ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Il general manager dell’area sportiva della Roma, Tiago Pinto, è intervenuto al Thinking Football Summit in Portogallo, evento nel quale è stato premiato anche l’allenatore giallorosso, José Mourinho.
Pinto ha risposto ad alcune domande dei giornalisti in merito ai temi riguardanti Cristiano Ronaldo, il fair play finanziario, i giovani e il Mondiale. Queste le sue dichiarazioni:
Su Cristiano Ronaldo.
“Una delle cose che un po’ mi infastidisce in Italia è che si parla sempre di mercato. La verità è che Cristiano Ronaldo non è mai stato una possibilità. Queste voci non hanno mai avuto basi, è normale forse accostarci perché noi siamo portoghesi (Pinto e Mourinho, ndr) come lui, ma questo, ripeto, non ha mai avuto basi”.
Sul fair play finanziario.
“Quando il club è stato acquistato era in un momento difficile, perché eravamo tra le squadre che seguivano le regole del fair play finanziario. Abbiamo dovuto effettuare una revisione completa della rosa per ridurre di molto il monte ingaggi e allo stesso tempo migliorare la qualità della squadra”.
Sui giovani e Mourinho.
“Abbiamo lanciato giovani come Zalewski e Volpato, stiamo lavorando tanto su questo aspetto. E Mourinho è stato fondamentale nella crescita del club”.
Sul Mondiale.
“Noi come club siamo con il cuore in mano, sperando che i giocatori non si infortunino, che non ci siano problemi e tornino bene e velocemente. Come portoghese voglio che le cose vadano bene, ma devo anche dire che se il Portogallo potesse farcela vorrei che vincesse l’Argentina. Per Dybala e soprattutto per Messi che merita di chiudere la carriera con un Mondiale”.
basta chiacchiere, portaci Icardi, Ruben Neves e Van de ven
mejo wanda
basta chiacchiere….
A me invece mi porti un filetto de baccalà e dopo ‘na margherita.
Ah, e una double belga, grazie.
Spero almeno uno dei tre….
Eh seee!
Bei nomi, magari!
Nient’altro ?
E anche Messi, CR7, Haaland, Salah, Firmino, Allison, Didi’, Vava’ e Pele’.
Aria fritta…la crescita, ma di quale crescita va sproloquiando il Direttore generale? L ‘unica cosa che cresce qui è l’ età, senza che si veda una squadra capace di fare 3 passaggi di fila o un cross in area da fondo campo. Basta raccattare mezze tacche norvegesi, olandesi e turchi. Qui occorrono giocatori veri.
Jorginho, Malinovski, Ndika, Kante,
Douglas Luiz. Svejjjjaa
Icardi?? perchè non te lo porti a casa tua?? magari se hai fortuna si presenta con la Wandona… per la Roma anche no grazie!
Mourinho è stato fondamentale per conquistare un trofeo.
Vincere determina risvolti economici, aumenta la capacità attrattiva del club verso eventuali obiettivi di mercato e migliora l’appeal per nuovi sponsor.
Inoltre lo Special One ha colmato un vuoto enorme che c’era nella Roma post-Fonseca, eliminata in semifinale di EL e mestamente 7 in campionato.
Quella era una Roma guidata da un GM senza grande esperienza il quale fu ben felice di sedersi all’ombra del suo ben più famoso connazionale.
Ed anche la proprietà che con un po’ di ingenuità e sottovalutazione aveva pensato di poter affrontare la serie A senza essersi portati dietro Dirigenti all’altezza, di fronte alle prime difficoltà si aggrappò a Mou come un naufrago al salvagente.
Sarebbe stato lui la Roma negli anni a venire, lui la voce della società, togliendo loro ancora per un po’ di tempo l’imbarazzo di parlare di una materia a loro sconosciuta, il calcio: questa l’unica motivazione dei loro silenzi.
Ma la domanda che mi faccio è la seguente: è veramente Mou l’uomo giusto per far crescere il club?
I fatti testimoniano che quasi nessun giocatore della Roma ha accresciuto il suo valore con lui in panchina.
Ha fatto sinora un buon lavoro con i giovani della primavera, meglio di chiunque altro prima di lui, ma la cosa che mi preoccupa è che non vedo una strategia di lungo periodo.
Non si capisce su quali giocatori e su quali basi si voglia costruire la Roma del futuro.
Io vedo la Roma concentrata molto sul presente, con un’orizzonte che arriva al massimo al prossimo giugno, con mercati di reazione a ferite spesso autoinflitte.
Lo è stato Abraham per la decisione di Mou di far fuori Dzeko, lo sarà il prossimo terzino destro dopo l’epurazione di Karsdorp.
Insomma con Mou io vedo più una Roma che insegue obiettivi (vittorie, piazzamenti) piuttosto che una Roma che costruisce qualcosa con una strategia di medio lungo termine, come aveva affermato all’epoca Tiago Pinto.
Il discorso poteva filare finché non hai parlato di Dzeko. Era all’ultimo oneroso anno di contratto. Aveva giocato tutte le amichevoli ed era stato preso Shomu per farlo rifiatare durante il campionato. Si è presentato Marotta offrendogli due anni di contratto e il buon Edin non ci ha pensato due volte a rifare la valigie per la terza volta (voleva andarsene già due anni prima sempre a l’Inter e l’anno prima alla rube che non voleva scucire un centesimo). Mercato di reazione si, ma non per un capriccio di Mou che avrebbe preferito un regista a cc. Non bisogna stravolgere i fatti per collegare Dzeko a Karsdorp.
Vegemite, ottima analisi e credo che confermi e rispondi a una domanda che avevo fatto giorni fa su chi erano i giocatori migliorati. Forse i miti come sempre prima o poi finiscono e purtroppo credo sia questo il caso.
Io Lupasas mi attengo ai fatti, ovvero alle dichiarazioni di Dzeko che riporto sotto, relative alla sua cessione all’Inter, parole mai smentite dalla società e da Mou che sull’accaduto si è sempre trincerato dietro un no comment.
“L’anno prima c’era stato qualcosa con la Juventus, due anni prima c’era qualcosa con l’Inter, l’estate scorsa non mi aspettavo di andarmene dopo l’arrivo di José Mourinho. Gli ho parlato quando è arrivato e sapeva che avevo ancora un anno di contratto. È stato un onore che un allenatore così grande fosse arrivato nel club. Gli ho detto: ‘Sono qui e darò tutto per te e per il club. Ma dato che questo è l’ultimo anno del mio contratto, se salta fuori qualcosa, possiamo prenderlo in considerazione?’. Nel giro di pochi giorni era arrivato Tammy Abraham dal Chelsea e l’Inter era venuta a prendermi”.
Se permetti al massimo posso vedere un concorso di colpa. Ma è innegabile che i 40 ml spesi su Abraham potevano essere destinati a rinforzare e completare la rosa, invece che impiccarci ad un mercato di reazione.
vincere la conference per giocatori che giocano nella Champions e’ come aver vinto la Coppa Italia .attrattiva di cosa poi che a parte Dybala su cui non ha voluto investire nessuno per la fragilità fisica e wjnaldum che anche lui e’ in una fase calante abbiamo una squadra di seghe
Ci sono cose condivisibili e altre meno. Sul discorso Dzeko concordo con Lupasas: la sua presenza era ormai deleteria.
Così come l’argomento management sul quale ci siamo già confrontati: i Friedkin sono arrivati con la stagione alle porte, con Pallotta che fino a giugno respingeva sdegnosamente la loro proposta, e hanno trovato un club ai minimi termini in cui era rimasto il solo Fienga a ricoprire i ruoli da custode di Trigoria fino al DS.
Ci sta benissimo che in Mourinho abbiano visto la figura del guru in grado di ricoprirgli più ruoli in attesa che loro cominciassero a masticare la materia.
Sul resto concordo, dalla valorizzazione del parco giocatori, alla strategia che non si capisce, presi in mezzo dai vincoli del FFP e dalla necessità di accontentare un tecnico capace di spremere i campioni fino all’osso ma che difficilmente cava qualcosa di buono da giocatori di medio valore.
Francamente non capisco neanche la strategia sui giovani: mi sembra più un pescare a casaccio a seconda dei momenti, e con criteri incomprensibili, vedi l’ostracismo nei confronti di Bove e i tanti, troppi minuti regalati a Felix. Adesso è il turno di Volpato, che magari fra poco verrà accantonato. Un Tahirovic buttato dentro in una partita e in una fase della stessa in cui non aveva senso.
Parli di una Roma che insegue più obiettivi che strategie. Beh, magari, chi se ne frega della strategia che non si capisce se arrivano gli obiettivi e i trofei.
Ma sappiamo che i secondi ben difficilmente arrivano senza la prima.
Si lo so UB, sul tema dirigenziale la pensiamo in maniera diversa.
Ma se permetti tra i due sei tu ad avere una visione molto naif del caso.
Quando una nuova proprietà si insedia porta sempre con sè dirigenti di sua fiducia che andranno a sostituire quelli preesistenti.
Esiste anche un termine (spoil system) per descrivere tale meccanismo.
I Friedkin non hanno portato nella Roma nessuno ad agosto non perché non c’era il tempo per dotarsi di un DG o di un DS ma semplicemente perché non hanno mai pensato di farlo, nemmeno nel novembre 2019 quando si interessarono per la prima volta alla Roma.
Hanno deciso scientemente di andare avanti con Fienga e poi con calma di scegliere un’uomo (Pinto) di loro fiducia.
È stato un’errore fatto in buona fede da imprenditori molto capaci nel loro business ma evidentemente poco o nulla consapevoli della complessità di un’azienda sportiva.
Perdonami Vege, io sarei stato d’accordo con te se Pallotta avesse ceduto loro la Roma a febbraio. Allora c’era tutto il tempo di trovare sul mercato le figure professionali adatte.
Ma il 20 agosto cosa vuoi trovare di disponibile?
E come pretendi di farlo prima, a deal non chiuso e per niente certo di arrivare a una soluzione positiva? Ti presenti dal Sartori di turno, tanto per fare un nome a te caro e gli dici “guarda, tieniti libero perché noi forse prenderemo la Roma, se Pallotta la finisce di bluffare con i presunti acquirenti con la tovaglia in testa”?
Quale professionista serio ti dice “ok, tranquillo, sto qui buono finché non mi dici che è fatta”. Non funziona così.
Ovvio che per chi era sotto contratto c’erano pochi margini.
Se non volevano affidarsi per ovvi motivi a Baldini o Petrachi in giro c’era una marea di dirigenti esperti liberi.
Uno su tutti Braida.
Credimi, non era nei loro piani partire con una squadra loro.
Non ci hanno mai pensato.
Ed infatti hanno iniziato a reclutare il GM (Pinto) con molta calma a novembre affidandosi all’agenzia di Charles Gould.
Anche qui permettimi di avere molto da ridire su tale modalità di selezione.
Che competenza avevano i Friedkin per scegliere il nome giusto tra i vari candidati proposti?
Un giocatore che non vedremo mai alla Roma è sicuramente Ronaldo che alla veneranda età di quasi 38 anni ha de costi sproporzionati. Quello che invece apprezzo e non so se più per esigenza o scarsezza di rosa o per indole di Mou è l’uso dei giovani. In passato la primavera valeva il mercato di plusvalenze o di figure da aggiungere nelle cessioni di mercato, adesso finalmente si vedono esordire in prima squadra e chi ce la fa diventa un valore aggiunto a 360°.
