale del Mondiale?
“È il sogno di tutti i ragazzi. Le possibilità sono pochissime e quando ci sei cerchi di entrare in quel contesto. L’abbiamo vissuta come tutte le altre serate, non pensando che fosse la finale del Mondiale. Nessuno dormiva la sera prima. Io e Gattuso abbiamo giocato a carte fino alle 6 di mattina. L’adrenalina era tanta. Era un contesto troppo grande però è indimenticabile.”

Parliamo del rigore contro l’Australia.
“Quando l’arbitro ha rischiato, c’è stato un momento in cui tutti i giocatori si sono allargati. In quel momento ho trovato una prateria e mentre camminavo fino al dischetto, pensavo di poter fare il cucchiaio ma ero titubante. Dopo il rigore sapevo che la partita sarebbe finita perciò era troppo complicato. Me la sentivo ma non ero troppo convinto. Il portiere era enorme, come van der Sar. Alla fine ho calciato forte ed è andata bene.”

Sul no al Real Madrid. Hai mai parlato con Florentino Pérez?
“No, ne sono rimasto fuori. C’era la società che parlava con lui visto che era in ottimi rapporti con Sensi. Lui non voleva vendermi a nessuno. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenermi. Nella sua gestione non avrebbe mai accettato una mia cessione. Mi reputava il suo figlio maschio.”

Milan e Inter hanno provato a prenderti. Chi ci ha provato di più in Italia?
“Milan e Inter spingevano più di tutte. Dopo la prima riunione con il presidente però gettavano la spugna.”

Su Vito Scala.
“Non esiste un aggettivo per descriverlo. È stato un padre, un fratello, un amico, tutto. Mi ha gestito un campo e fuori. Mi ha aiutato nei momenti difficili. Tutt’ora abbiamo un grandissimo rapporto. Sono cose che ti porti fino alla fine. Siamo cresciuti insieme a San Giovanni e poi nel settore giovanile. Dio ha voluto che facessimo tutto questo percorso insieme. Dentro la Roma Vito è una risorsa, una forza della natura”.

Che tipo di futuro vedi per De Rossi?
“Il rapporto che ho con lui extra campo e bellissimo. Gli auguro il meglio per la sua nuova avventura che sappiamo non essere semplice. Lo vedo voglioso e determinato. Ho visto che ha buoni margini di miglioramento. Parla bene l’inglese, è un comunicatore. Penso che possa avere un grande futuro da allenatore”.

C’è un allenatore che ti piacerebbe vedere alla Roma in futuro?
“Spero che possa venire Ancelotti che è sempre stato tifoso. Penso sia arrivato il momento giusto. L’ho visto tempo fa quando sono andato a trovare alcuni giocatori. Un discorso è sentirlo al telefono, dal vivo invece riesci a dirti altre cose”.

Se fossi un presidente, prenderesti Mourinho?
“Sempre, per quello che è il mio pensiero. È un nome che sta in cima ai miei desideri. Per vincere servono grandi personaggi e lui ha fatto la storia del calcio. Mi piacerebbe molto lavorarci. È uno che non ha peli sulla lingua. Mi faceva piacere giocarci contro. Le persone che hanno avuto la fortuna di essere stati allenati da lui mi hanno confermato il mio pensiero. Ti fa stare bene e ti difende”.

Da tifoso, c’è un allenatore che ti piacerebbe vedere a Roma?
“Se dovessi scegliere un allenatore giovane punterei su De Zerbi. Ha grandi doti e visioni di come impostare la squadra. È un ragazzo eccezionale, ci mette l’anima. Se dovessero prendere un altra strada mi piacerebbe lui”.

Sul lavoro di Ranieri.
“È speciale come persona. Entra in punta di piedi e va via da Re. È il campo quello che decide e lo cercano sempre tante squadre. Aveva smesso ma poi la Roma per i problemi che ci sono stati lo ha richiamato. Lui ha sempre detto sì alla Roma. È una figura troppo vera, leale, importante. Sia per i tifosi, per la società, per i tifosi ma soprattutto per la squadra che è rinata”.

Su Leao.
“Potrebbe diventare un grande giocatore ma deve cambiare il modo di ragionare. Non lo conosco personalmente ma da fuori, se fossi tifoso del Milan, non mi farebbe impazzire l’atteggiamento. In quella società devi fare uno scatto diverso. Per imporsi con la squadra, i tifosi, l’allenatore, l’atteggiamento deve essere diverso”.

Un giocatore che ti piacerebbe vedere a Roma?
“Non mi viene un nome specifico. Punterei su un giovane come Nico Paz. Mi piace, è estroso e cattivo allo stesso tempo. Il Real ha fatto la scelta migliore. Ritornerà a Madrid e diventerà tra i migliori al mondo”.

Com’è stata la parentesi da procuratore?
“Tutt’ora ho l’agenzia ma non ho il tesserino da procuratore. Cerco di trovare talenti. Non mi piace andare in giro a prendere quelli che hanno già una storia. Cerco ragazzi giovani per farli crescere nel migliore dei modi spiegandogli veramente com’è il calcio. Il problema in questo momento non sono i ragazzi ma le famiglie. Anche per chi ha talento, il problema è interfacciarsi con i genitori. Tutti credono che il proprio figlio sia il migliore”.

Avevi preso Retegui. Com’è stato?
“È stato il primo giocatore che ho preso in procura. Nessuno tra presidenti e dirigenti mi ha creduto. Mi dicevano che non faceva gol”. Cosa si prova nel vederlo capocannoniere oggi? “Sono molto contento. È un ragazzo eccezionale, umile, con i piedi per terra. Ha una famiglia top. Sono contento per lui perché se lo merita. È un lavoratore. Pensa solamente al calcio. Ha ancora margini di miglioramento”.

Frattesi vale l’investimento che si pensava potesse fare su di lui la Roma?
“Stiamo parlando di uno dei giovani più forti in circolazione a centrocampo. Lui è tifoso della Roma, spero che su di lui possano fare un grande investimento. Sarebbe un sogno per lui e per i tifosi. Ogni volta che entra fa il suo, con la voglia e la testa giusta”.

Cosa pensi del mercato arabo?
“Si tratta di un altro calcio e un altro popolo. Hanno la fortuna di poter fare ciò che vogliono. Non esistono più bandiere, chi ha la possibilità di poter andare a guadagnare queste cifre assurde lo rispetto. Lì una squadra vale l’altra, quindi si va dopo ci sono più soldi. Penso che prima o poi finirà questa cosa, hanno risorse illimitate ma prima o poi metteranno un punto”.

La tua storia alla Roma è irripetibile?
“Credo sia quasi impossibile ripetere il mio percorso. Ho vestito un’unica maglia nonostante i tanti alti e bassi, non è semplice gestire tutto. Difficile trovare giocatori che vogliano restare in un club per così tanti anni”.

Con chi ti sarebbe piaciuto giocare?
“L’unico rimpianto è non aver giocato con Ronaldo ‘Il Fenomeno’. Per me era il più forte di tutto, più di Messi e Cristiano Ronaldo. Nel periodo tra Barcellona e Inter, levato Maradona che è il calcio, c’è R9”.

Il calciatore più sottovalutato con cui hai giocato?
“Pizarro aveva qualcosa in più rispetto a tanti altri. Lo reputavano un buon giocatore, ma chi sa di calcio vedeva quanto spostava”.

Un calciatore che in allenamento era un fenomeno e poi in partita non dimostrava il suo valore?
“Ce ne sono stati tanti a Roma. Dal lunedì al sabato erano fortissimi, poi quando sali le scalette dell’Olimpico… Non voglio fare nomi, in una recente intervista li ho fatti e ho scatenato il putiferio”.

C’è mai stata veramente la possibilità di tornare a giocare?
“C’è stata qualche telefonata con una squadra di Serie A e l’avevo presa in considerazione, veramente. Poi ragionandoci meglio, da una parte mi avrebbe fatto piacere ma dall’altra parte ho pensato di poter essere patetico. È iniziato tutto per scherzo, poi è nata questa cosa. Poi alla fine è andata così.”

Modric ti ha sempre ammirato. Tra poco compirà 40 anni, cosa pensi di lui?
“Per me è tra i migliori giocatori in circolazione. Ha un talento e una classe diversa. Mentalmente è più pronto rispetto a tanti altri giocatori.”

Oggi dire no al Real Madrid sarebbe ancora possibile?
“Se parli di me, sì. Continuerei a dire di no. Sono un pazzo con i sentimenti e nessuno me li toglierà mai. Quello che provo per questa città, questa maglia non lo sa nessuno. Se dovesse capitare ad altri però non ci penserebbero più di tanto.”

La Premier con il Leicester vinta da Ranieri, è l’impresa calcistica più importante di sempre?
“Sì, un risultato impossibile. A Roma però quando venne la prima volta, stava per fare la stessa cosa nell’anno del triplete dell’Inter. Siamo andati sopra nelle ultime tre giornate ma poi abbiamo perso con la Sampdoria.”

Chi voteresti oggi per il Pallone d’oro?
“Ancora non ho capito come si vince il Pallone d’oro. Salah ogni anno fa 30, 40 o 50 gol.”

Il miglior giocatore italiano oggi?
“Non è facile. Diciamo Donnarumma. È quello che spicca di più. Non è una bella risposta però eh.”

Chi è l’allenatore migliore al mondo oggi?
“Guardiola, Ancelotti o Mourinho.”

Il migliore italiano?
“Conte, anche se ti fa lavorare tantissimo. Trasmette voglia, stimoli. Lo avrei voluto vedere a Roma. Quando ho fatto per poco tempo il dirigente lo abbiamo contattato e ci è mancato poco. Ci ho provato personalmente insieme a Guido Fienga.”

In quale giocatore vedi un futuro da allenatore?
“Quando giocavamo noi non ne parlava nessuno. Alla fine invece quasi tutti gli ex allenatori sono diventati allenatori. Non riuscirei a gestire 30 giocatori. Sono un rosicone, permaloso.”

Chi vince il prossimo Mondiale? Come vedi l’Italia?
“Le squadre sono sempre quelle. Poi ci può essere la sorpresa ma il cerchio si chiude sempre su quelle 4. Spero che l’Italia ci possa arrivare.”

Vedi un miglioramento?
“Spalletti ha cambiato alcune cose e la squadra ha recepito subito. Penso che possano fare un bel Mondiale.”

L’Inter può arrivare lontano?
“Penso di sì. Spero che possa arrivare in finale. Vedere un’italiana in finale è sempre gratificante.”

Hai giocato contro Cristiano Ronaldo e contro Messi. Chi ti ha colpito di più?
“Entrambi. Sono totalmente diversi, me li prenderei entrambi anche se non avrebbero tanta voglia di giocare insieme con me alle loro spalle. Sono giocatori fuori dal comune. Vincono le partite da soli. Quando giocavano al Real Madrid e al Barcellona sembrava un videogioco. Facevano 70 gol a stagione.”

Se dovessi far tirare un rigore per salvarti la vita, a quale ex compagno lo daresti?
“A De Rossi. È un rigorista. O a Montella.”

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50 Commenti

    • Uno che preferisce Maradona o R9 a Messi di calcio capisce poco . Anche con questa storia di Ronaldo il fenomeno più forte di tutti alla fine si esagera. Il più forte lo decide il campo , poi ci sono le opinioni personali. A mio parere Totti è più forte di Zidane ma rimane una opinione. I migliori calciatori Italiani : Totti , Baggio e poi a Pari merito Zola e Di Natale. Se vai a Napoli il più forte è Maradona ma già in Argentina il più forte è Messi. Il campo dice Messi e poi divertitevi a trovare il numero 2

    • Alex , Messi e CR7 se ce fai mix non fai metà Fenomeno.
      non parlate di chi non avete vissuto.
      Maradona era il calcio per tutto ciò che rappresentava, oltre il campo ovviamente dove era un Dio.
      ma io che ho visto tantissimi campioni veri ti posso garantire che come Luis Nazario da Lima, non ne ho visti mai. giusto Ronaldinho ci si avvicinava ma nemmeno lui.

    • Non ho vissuto Pelè, neanche Totti a maggior ragione, quindi chiunque si lanci in classifiche di questo genere ha sempre una visione parziale delle cose.
      Allo stesso modo è insensato affermare che chi preferisce Maradona o Luis Nazario da Lima (Ronaldo) a Messi “capisce poco di calcio”. Su quali basi?
      Io personalmente ho visto due giocatori in grado di vincere le partite praticamente da soli, Maradona e Ronaldo.
      Chi ha avuto modo di vedere e ricorda il Mondiale 86 in Messico sa di cosa parlo: un’Argentina di media caratura, se non di categoria più bassa, letteralmente portata al trionfo da un solo giocatore, con ogni mezzo, persino con le mani.
      E Ronaldo nell’Inter di Simoni faceva lo stesso, una forza della natura che prendeva palla nella sua trequarti e metteva col sedere per terra 5 o 6 avversari più il portiere.
      Sia CR7 sia Messi hanno bisogno del supporto della squadra, in particolare il primo.
      Maradona e Ronaldo, per vizi privati il primo e infortuni il secondo hanno avuto meno anni a disposizione di Messi e CR7 ai massimi livelli.
      Quindi sì, se misuriamo tutto coi gol, Messi e CR7 sono avanti, ma da loro le cose che ho visto fare a Maradona e Ronaldo non le ricordo.
      Anche questa resta ovviamente solo un’opinione personale, senza pretese di capire di più di altri.

