Paulo rompe il ghiaccio: «Visto? Mi sono adeguato al calcio italiano»

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AS ROMA NEWS – La Roma vincente contro il Sassuolo ha due volti: quello del primo tempo in cui si sono viste le idee del tecnico e quello della ripresa in cui la squadra si è lasciata andare forte del largo vantaggio. È questa l’idea di Paulo Fonseca uscito soddisfatto per il risultato – e per il sorpasso alla Lazio – ma meno per i due gol incassati dalla squadra di De Zerbi.

Il rischio è che il calo di concentrazione possa avvenire anche davanti a un avversario più forte, capace di trovare il pareggio e nel peggiore dei casi la vittoria. Per evitarlo l’allenatore ha schierato i nuovi acquisti Veretout e Mkhitaryan. Sarà poi anche l’esperienza maturata grazie allo studio della serie A a portare i suoi frutti: «Avevo detto che ero io a dovermi adattare al calcio italiano e sto provando a farlo. Ho apportato dei correttivi tattici con un terzino che spinge meno e uno di più. Il campionato italiano ha mostrato in queste prime giornate di essere molto offensivo, di questo passo supererà anche quelli europei».

MARGINI DI CRESCITA – Effettivamente tre reti nell’arco dei 22 minuti iniziali la Roma non le segnava da gennaio 2012 (contro il Cesena): «Certamente abbiamo fatto un eccellente primo tempo e si avvicina a quello che chiedo alla squadra. Esistono margini di crescita importanti. Aver vinto oggi non significa che non possiamo migliorare. Dobbiamo correggere le note negative anche se sono state poche».

A far esplodere la Curva Sud è stato il primo gol in giallorosso di Mkhitaryan: «Con lui e Dzeko abbiamo pressato bene. Va riconosciuto che non è un’ala pura, negli ultimi anni nasce da dieci anche se ha giocato sulla fascia. Sa smistare la palla e non la perde». Edin ha dato alla squadra profondità, sembra un giocatore rinato rispetto alla fine della scorsa stagione quando era in procinto di lasciare la Roma per trasferirsi a Milano sponda Inter: «Sono sempre stato contento di restare qui poi quando faccio gol lo sono di più. Siamo convinti del gioco del mister», ha detto il bosniaco.

La nota negativa è la ripresa: «Ci siamo rilassati dopo il 4 a 0, anche se l’allenatore all’intervallo ci ha detto subito di rimanere in tensione. Dovevamo farli correre, ma volevamo andare troppo presto in verticale. Mkhitaryan? Gli ho detto: hai fatto due gol contro la Bosnia e adesso devi segnare anche con la Roma». Oltre l’armeno è andato in gol anche Kluivert: «Personalmente sono soddisfatto e voglio far meglio già dalla prossima partita». A voler far meglio sarà anche la Roma Femminile allenata da Betty Bavagnoli sconfitta al debutto 3-0 dal Milan.

(Il Messaggero, G. Lengua)

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11 Commenti

  1. Infatti nessuno temeva la fase offensiva, è la difensiva che ha sempre preoccupato,poi se flo non riesce a pressare sul suo uomo…
    Cmq anche in difesa su comincia a vedere qualcosa di meglio rispetto alle prime stagionali.
    Speriamo in Smalling e Zappacosta, Mancini a me convince mi sembra un giovane con un forte senso della posizione.

  2. Nel primo tempo è stata una Roma spettacolare,anche il secondo tempo è iniziato bene, solo i pali ci hanno negato la goleada, il primo gol del Sassuolo è arrivato da una punizione imparabile, sul secondo troppa leggerezza, ma di occasioni ne abbiamo avute molte più noi, pastore è un ex giocatore.

  3. Secondo me è Lingua che si deve adattare alla Roma! Eh, la Lengua batte dove il dente duole… Fonseca ha parlato solo di un ipotetico 8-3. Sfido qualunque allenatore a lamentarsi di ciò! Forza Roma e Lengua muto. Come i laziesi del resto… 🙂

  4. Sarebbe da dire che è il Calcio Italiano che si sta adeguando al Calcio Europeo dopo le grigie subite dal nostro sistema: non si vince in Europa dai tempi dell’australopiteco, europeo con Zaza, Pellè e Sturaro, ed esclusione dal mondiale con le sapienti disposizioni tattiche di Ventura (mettere De Rossi quando si sta perdendo con la Svezia e serve il goal). Sto osservando una rivoluzione nel nostro movimento e tra acquisti blasonati e giocatori rinnovati la Serie A e la Nazionale potranno tornare a dire la loro poiché il talento c’è, è stato solo mal sfruttato. Paulo ti auguro di essere uno di quei Maestri che attueranno questa rivoluzione, soprattutto nella nostra amata Roma.

  5. Fonseca,mi piace molto come allenatore,e probabilmente in Italia sta portando qualcosa di innovativo,il che non guasta.L’unico suggerimento e’ quello di stare con i piedi per terra,e non abbandonarsi a facili entusiasmi,perche in Italia e’ facile passare dalle stelle alle stalle,visto la Lazio? Sembrava dovesse essere il terzo incomodo per lo scudetto,e poi…..Quindi bisogna lottare partita dopo partita,e non mollare mai.

  6. Mi piace questo allenatore che non va avanti tetragono sulla sua strada ma apporta dei correttivi se necessario. Senza snaturarsi, ma anche considerando l’avversario.

    Contro la Lazio ha abbassato il baricentro, consapevole di avere delle lacune nella fase difensiva (che non significa solo nei centrali e nei terzini);
    ha visto le potenzialità di Kluivert e lo ha impegato come ala pura e non come esterno di manovra come dicevano dovessero giocare i suoi esterni;
    una volta avuto Veretout (ottimo esordio) ha messo Pellegrini nel ruolo in cui quando è in giornata (vedi le parole usate da Totti, più volte) può essere devastante;

    e è vero, la Roma può migliorare, nell’intesa innanzitutto, nella consapevolezza dei propri mezzi, e nella gestione della partita.

  7. Mi permetto una battuta, ma non conosce ancora bene il nostro campionato, altrimenti saprebbe che nelle prime giornate il calcio qui è sempre stato molto offensivo, complice l’anticipo nella preparazione delle piccole (vedi l’Udinese, atleticamente da paura) ed il ritardo delle medio- grandi. Poi arriva novembre ed addio mie belli. E’ presto pe’ canta’!

  8. “Avevo detto che ero io a dovermi adattare al calcio italiano e sto provando a farlo” è un tantinello diverso da “Visto? Mi sono adeguato al calcio italiano”

  9. Della partita di ieri mi è rimasto impresso un particolare,un tragico deja vu…al momento che Berardi si è sistemato il pallone per battere il calcio di punizione,sono iniziati i fischi…come quelli,un autentico diluvio, che salutarono l’ingresso in campo di Cassano nel secondo tempo di quel Roma-Samp del 2010 che ci costò uno scudetto…quando la Sud fischia,il gol (degli altri) arriva puntuale…

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