Konsel applaude: “Fonseca moderno, bravo Pau Lopez. Ma Weissman…”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Il primo pensiero che gli viene in mente è quando giocava nella Roma, i due anni con Zeman, dal 1997 al ’99. «La Roma di oggi è una squadra moderna, mi piace. Ricorda la mia Roma, che così giocava venti anni fa. Eravamo già moderni…». Oggi però è un’altra storia e lo sa anche Michael Konsel (…)

Konsel, questa Roma che cosa le sembra?
«È ancora presto per dirlo. Ma Fonseca gioca un calcio molto offensivo, mi piace come filosofia».

(…)

Domani a Graz che partita sarà?
«Difficile, se poi il Wolfsberger gioca come in casa del Borussia anche difficilissima. È una squadra intensa, fisicamente forte, che pressa sempre. Ero in Germania a vedere la partita, a quei ritmi ho pensato potessero durare al massimo venti minuti. Ed invece hanno pressato così per tutta la gara. Se sbagliano ti lasciano campo, ma se sono in giornata è dura batterli».

Bisognerà stare attenti a Weissman e Liendl?
«Loro sono le due stelle, ma è il gruppo che fa la differenza. Giocano di squadra. Weissman fa gol, è intelligente, sempre nel posto giusto. E Liendl ha un buon piede e visione di gioco. Hanno il morale altissimo, sono una sorpresa. Giocano bene, attenzione anche ai calci da fermo. E poi il club è come se fosse una piccola famiglia, anche questo conta. Hanno un budget di circa 8 milioni, ma per fortuna nel calcio esistono ancora queste storie: i soldi non sono sempre sinonimo di vittoria».

La Roma ce la fa a tornare in Champions?
«Secondo me sì. Più forti di lei ci sono solo Inter, Juve e Napoli. Sulla carta, però. Poi c’è il campo ed è li che bisogna dimostrare di essere davvero migliori. E con questo Dzeko qui tutto è possibile. Lui è forte in tutto: fisicamente, di testa, coi piedi. Felice sia rimasto. E felice di rivedere la Roma».

(Gazzetta dello Sport)

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7 Commenti

  1. Francamente quel che ho visto finora mi fa sperare che non siamo più la squadra contro la quale è sufficiente correre ed avere il coltello tra i denti per avere la meglio.

    Questa sensazione l’ho avuta (comunque) contro il Genoa, il Sassuolo, il Bologna, il Lecce e persino contro l’Atalanta (almeno fino all’abbandono di Spinazzola).

    A livello Internazionale l’esperienza conta più che in Campionato. Esperienza che si traduce poi sostanzialmente nel rimanere calmi e non sprecare le occasioni che ti si presentano.

    Se sapremo fare questo, penso che porteremo a casa quello che vogliamo. Vale a dire un’altra vittoria: tre punti nel girone e due nel ranking UEFA…

    • Secondo me la Roma deve puntare forte su questa competizione.

      Nel senso…un trofeo internazionale manca dalla coppa delle fiere.

      La coppa UEFA è un’occasione ghiotta. E può essere alla nostra portata, paradossalmente più del quarto posto. Mi arrabbierei se ad un certo punto della stagione, dovessimo snobbare questa competizione.

      Bisogna arrivare primi nel girone, per evitare una delle

  2. Dispiace spegnere gli entusiasmi ma la vittoria di questo trofeo non e’ affatto alla nostra portata: nel calcio di oggi non ci sono poiu’ sorprese, vince chi e’ abituato a vincere.

    Basta vedere l’ albo d’oro delle 2 competizioni europee rimaste : quante sorprese ci sono state ? Zero : per questo il calcio moderno fa schifo, non entusiasma piu’ nessuno qui nel vecchio continente (e infatti i grand club puntano tutto sul mercato asiatico : loro ancora non si sono rotti le paxxe di vedere sempre la stessa roba).

    Dispiace regà ma noi non possiamo puntare a vincere assolutamente niente, a parte il derby di ritorno e forse il match di ritorno con la rubbe (se facciamo i bravi).

    Ha ragione BAH : prenotate una sdraio a Focene e magnate tranquilli.

    • Ma perché nel calcio “antico” chi vinceva ? Sempre le stesse. Paradossalmente Ci sono più possibilità (sulla carta), per un outsider, di vincere oggi rispetto a trent’anni fa. Basti pensare all ultima finale di CL: ne Liverpool e ne tottenham, con la vecchia coppa dei campioni (a cui partecipavano solo le vincitrici dei rispettivi campionati), sarebbero dovute essere lì. O al Real Madrid delle quattro champions consecutive, quanti campionati ha vinto in quel periodo ? E la Roma semifinalista ?
      Tu dici che questo calcio, nel vecchio continente, ha stancato…in Germania vince solo il Bayern, eppure gli Stadi sono sempre pieni. In Spagna lo stesso. In Inghilterra, che te lo dico a fa. Forse solo in Italia c’è poca affluenza, ma secondo me è dovuto al fatto che la gente non c ha più na…

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