Addio a Sven Goran Eriksson: l’ex allenatore di Roma e Lazio muore all’età di 76 anni

85
1147

AS ROMA NOTIZIE È morto Sven-Göran Eriksson. L’ex allenatore, che in carriera aveva guidato sia la Roma che la Lazio, con cui ha vinto uno storico scudetto, aveva 76 anni. Ne ha dato l’annuncio la sua famiglia.

Eriksson era affetto da tempo da un male incurabile. “Ho il cancro, mi resta circa un anno di vita”, aveva annunciato l’ex tecnico nel gennaio del 2024.

Da quel momento, il mondo del calcio si è stretto intorno a lui. Oggi il triste annuncio da parte dei suoi cari: “Dopo una lunga malattia, Sven Gordan-Eriksson è morto questa mattina a casa, circondato dalla famiglia”, si legge in un comunicato diramato dai media britannici.

Penso che siamo tutti spaventati dal giorno in cui moriremo, ma la vita riguarda anche la morte — aveva spiegato l’ex allenatore all’interno di un documentario dal titolo «Sven» che racconta la sua vita su Amazon Prime —. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo, ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela“. 

Articolo precedenteInfortunio muscolare per Le Fee: stop di 2-3 settimane, torna dopo la sosta e salta la Juventus
Articolo successivoArgentina: Dybala convocato per le sfide contro Cile e Colombia

85 Commenti

    • prima di tutto grandissimo uomo,poi allenatore che insegnava calcio,quella Roma fu spettacolare,io ero un ragazzino,ma ricordo quel gioco spettacolare fatto di pressing e ripartenze,che a quei era una novità, praticamente tutto quello che manca oggi

    • Che ricordi meravigliosi, quell’esultanza di Falcao a Pisa rimarrà per sempre nel mio cuore, anche il coro ‘Resta con noi Dario Bonetti’ nello spogliatoio..poi finì malissimo.
      Grazie di tutto Mr. , un vero signore, educato, parlava piano e sempre gentile e grande allenatore.
      Condoglianze alla famiglia 💔

    • Ma il subumano che spollicia verso potrebbe palesarsi?
      Ma uno psichiatra proprio no?

    • Grazie mister per quell’anno meraviglioso purtroppo finito tristemente, ma la cavalcata delle 8 vittorie di fila e il gran gioco è rimasta in tutti noi. Grande tristezza.

  1. un abbraccio alla famiglia. Ho un bel ricordo di lui, sempre educato e corretto, mai una parola fuori posto.
    Da avversario col suo Benfica ci diede un dispiacere, ma portò a Roma il suo calcio per l’epoca innovativo e interessante, quella cavalcata dell’86 resta un ricordo indelebile, anche se poi è finita come sappiamo
    Quando poi anni dopo passò alla lazio non provai alcuna animosità nei suoi confronti, perché era una persona per bene

    Ciao Sven

  2. una delle squadre più belle, quel girone di ritorno fu fantastico, la delusione con il Lecce, a rimonta completata, una ferita orribile che ancora sanguina.

    RIP mister

    • Quel Roma-Juventus 3-0 del 16 Marzo 1986 rimane la più bella partita vista dal vivo.

      Un Signore, con la S maiuscola, un dispiacere lancinante la sua morte.

  3. Quella rincorsa sulla Juventus fu entusiasmante, forse come non mai sentivo la Roma imbattibile. Purtroppo ci schiantammo sul Lecce per quello che fu uno dei miei traumi infantili. Ma da quell’anno tu per me eri un grande, non avrei voluto te ne andassi ed ero praticamente geloso di vederti in altre squadre. L’approdo alla Lazio e soprattutto vederti vincere lì quello che avresti dovuto vincere con noi, fu un gran dolore. R. I. P.

  4. La tua personalità e umiltà era al di fuori da questo mondo imperfetto, ti ricorderemo sempre per la tua educazione e signorilità esagerata, buon viaggio Sven ❤️

  5. Riposa in pace.
    Uno dei più bei ricordi da tifoso della Roma è stato il “tuo” 3-0 alla Juventus: allo stadio c’era viva la sensazione di essere FORTISSIMI.
    Grazie Sven.

  6. Quando stava a Roma era ben voluto dai camerieri, dai guarda macchine, ma soprattutto dai portieri d’albergo, perché elargiva mance fuori mercato. Si è goduta la vita alla grande il buon Sven, non si è fatto mancare niente, specialmente in fatto di donne, nonostante avesse una faccia da eterno seminarista.
    Per ciò in questi ultimi mesi di vita ovunque andasse dispensava sorrisi e saluti, come se avesse voluto ringraziare tutti quelli che gli avevano permesso di farlo vivere come un pascià.
    Come tecnico, la sua Roma è stata una delle più ricordate per la qualità del gioco, anche se la memoria di quel tragico Roma – Lecce rimarrà un marchio indelebile legato al suo nome.
    R. I. P.

  7. Addio Sven! Ho continuato ad ammirarti anche quando eri l’allenatore della Lazio ed ora grandissima ammirazione per come hai accettato un malattia che nessuna squadra poteva battere. Grande campione di sport e di vita, addio Sven!