    • Ed io invece su Ronaldo sono d’accordo con Francesco..

      Anzi in realtà tutti quelli che hanno giocato contro Ronaldo il fenomeno dicono la stessa identica cosa..

      Nesta, Cannavaro, Thuram.. Nesta quando lo racconta, dice chiaramente che Messi.. CR7 sono fortissimi.. E un ovvietà.. Ma quando giocavi contro il Fenomeno sentivi di non poter far nulla..

      Il problema di Ronaldo è che e durata poco, perché si è rotto presto.. Ha continuato ma ormai aveva perso qualcosa.. Ma il primo Ronaldo era un mix tra Messi e Cristiano Ronaldo..

      Un dribbling che lasciava sul posto 5 avversari uno dietro l’altro, uno scatto devastante, una velocità in allungo, una potenza fisica mostruosa, un controllo palla che un numero 9 non ha mai.. Una botta dalla distanza assurda.. Ronaldo era veramente un fenomeno.. Era tutto..

      In Italia.. Non in Portogallo, non in Olanda, contro difensori Italiani, Ronaldo fece un goal dribblando 6 avversari..

      Purtroppo per il calcio è durato poco.. Ed ecco perché i numeri di Messi e Cristiano Ronaldo sono di gran lunga superiori.. Ovvio uno è stato al massimo della sua carriera 4 anni.. Gli altri due sono durati 20 anni.. E su questo non c’è paragone..

      Ma Ronaldo a 20 anni in un solo anno di Barcellona segnò quasi 50 goal.. E lui se li inventava dal nulla.. Prendeva palla a centrocampo e arrivava in porta..

      Riuscì a vincere il mondiale 2002 ed era già arrivato, rotto, e fu capocannoniere del mondiale..

      Sempre Nesta aggiunge nella sua intervista.. “Quando ho giocato contro Messi, a volte ti segna ti fa la magia, altre volte trovi il modo di fermarlo, quando ho giocato contro Ronaldo, sono uscito dal campo ed ho pensato, non potevo fare nulla di più, questo è di un livello che io non posso raggiungere ”

      Queste cose la dicono tutti i calciatori che hanno giocato contro tutti e 3.. Anche Paolo Maldini..

      Poi come ho già detto la carriera parla per CR7 e per Messi.. Perché hanno avuto continuità.. Ma ragazzi Ronaldo prima dell’infortunio era devastante.. Il più forte numero 9 mai visto.. E qualche numero 9 forte ho avuto la fortuna di vederne.. Ma mai così..

      Dire che Totti non capisce nulla perché esalta il fenomeno, secondo me significa non aver vissuto il fenomeno prima della sua fine..

      Forza Roma

    • glielo chiedono …

      le prime 3/4 domande gliele avranno fatte 98 volte in vita sua …

      ma non s’è ancora rotto di rispondere ?

      ❤️🧡💛

    • “… spero che possa VENIRE (possa venire non vada) sulla panchina della Roma Ancelotti”, cioè, un Francesco Totti che adesso non ha nulla a che spartire con la Roma, lui la Roma ce l’ha nel sangue, e servono Persone, anche come consigliere, magari insieme a Ranieri

    • Mo nne bono manco De Zerbi?
      A me piace è fortissimo cor gioco tikki takka c’è fa vince un botto de trofei e tante trofie pure!

  1. Auspicare Ancelotti o Allegri per la Roma significa semplicemente non avere aderenza con la realtà, né con le reali esigenze del club. Tra l’altro, Ancelotti lo abbiamo già visto al Napoli e all’Everton cosa è realmente in grado di fare quando non allena una squadra evidentemente superiore alla concorrenza, e un discorso analogo si può fare per Allegri (sempre vinto quando la sua squadra era quella più forte). Alla Roma invece serve un tecnico capace di far rendere squadre medie, di ottenere più punti di quelli che normalmente ha nelle corde, cioè i soliti 60/65, altrimenti sarà sempre impossibile entrare in CL e battere la concorrenza di una tra le strisciate, e anche il Napoli e l’Atalanta.

    • Fabio , io la penso diversamente. Ancelotti vince solo con squadre top (Real Milan Chelsea ecc..)e ogni tanto anche al Real prende sonore sconfitte. In una Roma da ricostruire serve uno umile , di campo , gran lavoratore (Italiano De Zerbi )e conoscitore di calcio che sappia lavorare e lanciare giovani anche sconosciuti. Mia opinione

  2. Già solo dal virgolettato iniziale si capisce perché Totti non può fare il dirigente, non perché non sa di calcio, ma perché ragiona come un tifoso senza profondità di pensiero.

    Ancelotti oggi nella Roma sarebbe come Mourinho ieri, cioè allenatori che hanno sempre lavorato con campioni che quando lo hai levato dai top team hanno sempre fatto male.

    La Roma non è un top team, ergo…

    Frattesi? essere romanisti non deve più essere un plus, perché ad oggi frattesi, per detta degli stessi interisti, è buono solo ad inserirsi, ma in mezzo al campo è nullo.

    Purtroppo il grande limite di Totti, dopo l’addio al calcio è sempre stato essere troppo tifoso nella testa nel bene e nel male, cosa che si mal concilia con quello che è diventato OGGI il calcio.

    • Il grande limite di Totti, come per molti ex calciatori di grande talento, è non aver avuto l’umiltà di studiare e migliorare dopo aver smesso. Il calcio professionale è attualmente una materia da trattare in modo manageriale. Un grande dirigente deve avere una visione di fondo, competenze gestionali, economiche, relazionali e di politica dello sport. Deve conoscere almeno l’inglese, deve crescere, studiare e aggiornarsi costantemente, non basta fare l’icona sacra, giocare a padel e dire ovvietà in tv o ai giornali, tipo che Messi e Maradona sono stati i più forti o che lui prenderebbe Ancelotti. Grazie ma che ci vuole un genio calcistico per dire ste cose? Basta andare al bar dello sport.

  3. Ancelotti e’,come Conte se non gli compri 11 fachiri non vinci,e poi ha rifiutato troppe volte la Roma,avrebbe dovuto fare come Ranieri e accettare di corsa di sbarcare a Trigoria,invece l’ha buttata sempre in caciara,e chi pensa che abbia l’animo Romanista sbaglia di grosso,lui e’profondamente legato all’ambiente del Milan.Perche Totti non sponsorizza invece Spalletti,che sarebbe veramente la persona giusta,forse con una buona offerta tornerebbe,consideriamo che i figli sono tifosi della magica e gradirebbero molto la cosa….

  4. Capitano siamo d’accordo su Ancelotti, magari…non si De Zerbi non farebbe nulla qui!
    Mi andrebbero benissimo anche Allegri o il ritorno di Mourinho, fuori tutti gli altri nomi, a mio modo di vedere solo questi 3 possono portarti a vincere.

    • Ancelotti con questa squadra farebbe molto peggio di Ranieri
      Pertanto sì ad Ancelotti ma con una squadra all’altezza altrimenti sarebbe un flop annunciato

  5. Capitano siamo d’accordo su Ancelotti, magari…non su De Zerbi non farebbe nulla qui come ddr!
    Mi andrebbero benissimo anche Allegri o il ritorno di Mourinho, fuori tutti gli altri nomi, a mio modo di vedere solo questi 3 possono portarti a vincere.

  6. Ancelotti si se però gli compri almeno 3/4 giocatori molto importanti… gli altri sono più adatti anche con rose meno complete…. per me la vera urgenza é prendere dg e ds e DT poi pensiamo al resto…

    • FINALMENTE UN COMMENTO REALISTICO!! sono mesi che dico che è la “struttura societaria” la cosa più importante che cè!! solo se hai una buona macchina puoi cominciare a correre.

