Giannini: “Il nuovo allenatore va scelto in base alle caratteristiche della squadra. Pellegrini? Sta soffrendo l’ambiente”

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AS ROMA NEWS – L’ex storico capitano giallorosso Giuseppe Giannini ha parlato dell’attuale situazione complicata in casa Roma in un’intervista rilasciata a Il Tempo. Queste le sue parole.

Se si considera anche Mourinho, Juric è il terzo allenatore esonerato in meno di un anno. Che idea si è fatto della società?
“Innanzitutto bisogna premettere che è molto difficile valutare il momento della Roma dall’esterno. Sicuramente però è complicato capire quali siano i motivi per cui non arrivano i risultati. Quando le cose non vanno bene c’è un concorso di colpa sia dell’allenatore che dei giocatori. Quindi le cose vanno suddivise in parti uguali. Sicuramente c’entra anche la società con il loro operato, perché comunque sia era stato scelto De Rossi, che è stato mandato via dopo appena 4 partite. Da quel momento in poi è cambiato un po’ tutto e da lì ci si è trovati una situazione non bella, sia a livello di classifica, sia a livello di ambiente”.

Adesso come si riparte?
“La scelta è stata comunque tardiva. Questo è il momento in cui la squadra può lavorare grazie alla sosta per le nazionali. Accelerare le scelte è fondamentale. Per quanto riguarda il nome, vanno valutate tante cose, le caratteristiche dei calciatori, il modo in cui la squadra è abituata a giocare. Con De Rossi la Roma giocava in un modo, con Juric si è cambiato qualcosa. Ce ne sono tanti bravi, come Mancini, Allegri, Sarri, però io più che il singolo andrei a valutare le caratteristiche della rosa per poi scegliere un tecnico che possa farla muovere come squadra. Vedremo se alla fine firmerà Ranieri”.

I giocatori come possono risanare la frattura con i tifosi?
“Bisogna dare tutto per capovolgere la situazione negativa. Posso capire i tifosi e la loro delusione. Lo siamo tutti, mi ci metto anche io, però poi il romanista riconosce la professionalità, l’impegno e serietà in campo. Bisogna parlare poco e lavorare molto e poi in partita rischiare qualcosa in più per far arrivare i risultati”.

Pellegrini è tra i più fischiati, cosa si sentirebbe di dirgli?
“L’ho sempre difeso, anche se non ne ha bisogno. Non ha mai creato polemiche, è un ragazzo che interpreta in modo serio anche il ruolo da capitano. Poi ci può stare che non possa giocare bene sempre o essere al massimo della condizione ogni partita. Credo che stia soffrendo l’ambiente che ha intorno e che si respira allo stadio. Però anche lui, come gli altri, deve fare di tutto per migliorare la situazione. Penso che queste cose le sappia, in quanto romano e perché conosce la mentalità del tifoso romanista”.

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21 Commenti

  1. siamo stufi di difensori d’ufficio di lollomollo. A turno qualcuno si spende per tesserne le lodi, ieri era de rossi, oggi giannini. Sinceramente a me non piace proprio questo atteggiamento, mi fa pensare male, che ci siano legami e priorità che vanno al dilà della Roma calcistica, interessi economici e di soggetti che sono legati tra di loro a trigoria.
    Pellegrini sul campo è impresentabile, e soprattutto carente di grinta e determinazione, ciò che maggiormente si chiederebbe a un capitano: sempre a terra anche quando tira. Dovrebbe essere lui il primo a chiedere di non essere schierato finché non sarebbe “Pronto”, invece tutti gli allenatori gli garantiscono il posto “fisso” a discapito delle prestazioni della squadra che gioca in dieci (ormai anche in 4/5)
    Gia improbabile che giochi, assurdo che sia capitano.
    Nei momenti in cui si deve vedere un capitano lui sparisce o tace, nella giornata nera contro il bolgona, invece di prendersi responsabiltà e magari qualche pomodoro addosso, si butta “malato” e sparisce, questo è pellegrini, e lo ha sempre fatto quando c’è stata la difficoltà.
    Poi quando parla dice cose inammissibili, tipo fare la conferenza accanto allo sfigato (si fa per dire con i soldi che prende) Juric dicendo che gli manca derossi, che hanno contribuito a fare cacciare da poche settimane, delegittimando il mister quasi pubblicamente.
    Io non lo sopporto più e sono stufo che ci propinino il personaggio romano e romanista come leader senza meriti, voglio un capitano che sia un esempio in campo, un leader tecnico e comportamentale, che onori la maglia sia esempio per i compagni con il suo atteggiamento, poi può essere argentino, tedesco, napoletano o di Velletri mi interessa poco, mentre un raccomandato “de roma” no, anche basta…

    • Pellegrini ha avuto la fortuna di emergere in un periodo in cui mancano veri campioni italiani nel suo ruolo, cosa che gli ha permesso di essere spesso sopravvalutato da opinionisti e allenatori, anche in Nazionale. Speriamo che qualcuno continui a vederlo con questa lente e che si riesca a cederlo con una buona plusvalenza!

    • La domanda è: ma chi lo raccomanda? Perché non ho memoria di un giocatore della Roma così tutelato da stampa, radio e TV.
      Nun se po’ ne vedè in campo ne sentì fori campo.
      Pellegrini sembra er fijo de Mazzjnga della serie A

    • Tranquillo, a giugno lui e Cristante andranno via e vedrai che fenomeni arrivano al loro posto.
      Poi il capitano lo può fare Baldanzi.

  2. basta…l avete difeso sempre…adottatelo ..portatelo a casa ma a Roma non deve più gioca! avete rotto co sta crociata solo perché è un bravo ragazzo!

  3. Tre ex capitani della Roma, parlano bene di Pellegrini. E’ strana questa cosa… sento tante critiche intorno al capitano – che DEVE giocare meglio. Ma è stato tra i meno peggiori, in questo avvio di campionato. E va detto. 53 goal, 57 assist, per un centrocampista di 28 anni, non sono pochi: quando si fanno presenti questi dati, tutto tace, e si inizia a parlare di altro. Dati, numeri, realtà inconfutabile.
    Eppure, si parla di altro, e iniziano a riecheggiare i “ma”. Eddard Stark, nel il trono di spade, diceva che “tutto ciò che viene prima del MA non conta”. Ed è vero. Annullano i risultati positivi di questo ragazzo, che ha numeri da Campione. 53 goal e 57 assist non li ha fatti neanche Barella.
    La Curva parla di critica alla società. Ma fischiare Cristante, Zalewski e Pellegrini PRIMA di scendere in campo, non è una critica alla società, ma verso questi calciatori. Che non hanno cacciato Mourinho. Che non hanno cacciato De Rossi. Che non hanno cacciato Juric.

    La storia dell’anello è stata meravigliosa: si è deciso arbitrariamente di credere ad una parte, quella di Mou, senza ascoltare i calciatori. Di fatti, come scritto sui giornali, Pellegrini, ha chiamato subito il tecnico, si è spiegato, e Mou gli ha chiesto scusa. Ma è rimasta la storia della “compagnia dell’anello” – espressione forzata, tra le altre cose, perché il paragone è poco calzante.

    Io credo che la comunicazione romana sia in mano a un paio di radio, e un paio di siti/testate. E questo non me lo toglie dalla testa NESSUNO.

    Sulla Roma, si scrive di tutto e di più. Nel calciomercato, compriamo un migliaio di calciatori. Si era parlato dell’arrivo imminente del laziale Mancini, ma è arrivato il romanista Ranieri. Si era parlato di una campagna acquisti da 20 mln e ne hanno spesi circa 110/120. E giù critiche. E critiche, e ancora critiche. Però, poi, quando i fatti smentiscono tutto e tutti…chi chiede scusa alla proprietà? Chi chiede scusa sui siti? NESSUNO. E i Friedkin dovrebbero parlare tutti i giorni, e rispondere a tutte queste stupidaggini? Ragazzi, non scherziamo. Davvero.

    Guardate il campo, guardate i fatti. Spegnete le radio e accendete le MENTI. I media possono influenzare i pensieri: altrimenti non esisterebbe il successo della letteratura orwelliana, non esisterebbero leggi sulla par condicio e soprattutto studi come quelli di Le Bon sulla psicologia delle masse.

    Basta cercare capri espiatori.

    La colpa, stavolta, è stata dei Friedkin. Che possono sbagliare, lo ribadisco. Franco Sensi sbagliò per anni, prima di costruire la Roma dello scudetto. Prese Bianchi, prese Fabio Junior, prese Gomez invece di Paz. Sousa e Ferrara. I rolex. Ci furono degli errori fatti in BUONA FEDE perché era un uomo che non era di calcio, ma veniva da un altro mondo. Esattamente come i Friedkin, che comunque ci stanno mettendo i soldi. Questo gli fa riconosciuto. Il loro errore è stato quello di agire col cuore, e confermare De Rossi, non rendendosi conto che i risultati portati da Daniele, probabilmente erano frutto dell’impatto emotivo dovuto dall’esonero di Mourinho. E hanno sbagliato a cacciarlo dopo 4 giornate. Avrebbero dovuto fare i paraventi: lasciare che l’ambiente si esaurisse con l’operato di Daniele De Rossi. E soprattutto non avrebbero dovuto tenere in considerazione la sola impressione di Lina Souloukou, ma quella di tutto l’ambiente, soprattutto dopo aver costruito una squadra per DDR spendendo 120 milioni.

    • Non basta fare una partita buona ogni tanto, serve continuità ad alti livelli. Non puoi accenderti una volta e poi sparire per mesi: questa è la Roma, mica il Frosinone…

    • Tifosogiallorosso, ti quoto al 100%.
      Ma come vedi dai pollici versi, alcune cose, alcune verità sacrosante, non si possono dire.
      Alcuni calciatori vengono fischiati dall’ingresso in campo fino alla fine.
      Vorrei far vivere ad alcune persone questa esperienza, di essere insultati dalla mattina alla sera.
      Sono convinto di una cosa: il problema dell’AS Roma è una parte dell’ambiente dell’AS Roma (radio locali che aizzano i tifosi, tiktoker e youtuber che ansimano bestemmie contro questo o quel giocatore).
      I tifosi della Lazio hanno contestato la società e Lotito ad inizio stagione, non i giocatori.
      Conseguenza: con una rosa che è la metà della nostra in termini di valori assoluti, loro sono nei primi 4, noi quasi in zona retrocessione.

    • @ErBotGiallorosso tu sei la testimonianza di quanto detto. 53 goal, 57 assist. Non sono una “buona partita ogni tanto”.
      Ribadisco, la mia, è un’analisi empirica.

      Vogliamo fare una roma più forte? Sono d’accordissimo. Come? Si eliminano i giocatori meno forti, a salire. Prima di cambiare Pellegrini, faccio fuori tutti, tranne Dovbyk e Svilar. Poi arrivo a Pellegrini. Ma non parto da Pellegrini. Voi volete partire da Pellegrini. Volete vendere Pellegrini e prendere De Bruyne? Facciamolo. Ma non vincerai nulla. Perché non hai la SQUADRA.

      Anzi, in questo momento, mi aggrapperei proprio ai giocatori più forti in rosa, e non li insulterei. A fine anno verranno fatte le valutazioni del caso. Ma ribadisco: prima di vendere Pellegrini, vanno venduti tutti, tranne Svilar e Dovbyk.

    • Zenone si aspettiamo.. il ragazzo si farà …con il tempo lasciamolo crescere…a Zenone con Pellegrini stai rasentando il ridicolo……

    • vedi,zenine , il tifoso romanista red ha già deciso che pellegrini farà schifo , tertium non datur

  4. Non sono d’accordo con Giannini che l’allenatore và scelto in base ai giocatori, perché nella vita tutto può cambiare e in breve tempo , se vendi 5/6 giocatori o vanno via in altre squadre che fai? cambi allenatore? ma. non scherziamo, io prendo Mister Top e gli metto a disposizione il materiale che vuole lui, chi non è adatto si cambia e si costruisce la squadra da lui desiderata…credo sia così

  5. Poverino, soffre l’ambiente ma credo che soffriamo molto di più noi a vederlo in campo a fare certe prestazioni da giocatore di medio basso livello. Ci si mette pure Giannini a raccomandare e difendere l’indifendibile.

  6. Be ripeto può diventare anche xavi da oggi in poi. ma non sarà mai il mio capitano né ha combinate troppe fuori dal campo e l ultima sarebbe stata una paraculata ma almeno un minimo di rispetto sarebbe stato allenarsi oggi anche con l allenatore della primavere e lui dato che ha la fascia doveva essere il promotore ma è voluto stare al calduccio a casa vero magnifico bravi tutti cmq .

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