ON AIR – CORSI: “Senza lo stadio sarà una tragedia”, RENGA: “Lo sapevamo tutti che non si sarebbe fatto”, PETRUCCI: “Un uomo della mia età non lo vedrà mai”, MELLI: “Ora gli americani molleranno?”

1
617

onair2

GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Le parole della banca sono di una gravità unica, sono interpretabili in una sola maniera. Come al solito quando esce qualcosa di strano, l’ufficio stampa della Roma chiama subito tutti i giornali per dire che non sono d’accordo. Il signor Fiorentino è vicepresidente di Unicredit, e ci dice che la costruzione dello stadio non è in agenda, quando Pallotta ci aveva spiegato che la Roma volerà dopo che lo stadio sarà realizzato. Probabilmente è successo qualcosa, perchè non è che uno se ne esce così. Tra la comunicazione di Unicredit e quella della Roma c’è un abissio: è evidente che la banca sta dicendo che loro non metteranno un centesimo per lo stadio, e che ci dovranno pensare gli americani. Quindi o Pallotta mette 200 milioni per costruire lo stadio, oppure qua c’è un problema grosso. Se la Roma non entra in Champions, è una tragedia senza stadio.”

Ugo Trani (Rete Sport): “Mi sembra che alla Roma facciano sempre polemiche tra di loro. Fiorentino è il primo socio di Pallotta eppure sullo stadio dice cose completamente diverse rispetto a quanto detto da Baldissoni. Bisognerebbe capire perchè Fiorentino dice queste cose. Qui si parla tanto di marketing, ma ci sono altri problemi. Poi magari tra dieci minuti arriva una precisazione di Fiorentino o della Roma sulla questione stadio, e rende inutile ogni nostro discorso”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Realizzare uno stadio a Roma è quasi impossibile, lo sanno tutti”.

Luca Valdiserri (Rete Sport): “La Roma ora cerca di fare un calcio normale, sostenibile, che porti risultati. Il livello di pazienza è molto basso, sono bastate due stagioni per cambiare tutto. Al Manchester di Ferguson sono serviti otto anni. Sullo stadio le parole di ieri di Fiorentino sono molto chiare, ora vediamo la risposta con i fatti della proprietà americana, quando sarà posta la prima pietra.”

Roberto Renga (Radio Radio): “Prandelli non faccia il fenomeno, De Rossi in difesa non deve giocare. L’Italia ieri ha perso un centrocampista e anche un difensore. Lo stadio? Le spese toccano a chi costruisce. Io sapevo che Pallotta si era presentato qui avendo già i soldi degli investitori in mano. Tutti sapevamo che lo stadio non si sarebbe fatto. Io fra l’altro vorrei sapere come è stata scelta la zona dello stadio, che ha duemila problemi”.

Furio Focolari (Radio Radio): “Pallotta probabilmente non conosce le differenze tra gli Stati Uniti e l’Italia. E’ un problema di infrastrutture, ma poi qui non si può scavare. E’ una città archelogica, piena di vincoli. Pallotta non ci ha ancora mai spiegato perchè voleva vendere il 50% delle sue azioni. Sappiamo tutti perchè è stata scelta quella zona per costruire lo stadio, ma non lo diciamo per non beccare denunce. Ma uno stadio a Roma c’è già, ed è il Flaminio: basterebbe ristrutturarlo e farlo da 45 mila persona. Lì è una meraviglia, si vede benissimo”.

Franco Melli (Radio Radio): “Siamo sicuri che gli americani non mollino tutto quando capiranno che qui lo stadio non si può costruire? Perchè loro per questo sono venuti a Roma…”

Max Leggeri (Radio Manà Manà Sport): “E’ difficile dare un voto al lavoro di Sabatini quest’anno: sarà solo il campo ad emettere le sentenze. Il direttore sportivo, negli anni passati, ha comprato 26 giocatori e di questi ne sono rimasti solo 8. Se guardo al passato il mio voto è 4”

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Mi ha dato fastidio l’uscita di Pallotta, quella su Corvino era una semplice diceria che non meritava un intervento. L’imput di risparmiare tutti quei soldi sul mercato non è di certo un’iniziativa di Sabatini, perciò è ovvio che è lui l’uomo di Pallotta. Le parole di Fiorentino sullo stadio? Non mi hanno disturbato, perchè so che un uomo della mia età difficilmente vedrà mai realizzato il nuovo stadio della Roma.”

Articolo precedenteTutti i locali della “movida” giallorossa
Articolo successivoBRIATORE: «Pallotta? Nel calcio gli investitori seri sono altri, quelli che mettono soldi»

1 commento

  1. Qui si parla come al solito a vanvera. Sentire questi insulsi opinionisti del nulla fa venire il vomito. Senza lo stadio è una tragedia; lo stadio non si farà e lo sapevano tutti; gli americani molleranno. Ha ragione Pallotta quando dice di non dar retta a tutte le stupidaggini che si leggono e si sentono. Ora che gli Americani hanno parlato di stadio sono tutti pronti a commentare in modo arbitrario e scorretto. La stessa cosa era accaduta con il mercato della Roma: sono bastate due vittorie per trasformare delle “pippe” in autentici fenomeni. Vedrete che appena si poserà la prima pietra dello Stadio tutti questi esseri inutili si lanceranno sul carro dei vincitori. Io spero che su quel carro sia posizionata una batteria di 1ml. di megawatt…non dovrebbe essere un problema trovare il deodorante giusto per disperdere l’odore di bruciato!

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome