Sabatini: “Roma in condizione imbarazzante. Ghisolfi? Non sono un suo fan, non ha portato sostanza. Sono ancora io il miglior ds”

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NOTIZIE AS ROMA – Walter Sabatini ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. L’ex direttore sportivo della Roma ha detto la sua sulla situazione vissuta dal club, sulle scelte di mercato di Ghisolfi e sull’arrivo di Ranieri. Di seguito le parole del dirigente al quotidiano.

Quanto le manca il calcio?
“Molto, tanto quanto mi manca l’ossigeno. Per me il calcio è sempre stato questo. Ma vedo tutte le partite che posso. Certo, è una surroga: per vivere bene il calcio serve un po’ di paura, che vivi solo se sei coinvolto direttamente. Dovesse arrivare una chiamata sarebbe il miglior antibiotico possibile”.

Perché scommettere ancora su Walter Sabatini?
“Le rispondo con la mia solita arroganza: perché sono ancora il migliore. Solo che l’avvento della cultura americana, dello scouting fatto dai presidenti sta facendo perdere quota al ruolo del direttore sportivo. Ma un ds fa tante cose, è il vero mediatore di ogni situazione psicologiche, non solo tecnica. Per gli americani siamo una figura invadente”.

La Roma ha speso più di 120 milioni sul mercato ed è quindicesima. Dov’è l’errore?
“Non conosco Ghisolfi, ma per le scelte fatte non sono un suo ammiratore. Non ha portato sostanza. L’unico giocatore che ne ha è Koné, che ha voluto a tutti i costi De Rossi, altrimenti non sarebbe arrivato. Gli altri sono tutti aggregati, non ci sono giocatori che possono fare la differenza. Tolto Dybala…”.

Non la convince neanche Dovbyk?
“Un buon giocatore, ma non ha la giocata felice e con grazia, fatica a trovare la porta. Si impegna, lotta, ma non è con i Dovbyk che si vincono i campionati. Le Fée è un playmaker che sa giocare, ma ci vuole un motore diverso per la Roma. Lui come Pirlo? Ranieri ha voluto legittimare un acquisto, un allenatore deve anche proteggere la società”.

Soulé sembra però un giocatore da Sabatini.
“È forte, si riprenderà. Il suo problema è che deve giocare come a Frosinone. Deve incidere di più e mettere un po’ di peso, muscolare e caratteriale. Si lascia espellere dalla gara con troppa facilità, deve combattere. Forse si aspettava altro, ma anche gli altri si aspettavano altro da lui. Deve darsi una svegliata: i calciatori sono soli, non li aiuta nessuno”.

Cosa deve fare Ranieri per rialzare la Roma?
“La Roma in questa condizione è imbarazzante, non c’è corrispondenza alla passione popolare. Ranieri gli ha ridato un’anima, un temperamento. La squadra è più combattiva, presto arriveranno i risultati. Ora deve dargli la gioia di vivere e l’ottimismo, la Roma deve tornare a far gol per esaltarsi. Detto questo, la cacciata di De Rossi è stata la decisione più sbagliata che si potesse prendere: una cosa barbara, ma contro la società stessa. Daniele stava facendo un buon lavoro”.

Totti lei lo riporterebbe a Trigoria?
“Sì, con un ruolo tecnico. Ora si è confrontato con la vita e ha capito che è dura per tutti. Avrebbe lo slancio per far bene, a condizione di avere un ruolo operativo, non essere una decorazione”.

Errori e gioia della sua carriera?
“Errori tanti, come quando ho lasciato l’Inter, accettando condizioni che non avrei mai dovuto accettare. La salvezza della Salernitana mi ha reso fiero, perché ho reso felice una città. Certo, poi quando rivedo la Roma di Nainggolan, Salah, Dzeko, Totti, De Rossi, Strootman e Pjanic resto imbambolato e un po’ frustrato. Era una squadra pazzesca, con un professore come Keita”.

A Pellegrini cosa consiglierebbe?
“Mi sorprende questo malumore nei suoi confronti. Ma a Roma sono stati contestati tanti giocatori e sono tutti sopravvissuti. Succederà anche a lui, che presto tornerà a far vedere le sue qualità”.

Per chiudere, dovesse arrivare una chiamata?
“Partirei, subito. Sono un uomo di calcio e morirò di calcio, fino all’ultimo dei miei giorni”.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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58 Commenti

    • il primo anno anche lui non portó sostanza.
      Ma ricordo come veniva incensato Monchi post Sabatini qua dentro….”er lavoro der Mago Monco se vede dopo cinquanni”..ehhh sto aspettá.

    • Malgrado i pollici in basso che hai ricevuto io sono d’accordo con te.
      L’unica cosa che gli contesto ma anche da parte di chi lo intervista la ridondanza della stessa domanda su De Rossi e Totti, direi che basta guardiamo avanti.

    • Infatti con Sabatini abbiamo vinto un bonsai 🤣 i giocatori forti venivano ceduti subito per fare le fortune degli altri, la Roma era diventata un suk di calciatori che andavano e venivano…..da Benatia, Marquinhos, Rudiger, Lamela, Salah e Allison a José Angel, Iturbe, Nzonzi, goicoechea, cole, stekelenburg, ucan, jdevai e paperino è stato n’attimo!!

    • Pop: invece adesso ai nostri campioni pluridecorati je devi da da’ a pensione vitto e alloggio perche’ o li regali cor conguaglio o non schioderanno mai da Trigoria.

  1. Quindi Knè ottimo acquisto,
    Dovbyk buono ma non da scudetto (ma dai, davvero? E io che pensavo volessimo fare il triplete quest’anno),
    Lefee buon play che sa pure giocare,
    Soulè è forte—-

    mercato bocciato.
    E mi pare giusto 🙂

    Scherzi a parte, io nutro sempre affetto per il vecchio Walter, non mi arrabbio mai,
    poi sta anche male-
    Allora gli auguro una chiamata presto, alla serie A non farebbe certo male.

  2. ha gestito giocatori forti che però vendeva alla prima occasione utile, morale della favola: zero trofei. non è quello che ci serve

    • I più forti, Alisson, Salah e Rudiger, non li ha venduti lui.
      Se andiamo a vedere bene, quali sono i grossi rimpianti tra quelli ceduti da lui?
      Lamela? Falcidiato dagli infortuni, non ha più espresso il potenziale del suo anno con Zeman.
      Benatia? Quello alla Roma è rimasto il migliore anno della sua carriera.
      Pjanic? Nì, e al suo posto era tornato Paredes che come valore sta più o meno a quei livelli.

      Resta Marquinhos, lui sì un gran dolore, però sostituito bene, dai Benatia prima, poi Manolas e Rudiger, non hai perso competitività nel reparto.
      Se non abbiamo vinto nulla, e seconde me il potenziale tecnico per portare a casa qualcosa c’era, è stato perché Sabatini è un talent scout di valore ma non un grande “dirigente” a tutto tondo.
      Mancava un’organizzazione societaria di livello, come d’altronde manca pure adesso, con una struttura che impedisse ai giocatori qualche volta di sbracare, come avvenne prima con Zeman e poi con Garcia.
      Parlo comunque di qualche coppetta, non uno scudetto, perché purtroppo la differenza tra Juve e resto del mondo in quel periodo era troppo elevata e la Roma non aveva le possibilità per competere: spesso i titolari erano buoni, almeno dal 2013 al 2018, ma non così il resto della rosa.
      Una cosa che pagammo in particolare nell’anno di Spalletti, quando avemmo un cedimento piuttosto vistoso dopo febbraio e la grande vittoria a San Siro firmata da Nainggolan.

    • Perche’ decideva lui chi vendere o tenere? Era la dirigenza che lo OBBLIGAVA ad agire in quel senso!!

    • Ah li vendeva lui?
      Credevo che il diktat di alzare ogni anno 60 milioni di plusvalenze entro il 30/6 venisse dal maiale.
      Invece era Sabatini che si divertiva così.
      Scusa maiale se ti chiamo maiale allora.
      30 likes…mammamia che livello.

  3. sulla carta non avevi migliore possibilità che il capocannoniere della liga. e poi pure Dzeko il primo anno 8 gol in campionato poi è diventato forte. È il campionato più importante per questo ragazzo, ha sempre giocato in squadre minori

    • Adriano Dxeko però aveva già un grande passato. Paragonare Dovbik a Dzeko è un errore.Il bosniaco è un fuoriclasse con tecnica sopraffina e due piedi da trequartista. Dovbik lo aspettiamo tranquillamente e ci darà soddisfazioni. ama non è Dzeko.

  4. a parte la frase su Totti… non ha sbagliato una virgola, e chi fa finta di non capirlo è in malafede e ha un preconcetto!

    • Dici quello che l’ha smontata? No, perché io ricordo che quella squadra è stata letteralmente smontata, tanto che quando è giunta nelle mani dei Friedkin, con un debito astronomico, di buono c’era rimasto molto poco, e infatti avevamo iniziato la fila dei sesti posti. Ma si vede che hai la memoria selettiva…

    • E’ giusto quanto dice Giorgio. Non si deve mai avere una visione parziale delle cose, il giudizio deve essere complessivo.
      Così come Franco Sensi va giudicato anche dal 1993 al 2001 e non solo dopo, Pallotta ha fatto anche discretamente bene per un quinquennio e poi ha chiuso affossando la Roma.
      E questo proprio nel momento in cui sembrava che potessimo assestarci a livelli finalmente consoni, quando eri appena uscito dal SA con la Uefa.
      I Friedkin hanno raccolto un club con le ossa rotte dal punto di vista finanziario e un patrimonio tecnico già depauperato.
      Finora da quel punto di vista non sono stati capaci di fare di meglio, anzi, ma questo è un altro discorso.

  5. ha ragione e chi dice il contrario evidentemente gli sta bene la Rometta che lotta per salvarsi e se oggi avessimo Lukaku al posto di dovbyk avevamo dei punti in più

  6. José Angel, piris, goichichea, borini, destro, gerson , stekelemburg , tachdidis, jedvaj, bastos, cole, emanuelson, Iturbe, doumbia, ibarbo, ucan, spolli, gyomber, vanqueur, falque… tutti fenomeni vero?????!

    • di tutti quelli citati l’unico che è costato un botto in relazione a quanto era scarso è stato Iturbe. Gli altri citati sono stati pagati due noccioline rispetto allo sperpero di danaro dei Friedkin. inoltre molti sono piccoli acquisti di contorno per riuscire ad arrivare a pezzi grossi sostanzialmente con lo sconto (ti faccio venire tizio eccellente che cercano top club ed un cambio ti carichi per due anni pure Caio che nn riesco a piazzare). poi ancora di questi citati da te, Ibarbo era un signor contropiedista che purtroppo è arrivato in una squadra oramai in decadenza. Gli altri dopo un breve passaggio a Roma il buon Saba li ripiazzati altrove tutti prima della scadenza contrattuale.

    • Inizio dicendo che parecchi dei nomi che citi erano operazioni di completamento rosa, alcuni erano prospetti futuri e qualche altro era “diplomazia” tra dirigenti in vista di future operazioni.
      Goicoechea e Tachsidis furono voluti dal “talebano” Ceko… Tachsidis era preferito dal “talebano cieco (in questo caso con la i e senza K)” a Daniele De Rossi e il “fenomenale” Goicoechea, autore dell’autogoal più ridicolo di tutta la storia della Roma e non solo, a Stekelenburg che allora era TITOLARE della Nazionale Olandese. Quindi diamo al Ceko quel che è del Cieco!
      Destro era “esploso” l’anno prima e lo volevano tutti a Roma, lo stesso successe con Iturbe, anzi di più, e quando la Juve non riuscì a prenderlo Allegri si dimise. Al primo pallone toccato da Iturbe l’Olimpico fremette di goduria… fu l’unica volta! Ma è certo: col senno del poi son bravi tutti!
      Borini, Gerson, Iago Falque han fatto o stanno ancora facendo la loro carriera… (Iago Falque magari averlo in rosa pure oggi) e allora se anche fosse che i restanti Angel, Bastos, Doumbia, Ibarbo, Spolli ecc ecc. sono stati fallimentari oppure operazioni “diplomatiche” (tipo Spolli) non vogliamo buttare un occhio su quella che è LA VERA CICCIA? Perché se la guardiamo allora malgrado tutti i nomi che hai fatto a me ne basta uno per dirti che Sabatini è un fenomeno di Dirigente: EDIN DZEKO! Uno dei più grandi campioni che abbiano mai indossato la maglia della Roma è arrivato qua grazie ad una GENIALE OPERAZIONE di Walter Sabatini! Basterebbe questo nome a gettare nel dimenticatoio tutti i nomi che hai indicato, ma non voglio fermarmi, perché a Walter va riconosciuto quello che è di Walter (mica i quattro giocatorini che nomini tu per dargli addosso). Eccoteli gli altri nomi e perciò GODI ROMA:
      Allison, Benatia, Castan, Marquinos, Astori, Keita, Gervinho, Strootman, Pjanic, Lamela, Paredes, Manolas, Nainggolan, Salah, Szczesny, Digne, El Sharawi, Perotti e ci aggiungo quel pazzoide di Osvaldo! Allora che contano quei quattro nomi di secondo piano difronte a questi (che col pallone ci parlavano)?

  7. Sabatini e’ stato grande scopritore di talenti e occasioni per noi, pero’ e’ arrivato – e penso anche sinceramente che non stia bene, purtroppo. Ma uno cosi’ in una societa’ moderna di caratura internazionale (cosa che la Roma, malgrado il periodo, e’ – per brand appeal, risultati internazionali, ecc) non ci puo’ stare. Ogni volta che va davanti ai microfoni da qualche anno non si sa mai con che se ne possa uscire.

    Comunque Saba andava per grandi numeri, pure lui ha preso delle cantonate che la meta’ basta… Piris, José Angel, Dodo’, Goicochea, Tacsidis, Ashley Cole, Jedvaj, Bojan, Iturbe, Doumbia… avoja a scarpari.

    Fra l’altro la prima Roma di Pallotta aveva un telaio forte, composto principalmente da Totti e De Rossi. Piu’ facile costruirgli qualcosa intorno. Al giorno d’oggi quel telaio e’ Pellegrini e Cristante…

  8. Ma se qualcuno avesse adottato il metodo Sabatini, sparare su uno come Ghisolfi che ha appena iniziato la sua carriera, lo stesso Sabatini dove sarebbe andato? No, perché io non mi ricordo gli sfracelli di Sabatini prima del 2004, quando lo chiamò la seconda squadra di Formello (la prima è la Formellese), nonostante avesse iniziato a fare il direttore sportivo alla Triestina dieci anni prima…

    • ma più che altro critica uno che ha preso servizio a giugno, da uno adetto ai lavori mi sembrano attacchi gratuiti

    • Eh si, perché adesso ai massimi livelli professionistici, dove girano i milioni di euro come se piovesse e dove lui ha gestito una campagna acquisti da 100 milioni (Soulè per quanti milioni? e LeFee?) che non è riuscito a liberarsi di esuberi inutili, che non ha acquistato almeno un terzino o esterno basso destro valido, che ha preso Saud e Dahl, che non ha preso un sostituto valido di Dovbik, ecco per questo inadeguato alla Serie A, che si è fatto pure mettere i piedi in testa nelle scelte tecniche dalla Souloukou, bisogna averci pure un occhio di riguardo, come per quelli che hanno il cartello obbligatorio “P” appeso sul retro come fosse un neo-patentato.
      Un Professionista è un Professionista altrimenti fa altro… l’impiegato.
      Ghisolfi,… uno che la prima intervista in italiano l’ha fatta dopo 6 mesi in un mondo dominato dalla comunicazione… un inadeguato.

  9. io lo affiancherei a ghisolfi ,che giocatori nn guardavo più le partite perché vinceva sempre era diventata noiosa però sono mancati i trofei

  10. Pop sono d’accordo con te, ma in quella Roma si doveva per forza vendere, questa società quanti calciatori ha venduto per fare plusvalenze nessuno,secondo me in una società come questa farebbe molto bene

  11. Sabatini boccia Ghisolfi.
    Mi sembra un giudizio troppo severo anche perché il mercato era stato fatto per un tecnico che non c’è più e quindi non avremo mai la controprova che con De Rossi in sella la situazione in classifica sarebbe stata pari all’attuale o piuttosto avremo avuto ora una Roma in una posizione migliore.
    Sulla carta ritengo che sia stato fatto un buon mercato in entrata, con giocatori che sicuramente non potranno che migliorare nel rendimento in futuro.
    Certo molti di loro non sono giocatori “da Sabatini “ e di qui la sua bocciatura.
    Al fumante piacevano quelli cattivi e un po’ “figli di pu…..”.

    • voleva un centrocampo forte e non gli hanno comprato i giocatori richiesti. Con quel patrimonio si possono permettere di tutto

  12. Sarà pur vero che “non è con i Dovbyk che si vincono i campionati” ma tu il campionato quando l’hai vinto, Walter? Non hai vinto nulla in tutta la tua carriera ed anche a Roma lo sappiamo bene. Piantala di fare il fenomeno perché altrove si è vinto anche senza di te in questi anni e non solo a Milano e Torino.

    • Ma dai, ma che argomento è?

      Secondo te il Real ha preso Mbappe perche ha un DS in gamba? O il PSG lo aveva preso dal Monaco a 180 milioni perché aveva un DS in gamba?

      O forse l’unico veramente in gamba è il DS del Monaco anche se, a differenza di quelli del PSG e Real, nel frattempo non ha vinto una ceppa?

  13. Prima di fare, forse, mercato a gennaio va preso un DS italiano, Sogliano del Verona non è male altrimenti il migliore sarebbe Sartori del Bologna. Ci sarebbe anche l’abruzzese Tony D’Amico ma non credo lasci l’Atalanta, comunque uno di questi tre andrebbe preso per ricominciare; il prossimo anno, probabilmente, non faremo coppe quindi budget limitato.

  14. Ecco, Il cannone del Gianicolo ha sparato anche questa settimana. Ora aspetto Cassano. Poi Boniek. Unico punto in comune, la manciata di populismo per attirare l’attenzione.
    Altri che rattristati, la Roma in queste condizioni è una manna dal cielo per questi personaggi in cerca dei loro 5 minuti di ribalta (e relativo gettone)

    • Io solo una cosa vorrebbe sapè: ma che casso c’entra er populismo con’ na discussione sur calcio, sport notoriamente popolare? Tu di sicuro voti PD, altrimenti non si spiega…

    • Dalla Treccani ”populismo: Per estens., atteggiamento ideologico che, sulla base di principî e programmi genericamente ispirati al socialismo, esalta in modo demagogico e velleitario il popolo come depositario di valori totalmente positivi ”
      Se veramente avessi voluto saperlo e scoprire che ‘populista’ e ‘popolare’ sono due cose diverse, il sito della Treccani è accessibile come e quanto giallorossi.net, ma immagino che costi meno fatica e faccia più figo sparare giudizi. L’ignoranza non é mai una colpa, bearsene si.

  15. Che il fumato ancora fumante dica di essere il migliore in quella delicatissima funzione è normale. Il problema è che non lo è affatto.

  16. Uno che dice che con dovbik non vinci i campionati e che soule è forte, si commenta da solo… Ci ha portato seghe come dodo e Paredes ancora parla….

  17. …e purtroppo c’è pure chi gli va appresso…mah, sabatini, cassano e compagnia cantando, tutti fenomeni però chissà perché nessuno li chiama e passano il tempo a parlare della Roma… chissà perché…

  18. @ locoidon: avrà portato giocatori buoni, ma zero trofei che poi è l’unica cosa che conta per noi tifosi. Con i giocatori buoni (rivenduti) ha fatto felice la società

    • @maxur
      Seguendo questo tuo pseudo-ragionamento, dal 1927 a oggi allora i DS capaci quali sono stati; un paio in quasi un secolo? Pensa un pò se invece Sabatini non li portava questi campioni? Era meglio secondo te? Avremmo visto un calcio migliore? Ci avremmo perduto qualcosa? É Sabatini da solo che ti deve far vincere o è qualcosa di molto più complesso rappresentato da una società di calcio oggi, con risvolti sociali, politici e addirittura territoriali che evidentemente non comprendi? In Ultimo Walter Sabatini è un DS, non un Direttore Generale, un CEO, un Presidente, un Vice Presidente o il Proprietario della Roma, perciò è la Roma che li ha voluti o dovuti rivendere per le proprie esigenze finanziarie e di bilancio e non Sabatini e fortunatamente per la Roma erano campioni che hanno inciso positivamente sulle finanze disastrate della Società. E se la Roma non li avesse rivenduti questi Campioni, vista la posizione con la UEFA oggi saremmo stati meglio di allora? Avremmo potuto fare le Coppe? Iscriverci al Campionato?
      Infine, le risposte magari datele sotto il post originario e non 50 post dopo!

  19. si vabbè, miglior ds… Spolli, Doumbia e Ibarbo già rotto chi li ha portati? E sorvolo su altri “fenomeni” che è meglio
    Sapeva fare plusvalenza, ma le pippe al sugo le ha portate pure lui e manco poche

  20. la squadra che condì Francesco doveva fare la finale di Champions è stata interamente costruita da lui, magari tornasse, anche se non credo che sia più tanto bene……300 milioni di plusvalenze ha fatto magari tornasse…

  21. 😂 Bastos Piris Goigoechea Stekelemburg Gyomber Bojano Holebas Angel Iturbe Ibarbo Doumbia Ponce Ashley Cole …mi sono dimenticato Qualcuno ?

  22. Ti ringrazio per il lavoro fatto qua, ma ora te ne poi pure anna a quel paese. Levate la parola Roma dalla bocca se non sei pagato dalla Roma stessa.

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