Contro l’Empoli scatta l’ora di Ndicka. E Mou spera nel ritorno del vero Smalling

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – L’infortunio di Mancini in Nazionale sembra meno grave del previsto, ma è molto probabile che il difensore resti a guardare Roma-Empoli dalla panchina per non peggiorare il problema all’adduttore avvertito in azzurro durante la (buona) partita giocata contro la Macedonia.

Per questo contro i toscani scatterà l’ora del debutto per Evan Ndicka, uno degli acquisti accolti con maggior favore da critica e tifoseria. Il 23enne francese era considerato uno dei migliori prospetti per il ruolo, e il suo acquisto a parametro zero è stato applaudito unanimemente.

L’ex centrale dell’Eintracht però ha subito palesato delle difficoltà durante le prime uscite prestagionali, e Mourinho ha deciso di toglierlo dai titolari preferendogli il più rodato Llorente. Il ko di Mancini però rimescolerà le carte in tavola, e il francese domenica prossima giocherà titolare sul centrosinistra, con lo spagnolo dirottato a destra.

In mezzo toccherà ancora a Smalling, il giocatore che in questi anni ha di fatto retto mezza difesa unicamente con la sua presenza. L‘avvio di stagione dell’inglese è stato nerissimo, e i risultati della squadra ne hanno risentito parecchio. Gli errori contro Candreva in Roma-Salernitana, contro Ngonge nel match perso a Verona e la prestazione generale col Milan parlano di uno Smalling in evidente affanno.

Mourinho spera che in queste due settimane l’inglese abbia resettato, ritrovando una forma fisica e mentale all’altezza delle stagioni precedenti. Quello di Chris è un problema di carburazione, e domenica vedremo se il motore è tornato a pieni giri. Riavere uno Smalling al top significa consegnare alla squadra una solidità difensiva perduta, anche per colpa di un centrocampo che non ha fatto sufficiente filtro.

Fonti: Corriere dello Sport / Il Tempo / Gazzetta dello Sport 

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20 Commenti

    • Zenone infatti conosce N’dicka, lo segue da anni, vero Zenone? ( c’è poco di peggio di persone che ignorano un argomento e lo trattano invece con supponenza e arroganza)

    • Zenò, è un ottimo calciatore che ha vinto l’europa league con il Francoforte da protagonista.
      E’ fisico, fa goal, ha piede.

      Deve solo ambientarsi e non perdere la fiducia in se stesso.

      Giocava davvero molto bene in Germania, che è un campionato, da un punto di vista tattico, simile al nostro.

  1. Mou intigna con la difesa a tre per difendere se stesso e il suo calcio datato e ormai perdente; non insegna movimenti, schemi e tattica; difende il non gioco e il passato e non rischia niente; così non se ne uscirà mai.
    Il centrocampo non fa filtro perché è sempre in inferiorità numerica e viene regolarmente messo sotto dalla manovra degli avversari.
    Senza Matic davanti alla difesa è ancora peggio.
    I giocatori fanno i movimenti sbagliati e i laterali stanno sempre dietro anche perché spaventati dalla difficoltà di presidiare la fascia con poco supporto.
    Regaliamo tutto il campo all’avversario che fa quel che vuole e ci viene ad aggredire alto, mettendo in difficoltà chi cerca di costruire il gioco e pure quando manovra partendo dal basso ci ritroviamo quasi sempre ad essere attaccati a pochi metri dalla porta, incapaci di contrastare le sovrapposizioni e i triangoli più elementari, si aprono falle da tutte le parti.
    I difensori, Smalling per primo, puntati singolarmente in velocità e agilità non possono fare granché, quando addirittura non sbagliano movimento e aprono l’ennesimo buco.
    Mourinho rinforza numericamente il reparto arretrato cercando di limitare i rischi ma è un rimedio nocivo, così penalizza tutta la squadra che non gira, è sempre aggredibile e non mostra di essere superiore neanche a formazioni modeste.
    L’anno scorso abbiamo preso pochi gol, ma si fa una fatica enorme a tenere il campo, la manovra offensiva non esiste e si segna troppo poco, praticamente mai su azione.
    Sarà che gli attaccanti non sono di gran qualità, ma qualunque attaccante si ritrova in difficoltà in una squadra organizzata in modo così sparagnino.
    Anche la condizione fisica fa pena, giocatori senza passo e senza spunto infortuni continui e recuperi a babbo morto.
    Mettiamoci pure che il tecnico, con i suoi atteggiamenti polemici e irritanti, alla continua ricerca di alibi per le prestazioni e i risultati penosi, è finito sulle balle quasi a tutti; siamo penalizzati dalla classe arbitrale pure peggio del solito e gli avversari ogni volta si impegnano in modo particolare pur di regalargli un dispiacere e godersi le scenette. Unica contromisura da parte di Mourinho: ora non parla più; appare in confusione totale.
    Se la smette di fare solo il personaggio e si decide a mettersi fare come si deve il lavoro di allenatore allora una speranza ancora c’è, altrimenti non se ne esce, lo dico oggi che siamo a inizio settembre.
    Mi sono rotto.

    • A carle’, citofona a Trigoria spiegagli bene bene quello che hai scritto qui, fai cacciare Mou e portaci a trionfare…

    • @Tre Re. A forza di ingurgitare minestra annacquata mi sa che alla fine ti è pure piaciuta. Gusti tuoi, che non sono i miei.

    • carluccio, io tifo Roma e sostengo TUTTI quelli che ne portano i colori, per cui anche Mister Mou. Tu continua a criticare invece di sostenere, la pensiamo in maniera differente mica sarà un gran problema. Anzi dopo che ti sei finito la “tua” minestra annacquata ( io una cosa del genere non l ho mai detta nemmeno a C. Bianchi perché, benché non mi piacesse come allenatore, in quel momento rappresentava la Roma) riscrivici un altro pippone tecnico-tattico, po’ esse che lo leggono a Trigoria, così manco devi citofonare. Stammebbene.

  2. Zenone infatti conosce N’dicka, lo segue da anni, vero Zenone? ( c’è poco di peggio di persone che ignorano un argomento e lo trattano invece con supponenza e arroganza)

    • @Giangi…IO ho un occhio clinico e un occhio critico.
      A me bastano 2 partite per capire se il giocatore c’è,a voi servono interi campionati e a volte neppure quelli. 😱

    • Ma infatti Zenone l’aveva capito subito che Ibanez era Vierchowod e F.Baresi reincarnati insieme in un unico giocatore,come sta ulteriormente dimostrando in Saudi Arabia.

    • @Bob Rocche…Ibanez fa parte della nazionale brasiliana. Forse ne capiscono qualcosa più di te,che dici compà?

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