AS ROMA NEWS – Il vento dell’Est soffia forte, così forte da alimentare sogni e speranze nascoste sotto la polvere di un anno da dimenticare. La Roma riparte tra i Balcani e il Caucaso, in quell’Europa che dopo anni di conflitti è rinata anche da un punto di vista calcistico, come dimostra il traguardo storico della Croazia nell’ultimo mondiale. Il nome (non semplice) sugli scudi è senza dubbio quello di di Mkhitaryan. Il laureato di Erevan ieri ha siglato una doppietta, un assist e un autogol procurato che hanno permesso alla sua Armenia di battere per 4-2 la Bosnia di Dzeko (anche lui in gol) e ai tifosi romanisti di esaltarsi.
In linea coi numeri delle ultime due stagioni giocate non sempre da titolare: 11 gol e ben 19 assist in 78 partite. L’ex fantasista dell’Arsenal è atteso tra oggi e domani a Trigoria e quasi certamente giocherà contro il Sassuolo domenica proprio alle spalle di Edin che lo incorona così: “Il suo arrivo è importante, con lui sarà più facile segnare per me. Si inserirà bene“.
Due rappresentanti di quell’Europa al confine con l’Asia, di un Oriente giallorosso sempre più numeroso. Oltre alle due stelle d’attacco, infatti, c’è il serbo Kolarov autentico leader del gruppo e vicino al rinnovo per almeno un’altra stagione. Doveva partire (e le offerte non mancavano), poi un colloquio da uomini con Fonseca ha risolto tutto. Il tecnico portoghese si fida di Aleksandar, pure lui di ritorno oggi a Trigoria dopo la batosta subita dal Portogallo di Ronaldo.
Poi è arrivato Kalinic tanto per completare il quadro dell’ex Jugoslavia. Il croato si allena già da qualche giorno agli ordini di Fonseca visto che le porte della nazionale sono state sbarrate dopo il clamoroso rifiuto a entrare in campo contro la Nigeria che portò il ct Dalic a farlo fuori a Mondiale in corso (Kalinic rifiuterà la medaglia d’argento in seguito). L’ex viola partirà proprio alle spalle di Dzeko, ma non è escluso un tridente orientale insieme a Mkhitaryan.
Qualche chilometro più in basso si trova la Turchia, patria di Cengiz Under e Mert Cetin. Il primo, fresco di rinnovo, starà ai box per un mese a causa di una lesione rimediata in nazionale mentre il difensore, appena sbarcato dalla serie B turca, spera di ritagliarsi spazio in futuro. Solo nel 2015 la Roma aveva avuto in rosa così tanti calciatori provenienti dall’Est Europa. Potevano essere 7 se il croato Lovren non avesse rifiutato il trasferimento. “La Roma mi voleva ma ho vinto una Champions e una medaglia d’argento ai Mondiali. Non merito di essere ceduto in prestito con qualcuno che valuta le mie qualità“, ha detto il difensore. Al suo posto è arrivato Smalling che ha condiviso questi primi giorni di allenamento sotto il sole della capitale proprio al fianco di Kalinic. La Roma 2.0 di Fonseca è pronta.
(Leggo, F: Balzani)
A Balzani mancano le basi della geografia.
Veramente confuso, riesce confondere
l’est Europa con l’oriente.
Balzani,Balzani, dai lascia stare, fai ridere i cani.
Cambia sport, commenta il Curling.
Forza Roma.
Più che altro sentire parlare (insieme all’Armenia) di Bosnia come terra orientale “al confine con l’Asia” fa veramente ridere. A questo punto io sono letteralmente un africano della costa jonica reggina. Vabbè, licenza poetica va’, speriamo di vedere tanti goal.
Scrittori e viaggiatori del passato parlano della pianura pannonica (Ungheria) come della porta verso le steppe russe e l’Asia. In effetti attraversato il confine austriaco sembra di lasciarsi alle spalle l’Europa, il paesaggio e i tratti somatici mongoli di parte della popolazione confermano questa impressione, come anche le atmosfere nelle cittadine della Serbia del sud (dove ci sono a mio parere le donne più belle d’Europa) e soprattutto della Bosnia, coi suoi minareti, i caffè turchi, i bazar e le grigliate di montone per strada che rimandano più a Istanbul che a Bruxelles. Stesse sensazioni, a tratti, in alcune regioni della Romania. Non conosco l’Armenia, ma credo che l’unico collante con l’Europa sia il suo cristianesimo, che ha le radici più profonde del mondo.
Avanti ragazzi di Buda
Avanti ragazzi di Pest
Studenti braccianti operai
Il sole non sorge più ad Est
(cit.)
Avevo scritto che Mkhitaryan è meglio di Salah…chiedo scusa pubblicamente al Genio Armeno…mi correggo….è 10 volte superiore a Salah,tanto per dare a cesare quel che è di cesare.
Per favore….io sono molto felice dell’arrivo di Mkhitaryan, ma dire che sia 10 volte superiore a Salah è da pazzo.
Da 2 anni, Salah è tra i 5 o 6 più forti al mondo: capocannoniere di Premier League, ed da quando è al Liverpool 110 gare, 74 gol e 31 assist; 1 Champion’s League e 1 finale di Champion’s League.
Zenone per favore, hai il diritto di tifare Pallotta, ma dire ca**ate enorme cosi non va bene.
Soprattutto perché se domani Salah ritorna a Roma e lasciamo Mkhitaryan , sarai il primo a dire che Salah è un fenomeno…etc…
Godiamo Mkhitaryan ma per favore smettere le stron**te!
Da Romanista avrei preferito vederli giocare insieme con la nostra maglia.
Mah, sembra che sia diventato un esercizio di stile dissentire dalle tue osservazioni. Conosco bene tutte quelle terre che hai citato per averle attraversate in auto per 10 anni 3 volte all’anno circa (giuro), so cos’è la Bosnia, le cittadine della Serbia, il Montenegro, la Bulgaria, l’Albania, soprattutto la Romania e l’Ungheria, io francamente poche volte mi sono sentito pregno di cultura europea come in quelle terre, soprattutto nelle campagne rumene ed ungheresi dove i tratti dominanti non sono certo orientali (vi è qualcosa, i Magiari venivano dagli Urali secoli fa, ma tutto riporta al mondo russo, latino, asburgico o “gitano”). Tutte queste terre, sebbene ricche di elementi gitani, ottomani ed orientali (vero, soprattutto Bosnia e Montenegro) sono puramente ed essenzialmente…
….ed essenzialmente europee. L’Asia poi è tutta un’altra cosa nonostante più di 10 secoli fa alcune popolazioni asiatiche si siano insediate in Europa (e nonostante il ruolo giocato dall’Impero Ottomano sin nel cuore dell’Europa) ma la nostra Europa (tu mi insegni) ha anche segni Africani ed Arabi ad esempio, senza che la Sicilia sia definita la porta del mondo arabo.
Non m’interessa aver ragione, erano solo riflessioni, a ognuno il suo punto di vista. Il fascino delle terre di confine, ricche di storia e luogo d’incontro – e scontro – fra culture, è proprio quello. Può capitare di esser ricevuti a casa di un pope ortodosso, ove si entra lasciando fuori le scarpe come si fa in tutto l’Oriente, tappeti persiani e immagini greche alle pareti, librerie stipate di libri in russo e in latino, gustosi lokum offerti gentilmente su un vassoio, caffè alla turca, e ascoltare il padrone di casa seduto su una ottomana imbottita di stoffe variopinte recitare versi di Ovidio e parlare dell’Italia come della Patria Noastra.
Se poi qualcuno in una circostanza simile non respira un pizzico d’Asia, o una commistione fra Occidente e Oriente, affari suoi.
Sinceramente apprezzo la tua cultura, Amedeo e devo riconoscere, in te e in altri utenti, dei tratti orientali: quello del “tiro alla partica”; una tecnica di ritirata (da argomenti scomodi o situazioni sfavorevoli) e contrattacco contro elementi considerati di disturbo (Dark Dog e affini). Posso constatare con precisione alcuni bersagli continuamente battuti per far si di screditare e non quello di condividere sapere, magia e immagini di terre lontane. Utenti che molto raramente, come Blouson e D.Dog, danno spazio a commentari verso coloro riconosciuti come “frangia cesaronica”, d’altro canto vengono spesso approcciati da coloro che apertamente ne criticano il punto di vista. Scusami, con tutto il rispetto, ci vedo un commento studiato e malizioso.
Scimmia, francamente faccio sempre molta fatica a capirti.
A me Dark Dog, o chiunque altro, non disturba affatto. Sostenere tuttavia – come fa lui – che l’Armenia “non sia una terra di confine con l’Asia”, lo ritengo un errore. Molti fanno coincidere l’Asia con la Cina e Il Giappone, l’Estremo Oriente in sostanza, ma non è affatto così. L’Asia inizia in Pannonia, non lo dico io ma eminenti scrittori, come Claudio Magris, per esempio, coi quali sono perfettamente d’accordo.
Parlo con cognizione di causa, fidati. Ho una figlia da quelle parti.
Ciao.
Gì eminenti scrittori possono pure aver ragione, ne tantomeno ho mai messo in discussione che tali nazioni di cui parli non presentano tratti di confine al limite dell’Oriente però, sostenendo questa tesi, vederle giocare gli Europei non li reputi un paradosso? Dark Dog ha ribadito un concetto interessante: la Sicilia, che ha subito l’invasione araba e in data odierna lo sbarco di profughi africani, anche se essi inciderebbero sulla cultura, non potremmo certo dire della Sicilia che è alle porte del mondo arabo. Comunque so che fatichi a capirmi 🙂 la scimmia salta da ramo a ramo senza adagiarsi. È nella mia natura essere elusiva. Tutto ciò non toglie che siete dediti, alcuni di voi, al cosiddetto “tiro alla partica”.
Scimmia, il paradosso delle ex repubbliche sovietiche caucasiche che fanno gli Europei è dovuto solo ai giochi di potere dell’UEFA, che ha interesse a ampliare i suoi orizzonti (come la stessa UE). Ciononostante è indiscutibile che quei paesi, specie quelli con desinenza turanica “stan” (Kazakistan, Uzbekistan, ecc.) siano per cultura (musulmana) e storia paesi appartenenti all’Asia.
Un saluto e attento a non cadere dall’albero.
Amedeo non hai capito neanche vagamente cosa ho scritto, parlavo della Bosnia, ho scritto “(insieme all’Armenia)” per significare che l’Armenia sì è porta dell’Asia (la Bosnia assolutamente no, né geograficamente, né culturalmente), intendevo dire..”equiparare la Bosnia all’Armenia è ridicolo”, se leggessi con altro spirito ciò che scrivo (senza fare quello che la sa sempre più lunga) eviteresti di cadere sempre in errore e fare “figurette”.
L’Oriente e l’Asia sono un argomento di grandissimo interesse per me. E sarei felice se un giorno mai potremo parlarne tutti insieme, nessuno dei presenti escluso, intorno a una tavola imbandita e raccontarci dei posti interessantissimi dove siamo stati (senza litigare…).
La percezione di quali siano i confini dell’Asia, poi, varia in modo incredibile… in Giappone la sensazione che l’Asia sia costituita da Estremo Oriente (come dice Amedeo) + Indonesia e India, ad esempio, è comune.
E devi tirar fuori Google Maps per cercare di convincerli che la penisola Araba e il Medio Oriente possano far parte del loro continente…
È così come dici, enrico. E se da un punto di vista schiettamente geografico si può sperare di giungere ad una soluzione più o meno condivisa, ancorché convenzionale, dal punto di vista antropologico-culturale si rischia il classico buco nell’acqua.
Quante sfumature di Asia ci sono? E quante d’Europa? Probabilmente più di quante ne immaginiamo. Sicché, tentare di definire una materia così fluida, diventa esercizio davvero improbo. Apprezziamo lo sforzo di Dark Dog ed Amedeo, le cui esperienze restano comunque interessanti. Un caro saluto
Tutto sempre molto interessante.
Purtroppo quando la bacheca è vuota di qualcosa tocca pur scrivere. Quando non esistono successi sportivi da celebrare si parla del nulla.
Perché questo è davvero il nulla.
Quante volte abbiamo visto giocatori giallorossi fenomeni in nazionale e brocchi all’olimpico?
Vediamo quindi di restare con i piedi per terra e vedere come procederà la stagione, perché fino ad ora non abbiamo visto niente. Esaltarsi per una partita gagliarda nelle nazionali è per chi non ha nulla di cui gioire……da troppo tempo ormai……