AS ROMA NEWS – “L’ultimo Juve-Roma me lo ricordo bene perché l’ho commentato dal vivo. Fu decisivo Cristiano Ronaldo, perché la partita la fecero i giallorossi, ma i campioni possono sempre decidere in ogni momento“.
Lele Adani è un archivio vivente di memorie calcistiche, scrive oggi la Gazzetta dello Sport (M. Guidi) anche se da un anno all’altro sono cambiate parecchie cose dal Po al Tevere e la sfida ha di sicuro un sapore nuovo. CR7 è a Manchester, sulla panchina bianconera è tornato Max Allegri, mentre su quella giallorossa è sbarcato José Mourinho. Una rivoluzione, ma con un pizzico di restaurazione.
“Mi aspettavo che dopo due anni Allegri si sarebbe ripresentato con una lettura calcistica diversa, invece è sempre lo stesso – spiega Adani -. Al contrario di Mou, che è cambiato nella proposta: prova a vincere, anche al costo di perdere. Roma-Sassuolo e il derby sono il manifesto di questa nuova filosofia, con cui produci tanto e concedi tanto, che tu vinca o che tu perda”.
Roma, dunque, che fa la partita e Juve in ripartenza?
“Andiamoci piano. In sfide così equilibrate è difficile che per 90’ una squadra tenga il pallino del gioco e l’altra stia chiusa. Ma di certo c’è più ricerca tra i giallorossi, almeno nelle intenzioni. Però stiamo attenti alla crescita della Juve: il secondo tempo contro il Toro è stato il migliore della stagione. Mi sembra che i bianconeri abbiano ritrovato lo spirito del loro allenatore, mettendo più pressione ai portatori palla avversari e questo facilita anche la fase offensiva, con transizioni rapide, proprio quelle che la Roma ha sofferto di più nelle prime giornate di campionato”.
Travestiamoci prima da Allegri: cosa deve fare e cosa evitare la Juve?
“Cominciamo da cosa non deve fare: stare troppo bassa, per non rendere troppo ampia la porzione di campo da coprire per gli attaccanti. Se Chiesa deve sempre partire da 60 metri, poi è logico che si sfianca dopo un’ora. In questo senso, fondamentale è che Bentancur ripeta quanto visto per esempio contro la Samp, alzando costantemente la pressione sui mediani rivali. L’uruguaiano è bravo a farlo, mentre soffre se deve limitarsi a contenere e giocare la palla dal basso”.
Ora siamo invece Mourinho…
“José deve restare fedele a quanto fatto sinora, ma senza avere fretta e dosando il ritmo. La Roma è in grado di attaccare in più modi: con gli uno contro uno, in profondità, ma anche tra le linee. Certo, ci saranno rischi da prendere, con Ibañez e Mancini che partecipano tanto alla manovra e ogni tanto sbagliano qualche lettura difensiva. Sono giovani, ci sta. Anche se la loro velocità sarà fondamentale per tentare di arginare gli strappi di Chiesa, che è un solista eccezionale, come dall’altra parte Zaniolo”.
Andiamo allora sui protagonisti in campo: il giocatore chiave, da una parte e dall’altra?
“Senza un vero play come Arthur o un collettore come Ramsey, diventa Cuadrado il tassello fondamentale nel gioco della Juve, perché è l’unico capace di dosare pause e accelerazioni. Io dico sempre che quello del regista non è un ruolo, ma un compito. Ecco, il colombiano anche se gioca sull’esterno è il vero regista della Juve attuale, perché il ritmo della squadra dipende da lui. Quando riceve palla sulla destra può puntarti uno contro uno e andare sul fondo, accentrarsi creando scompiglio in mezzo o verticalizzare alla ricerca della punta, perché ha la tecnica per farlo. Nella Roma, tutto passa invece dai piedi di Lorenzo Pellegrini, che si muove tra le linee, fa da connettore tra centrocampo e attacco e può innescare Zaniolo, Mkhitaryan o la prima punta, oltre che andare lui stesso in zona gol”.
Chi invece può essere decisivo entrando dalla panchina?
“Penso a due giocatori che hanno gamba e capacità di risolvere le partite quando diventano più sporche: Kulusevski nella Juve, El Shaarawy nella Roma”.
Più pesante l’assenza di Dybala o quella, eventuale, di Abraham?
“Paulo è il migliore della Juve, ma il peso dell’inglese nella nuova Roma credo sia superiore”.
Ultima domanda: stasera è più importante per i bianconeri o per i giallorossi?
“Per la Juve. Le ultime vittorie hanno ridato fiducia a un ambiente che deve ancora capire se filosoficamente sia stata fatta la scelta giusta con il ritorno di Allegri. Un nuovo stop ridarebbe spazio all’incertezza. La Roma, invece, è all’inizio di un percorso e non ha la fretta di chi ha la vittoria come unica cosa che conta”.
Fonte: Gazzetta dello Sport
El Shaarawy subentra e facci sognare
Finalmente uno che parla di calcio capendolo e non della fuffa, come fanno tanti presunti “giornalisti di settore”
Ha parlato il il PROFESSORE, tutte ovvietà
SEMPRE FORZA ROMA
Adani mi sta cordialmente sulle 🏈🏈 e vabbè, ma quando leggo certi commenti una domanda nasce spontanea: cosa pensate che possano dire, di così stravolgente, rispetto a una partita ancora da giocare? Io credo nulla.
Quindi, che parlano a fare? Mi direte voi…
E se tacessero, voi cosa commentereste? Dico io…
Forza Roma, che è una delle poche certezze che ho nella vita. ✌️🐺
Sarà una partita aperta … a mio avviso non c’è una grande differenza tra le due formazioni … certamente in difesa loro hanno qualcosa in più, soprattutto per esperienza … si parla di Chiesa e Kean come spauracchi, ma noi abbiamo Zaniolo e Micky … non scordiamoci … la cosa più importante sarà l’approccio alla partita … pertanto sarebbe sbagliato iniziare con quella leggerezza del derby … daje Roma!
Io vedo che ormai le partite si vincono sempre più in ripartenza,anche ieri la Lazio alla fine sona l’inter in contropiede.
In generale vince non chi gioca meglio, ma chi ha i velocisti che sanno ripartire.
Forse è la fine, del calcio all’olandese,del calcio dominante,delle idee di Sacchi, difatti si cercano giocatori sempre più veloci sia in attacco che in difesa.
Ormai è un calcio che se non sei super tattico e super veloce, sei fottuto.
Il più grande allenatore del mondo ce l’ha il Liverpool, quello non è un calcio che ti domina, ma ti riparte continuamente
Completamente d’accordo su tutto.
E’ verissimo e, a ben pensarci, è una riproposizione in chiave moderna del calcio all’italiana e spiega perché Fonseca fosse ampiamente inadeguato, anzi, direi anacronistico… il calcio alla Guardiola è al tramanoto..io dico, perché non mi è mai piaciuto, finalmente!
FRS
Questo qui non e’ tra i peggiori, peova a parlare di camcio.almrno certo talvolta esagera commentando anche una piccolissima frazione di gioco e li va’ cordialmente nelle pelotas divenendo un tantino saccente .😂…in ogni caso forza Roma, la partita sarà decisa da sfumature, auspico solo un arbitraggio equo..e li ho i miei fondati timori, ma non voglio pensarci. ..daglieeeeee!!!!!!!!
Speriamo che la differenza non la faranno gli arbitri…
Segnatevi questa : loro hanno qualcosa (o qualcuno) in più in mezzo al campo , non ha la loro stessa maglia ma ha lo stesso scopo !!
Nasca tira le strisce del campo e i gobbi la perdono a tavolino
Francamente capisco poco chi si vedrà la partita con la convinzione che il destino è già segnato dall’arbitraggio.
È un controsenso bello e buono. Io andrei a passeggiare col cane…
Adani è competente ed è sempre un piacere ascoltarlo, ma a noi stasera ci frega poco, vogliamo vincere