Se realisticamente il potenziale di Belotti, Abraham, Zaniolo e compagnia bella è questo allora c’è da preoccuparsi. La Roma è costretta a tornare nuovamente sul mercato anche nella consapevolezza che grandi nomi non arriveranno, ma a me basterebbe che trovassero quelli giusti capaci di avere quella tenacia e quella mentalità che aiuti la squadra a rimanere concentrata quei 90′ ed evitare caxxate.
Ci sono 100 mln di investimento (Kumbulla, anche se Pinto non c’entra nulla con lui, Vina, Shomurodov e Abraham) che al momento risulta svalutato almeno della metà del valore.
Per dirla tutta, mi sembra che siano quattro anni che la Roma non realizza una plusvalenza vera con un suo giocatore, cioè cedendolo ad un prezzo superiore a quello di acquisto.
Con la sola eccezione, alquanto singolare, di Felix.
Né si può affermare che quelli in rosa abbiano accresciuto il loro valore di mercato teorico, con l’eccezione di Zalewski, col quale si partiva però da un costo zero.
A parte la lieta eccezione della Conference, con tutti i se e i ma del caso, la crescita sul campo non si vede, se non nelle dichiarazioni del GM.
Certo, un po’ di sfortuna, come nel caso di Gini e lo stop di Dybala, ma quale club può dire di esserne immune?
La Roma, presa in pieno nella tagliola del FFP e la necessità di tagliare i costi, offre rinnovi sostanziosi a giocatori che in quattro anni hanno dimostrato di essere tuttalpiù di medio valore, e continua ad arrancare dietro club che spendono meno.
A me sembra che dal lato del campo la gestione non sia al livello di quello che si vede negli altri settori, con una proprietà che sta producendo il massimo sforzo per tirare fuori il club dalle secche in cui si era cacciato.
Sta a Pinto e Mourinho trovare la chiave giusta per fare il salto di qualità che finora francamente non si è visto.
Ancora con Icardi, è decisamente più forte Mudrik dello Shaktar, pure il più veloce d’Europa con 36,6 Km/h, ha battuto Leao e Teo Hernandez in questa speciale classifica della Champions.
Bene Pinto.
Pensiamo meno al calciomercato e più al calcio giocato.
Io una domanda me la farei perche’ Tiago non parla cosi con i giornalisti italiani ? Perche’ piano piano Mou non fa’piu’ le interviste o conferenze come prima ? Poi perche’ la maggioranza di noi da retta ancora a le bufale che ci raccontano i soliti giornalisti di carta stampata e alcuni siti web oppure i criticoni opinionisti buoni solo a offendere. All’ estero gli fanno delle domande serie e lui risponde qui non lo fa’….solo dichiarazioni o monologhi di pochi minuti. Si sa che gennaio non si prendono i bravi ma ti prendi quello che passa il convento….prestiti che poi valuterai, il mercato e’ Luglio e questi fanno nomi, nomi, e nomi che non sono veri. <Che serve dare notizie false, solo nella testa dei soliti noti che poi dicono me lo ha detto l' uccellino…. Ma che giornalismo e'.
Pinto ha fatto benissimo a sgombrare il campo dalle chiacchiere assurde su Ronaldo come possibile nuovo acquisto della Roma. I tifosi VERI sono stanchi di leggere o ascoltare queste “notizie-non notizie”. Ora basta!
Con una squadra che non ha campioni tutto sommato con giocatori buoni e motivati hai vinto la conférence league titolo europeo
Abbiamo iniziato con un serie d’infortuni (Darboe ,Win,dybala ecc.)alcuni a lunga degenza con giocatori fuori ruolo adattati a nuovi compiti e spesso neanche nelle condizioni fisiche migliori
la squadra non ha giocato finora con giocatori della campagna acquisti fatta
Qualcuno ha notizie del giovane Darboe a che punto sta (tra l altro si stava proponendo molto bene ‘sul più bello si e’ infortunato’)?
il biondo del lecce frattesi mazzocchi boga e nzola dello spezia o dia della salernitana . non mi sembrano nomi impossibili per la Roma.
Per Pinto Solabakken è più forte di CR7.Tutto qua.