  7. Alla Roma per l’ambiente ci vorrebbe un allenatore di temperamento. Ancelotti è utopia, ha allenato solo campioni, De Zerbi anche no perché gli scienziati a Roma non durano, Gasperini grande allenatore ma con il caratteraccio che si ritrova a Roma va in esaurimento, Pioli se lo mangiano e finirebbe ad ansiolitici. Parere personale Sarri anche se è il caccola ha un carattere duro e fa giocare le sue squadre, ma soprattutto Allegri che ribalterebbe anche le radio romane e se ne sbatte dell’ambiente e andrebbe per la sua strada tra urlacci, lanci di giacca ed epiteti toscani. Bella intervista anche se la solfa del Real ha stancato, più che altro chi domanda.

  8. Capitano, ti aspettiamo a giugno. Se non riusciranno a convincere un big, per fare ingoiare la pillola agli idolatria, ti useranno come parafulmine così come hanno fatto con DDT prima, e con Ranieri oggi. Spero per tuo bene, abbia l’ intelligenza di non accettare.

  9. Nn. c’è ne uno che c’è vabene…Ancelotti è come Mourinho….se gli compri uno fra Xahka e MC Tominay vedi come c’è vai in Champions….
    De Zerbi fallirebbe Italiano pure
    Allegri è tipo Ancelotti e Mourinho
    Sarri ha bisogno del contenitore x le caccole in panchina
    Pioli è moscio Montella è limitato……Qualcuno toccherà mettere su quella panchina, che poi dipende da che vuol fare la Società…perché poi tutto il resto può essere relativo….

  10. Credo che Totti ne capisca di calcio e soprattutto di calcio ” ROMANO ” ORA dire te lo avevo detto io e MOLTO antipatico ,ma i fatti parlano chiaro , sono quasi 2 mesi che qui sto augurandomi di vedere ANCELOTTI sulla panchina della Roma e Frattesi nel centrocampo del prossimo hanno .Le dichiarazioni di Totti in questa intervista hanno consolidato in me questa idea .FORZA ROMA

    • Massimo rispetto per il Capitano, sia chiaro, tuttavia su de zerbi ha avuto un passaggio a vuoto.
      Quello, se non c’è riuscito juric, ci pensa lui a mandarci in B con tutte le scarpe.

  11. Totti evidentemente pensa che con questo gruppo di giocatori (uno più uno meno,perchè questa è l’aria che tira) Ancelotti possa far meglio di Ranieri. Personalmente ritengo di no.
    In quanto a de Zerbi neanche lo calcolo,gioca con la linea di difesa nell’area avversaria.
    Totti l’ho visto la settimana scorsa all’ATP 1000 di Montecarlo, insieme alla sua fiamma .
    Si sta godendo la vita com’è giusto che sia, ma per il resto non si rende conto della realtà della Roma attuale ,che è molto più deprimente di quando lui giocava.

  12. No al milanista ancellotti capace di vincere con squadre che si autogestiscono, no al perdente de zerbi che però fa un bel gioco così sempre tra 8-10 posto arriveremo ma lo faremo giocando bene, no a frattesi che costa due volte Kone’ ma ne vale meno della metà.

  13. Furbizio Romeno, da espertone de mercato, ha già dato la chicca de la prossima campagna acquisti. C’ha lasciato sto easter egg co’ Frattesi…

  14. a France… per favore n te ce mette pure te co sto Ancellotti! c’hanno sfrugugliato i cosi detti da anni… anche basta!

  15. Ancelotti non viene ad allenare sto parco giocatori….De Zerbi va bene x una squadra da metà classifica o che si deve salvare ….uno che dice in un intervista che lui non guarda il piazzamento i risultati…ma x carità ma lo vogliono capire che se uno se vole diverti deve andare al circo?Il calcio smuove milioni di euro ed ha una sola finalità il RISULTATO!
    Un presiente con un monte ingaggi di 80 mln di euro se vole diverti?

  16. Real o Roma ??
    A Madrid stai in fila dietro ai senatori tipo hierro,Raul ,Sanchez,Butragueno etc etc e a 32 anni ti cacciano via e ne prendono uno più giovane e forte come da tradizione. Poi vai a chiudere la carriera allo Schalke 04 come successo a Raul (un idolo assoluto a Madrid)che è uno che ha la statua fuori il Bernabeu e non è certo uno a caso ma si permise a 32 anni di chiedere un prolungamento di 3 anni.
    Appena toppi 3 partite ti sorpassa la stellina emergente nelle gerarchie perché la competizione è al top.
    A Roma giochi titolare fino a 40 anni anche se stai fermo in campo ed hai le chiavi della città,le palazzine in omaggio dal comune e 2 milioni di adepti adoranti.
    Meglio vincere qualcosa per 3/4 anni a Madrid (da dimostrare però) e guadagnare 12 milioni annui ,oppure vincere poco a Roma dove con uno scudetto campi 100 anni di rendita e guadagnare “solo” 9 milioni ma per 15 anni ancora ?
    Economicamente non c’è storia mi sembra !!!
    Chissà se un giorno gli faranno questa domanda ,io non avrei dubbi su cosa scegliere e sembra non ne abbia avuti nemmeno lui.
    Sarei curioso di sapere cosa avrebbe deciso se la Roma gliene offriva solo 3 annui ?? Avrebbe rinunciato per amore a 9 milioni ?
    Rinunciare ad un paio di milioni compensati da 10 anni da titolare in più e strapagato non mi sembra una gran rinuncia .
    Ecco queste domande vorrei sentire con tanto di risposta sincera perché la storiella “potevo andà al Real “ ha veramente stufato!!!

    • Mi sembra lievemente ingeneroso, ma soprattutto non corrispondente alla realtà quello che dici.
      Lo stipendio massimo percepito da Totti nella Roma è stato di 6 mln netti nella stagione 2004/05 e la media nelle sue 21 stagioni in giallorosso è stata di 4 mln netti.
      Inoltre accettò di convertire all’epoca due mensilità in azioni del club (destinate a diventare quasi carta straccia) per venire incontro alle difficoltà economiche della holding.
      Tanti soldi, certo, soprattutto per noi che non li guadagneremmo in 20 vite, ma direi cifra del tutto equa per il valore del giocatore e considerando che il club ha sempre goduto dello sfruttamento dei diritti di immagine.
      E Totti sul campo è stato decisivo almeno fino alla sua penultima stagione, quando peraltro il suo stipendio era sceso a 2,5 mln.

  17. Gente che critica Totti e che po solo nella vita affettá er prosciutto ..
    A Ridicoli Totti è il calcio e ci capisce più di me d di tutti voi messi insieme.

  18. hai fatto una disamina attenta, precisa.
    condivido il tuo commento al 100%.
    Francesco, sei stato un idolo. ma fuori dal campo……..ti sei perso, non migliori e non peggiori, sei sempre il solito
    pupone.
    sfr. ❤️🧡💛

  19. Capitolo allenatore..

    L’allenatore deve essere preso in base al mercato..

    Se hai intenzione di fare un mercato di prestigio, di ricostruire una squadra vincente, di fare dei colpi veramente importanti.. Allora Ancelotti ci sta..

    Ancelotti e il più grande gestore che esiste nel calcio attuale.. Ma ripeto, gestore, sa come gestire i campioni..

    Ma se gli dai questa squadra, cosa dovrebbe gestire???

    Se sul mercato non puoi costruire una squadra di livello altissimo.. Ragazzi con Ancelotti ci fai zero..

    In quel caso serve un allenatore da campo, uno che fa giocare la squadra e tramite il gioco porta risultati, ti fa salire di livello, fa crescere i calciatori..

    Mi riferisco ad un allenatore alla Spalletti.. Il primo Spalletti quello che veniva da Udine..

    Che si ritrovava con Tonetto e Cassetti.. Che non ha una punta, che si inventa Totti Falso nove.. Che fa diventare Amantino Mancini un uomo goal (ed inizialmente Mancini doveva essere un terzino)..

    Che si inventa Taddei come equilibratore.. Pagandolo due lire..

    La Roma compra Vinicius, Rodrygo, Bellingham, Rudiger, bene allora Ancelotti e perfetto..

    Ma con questa squadra, a cosa caxxo serve Ancelotti?

    L’allenatore va preso in base a ciò che puoi fare sul mercato.. Non il contrario..

    Perché c’è questa fissa intorno al nome vincente?.. Spalletti era vincente?

    Prima facciamo una squadra vincente, dopo aver costruito la squadra vincente allora servirà l’allenatore vincente..

    Zeman fece crescere calciatori che poi andranno a vincere con Capello.. Ed arrivarono i vari Batistuta, Emerson, Samuel.. Delle aggiunte per vincere..

    A noi non servono aggiunte.. Serve rinascere totalmente..

    Forza Roma

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