  8. Mi ricordo tutto quello che fece Dino Viola per portarlo in Italia. Gli affiancó Clagluna per i primi tempi, non poteva allenare.
    Il secondo anno il maledetto
    Roma Lecce non gli fece vincere lo scudetto
    Mi dispiace, molto

    • l’ho conosciuto e seguito da quel Roma Benfica 1-2 di coppa uefa in cui purtroppo ci eliminarono

      solo un paio di anni dopo eri a Roma …e sei riuscito a colmare il vuoto lasciato da.Liedholm
      Grazie Mister
      risposa in pace

  9. Anche se hai vinto solo sull’altra sponda quel che spettava a noi nel 1986 sia onore alla tua memoria, Sven. Grazie per lo spettacolo a noi donato nei tuoi giorni migliori nonostante l’umiliante sconfitta passata tristemente alla nostra storia. Riposa in pace.

  10. Un uomo serio me lo ricordo quando ci parlai una volta ed era allenatore della Lazio non si e’ mai dimenticato dell’altra squadra Roma e’ Roma mi disse e non era solo della citta’ che diceva questo. Ciao Mi che la terra ti sia lieve un arrivederci !!!

  11. 1986… grande rincorsa, la camerata era una mini curva sud…allora si giocava solo di domenica alle 15 e noi rinunciavamo alla libera uscita per tifare la magica, sciarpa giallorossa e mimetica, un grande sogno purtroppo finito male, ma grazie lo stesso Sven.

  12. Una lezione per tutti il suo congedo dalla vita, ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a rendere la sua esistenza bella, sfarzosa e anche godereccia, senza paura di mostrare gli sfregi della malattia.
    Una grande lezione di umanità e dignità, soprattutto per coloro che non si rassegnano all’idea della vecchiaia, della malattia e della morte.
    Come tecnico ci ha fatto vedere una Roma troppo bella per durare, però peccato, sarebbe bastato farlo solo per una partita in più e per giunta la più semplice.
    Ciao Sven, oggi unisci romanisti e laziali, forse il tuo risultato più bello.

  13. Penso che oggi Roma e Lazio possano unirsi nel ricordo di una persona perbene. Riposi in pace Mr Eriksson, maestro di umiltà, umanità e grande calcio.

  14. Non dimenticherò mai l’Olimpico scenografico in giallo e rosso in un soleggiato e magico Roma – juve 3 a 0, una Roma con un gioco moderno e avveniristico nel 1985 che anticipò Arrigo sacchi.
    Un pioniere, un tecnico preparato con la sua inseparabile lavagna con il traduttore simultaneo per i giocatori. Un Genio!
    Grazie Sven ciao!

  15. Ho ancora nei ricordi la famosa Roma che lui ha allenato che andò vicino allo scudetto, perso per quella partita scellerata contro il Lecce in casa.
    Una Roma che recuperò una decina di punti alla Juventus, quando le vittorie valevano ancora due punti e il pareggio un punto, fu quasi un miracolo.
    Ero un ragazzino e ricordo ancora quel Roma – Juventus 3-0 che manifestò la superiorità della Roma sulla compagine torinese.

    Grazie Sven, che la terra ti sia lieve.

  16. Visto il suo calcio sin dall’inizio,col Goteborg che vinse la coppa Uefa giocando un calcio stellare.Ero poi in sud per Roma Benfica 1-2 l’anno del secondo scudo.Un pressing pazzesco,sembravano giocare in 14.A Pisa in moto per Pisa Roma 2-4.Anconetani che ci mando’ nella fossa,Graziani che a 34 anni arava il campo..Ritorno a Roma per la Cassia a bandiere spiegate con altri fratelli motociclisti giallorossi, con la certezza di stare per rivincere lo scudetto piu’ bello,poi..La Roma piu’bella,che come tutte le cose belle duro’pochissimo..
    Grazie di tutto,Sven.

  17. Un grande allenatore, un signore d’altri tempi.
    Un ricordo dei miei 15 / 16 anni, una Roma squadra spettacolare che viaggiava a 3.000 all’ora.

    Addio.

  18. una grande persona ,un uomo come pochi , sempre educato gentile con tutti .
    un galantuomo,una grande perdita per tutto il mondo del calcio.
    Riposa in pace mister

  19. Ricordo con immenso piacere il giorno della tua presentazione insieme al compianto nostro grande Presidente Dino Viola.
    Con te in panchina ho forse ammirato la più bella Roma di sempre.
    R.I.P. Grande Sven

  20. Ero alla radio con mio padre quel giorno, anche lui non c’è più. Grazie Sven, facemmo comunque la storia

  21. R.I.P. Grande Mister che quando arrivò al posto del Barone Liedolm portò il bel gioco con un calcio innovativo negli anni ’80 facendo una rimonta pazzesca sulla rubbe anche se non bastò ma la prima volta che andai allo stadio Roma-Samp 1-0 gol di Graziani al 75° in 10 contro 11 per l’espulsione di Cerezo, proprio in quell’anno, c’era lui sulla panchina. Poi ci ha fatto vincere una Coppa Italia. 💖💛

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome